Art. 19 - IMPORTI RIDOTTI IN BASE ALL’ ISEE PER IL DIRITTO ALLO STUDIO UNIVERSITARIO

 

1.    Importi ridotti in base all’Isee per il diritto allo studio universitario. Sapienza consente di ottenere, se prevista, una riduzione degli importi ordinari di cui all’art. 18 in base al proprio Isee 2022 per il diritto allo studio universitario nel rispetto dei criteri di equità, proporzionalità e gradualità.
Per l’a.a. 2022-2023, in considerazione della particolare congiuntura economica dovuta all’emergenza sanitaria Covid-19 - ai fini della determinazione dei contributi di iscrizione in misura ridotta - sarà possibile acquisire l’Isee 2022 per il diritto allo studio universitario calcolato sulla base dell’Isee al valore corrente.
Sapienza ha definito inoltre precise corrispondenze tra valore Isee e importi dovuti dagli studenti con particolare attenzione agli Isee inferiori a 40.000 euro per i quali sono previste, anche per l’a.a. 2022-2023, riduzioni fino al 20%.
Gli importi ridotti vengono riportati in automatico su Infostud, in corrispondenza dell’importo da pagare.

2.    Cos’è l’Isee per il diritto allo studio universitario e come si ottiene. L’Isee 2022 per il diritto allo studio universitario (Dpcm 159/2013 e successive modifiche) è un indice sintetico della situazione economica del proprio nucleo familiare che lo studente interessato deve far calcolare obbligatoriamente presso un Centro di assistenza fiscale (Caf) o sul sito dell’Inps. Il calcolo è a titolo gratuito e dopo circa 10 giorni l’Isee dello studente viene registrato sulla banca dati dell’Inps. L’Isee necessario per l’a.a. 2022-2023 è l’Isee 2022 per il diritto allo studio universitario, calcolato o sulla base dell’Isee ordinario (che tiene conto della situazione economica al 2019) o - per coloro che ne hanno i requisiti - sulla base dell’Isee corrente (che tiene conto della situazione economica al 2022). L’Isee va richiesto al Caf oppure calcolato sul sito dell’Inps. È possibile richiedere la variazione dell’Isee al valore corrente solo se è stato dichiarato un Isee per l’anno precedente e se si è in possesso dei requisiti previsti. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata sul sito di ateneo https://www.uniroma1.it/it/node/24722
Attenzione: l’Isee al valore corrente ha una validità di 6 mesi, pertanto, considerato che la scadenza della terza rata per l’a.a. 2022-2023 è il 30 marzo 2023, l’Isee corrente va dichiarato non prima del mese di settembre-ottobre 2022.

3.    Scadenza per il calcolo dell’Isee per il diritto allo studio. Per ottenere il proprio Isee 2022 per il diritto allo studio universitario in tempo utile è necessario che esso risulti calcolato e registrato presso la banca dati Inps entro la scadenza della prima rata (3 novembre 2022 o – per chi si iscrive al primo anno – entro la data prevista sul bando di accesso al proprio Corso di studio). Poiché tra il momento della richiesta del calcolo al Caf e il momento in cui l’Isee risulta registrato nella banca dati dell’Inps sono necessari diversi giorni, è essenziale recarsi al Caf almeno 30 giorni prima della scadenza della prima rata.

4.    Autorizzazione all’acquisizione dell’Isee dalla banca dati Inps. Una volta ottenuto il proprio valore Isee 2022 per il diritto allo studio universitario (calcolato sull’Isee ordinario o sull’Isee corrente) è necessario autorizzare Sapienza, attraverso il sistema Infostud, ad acquisire il valore dalla banca dati dell’Inps, selezionando l’apposita opzione “Acquisisci Isee”. Se nella banca dati Inps, al momento dell’acquisizione Isee, è presente il valore calcolato sull’Isee corrente, il sistema acquisirà in automatico quest’ultimo.

5.    L’opzione “Isee non disponibile”. In casi eccezionali, se l’Isee non risulta ancora registrato entro la scadenza della prima rata, lo studente dovrà selezionare in ogni caso l’opzione “Acquisisci Isee”: il sistema Infostud presenterà il riquadro “Isee non disponibile” e richiederà di dichiarare se l’Isee presunto è inferiore o superiore alla soglia prevista per la no-tax area indicata all’art. 20. Se l’Isee presunto dichiarato è inferiore a tale soglia viene generato un importo pari a zero per i contributi universitari, oltre alla tassa regionale e all’imposta di bollo. Se invece l’Isee presunto dichiarato è superiore alla soglia viene generato un importo forfettario di 300 euro. Con questa opzione il sistema Infostud predispone comunque un conguaglio per la prima rata e un importo per la seconda e la terza al massimo valore (per un totale di 2.821 euro per i corsi del I gruppo e 2.924 euro per i corsi del II gruppo). Il valore Isee 2022 per il diritto allo studio universitario dovrà essere acquisito inderogabilmente entro il 22 dicembre 2022. Quando l’Isee sarà pronto e registrato in banca dati Inps sarà necessario verificare su Infostud l’effettiva presenza del valore ed eventualmente eseguire nuovamente la funzione “Acquisisci Isee” dalla voce Profilo. In caso di problemi è necessario rivolgersi alla propria segreteria amministrativa studenti. Se l’Isee per il diritto allo studio universitario non risulterà acquisito su Infostud entro il 22 dicembre 2022 sarà necessario pagare i contributi nella misura ordinaria al massimo valore. Non saranno accettate per nessun motivo richieste di inserimento o modifica oltre tale data.

6.    L’opzione “non dichiaro”. Chi non desidera utilizzare il proprio Isee per la rideterminazione dei contributi può optare su Infostud per l’opzione “non dichiaro” e pagherà i contributi nella misura ordinaria al massimo valore (2.821 euro per i corsi del I gruppo e 2.924 euro per i corsi del II gruppo). L’opzione “non dichiaro” viene inserita automaticamente dla sistema quando sono trascorsi i termini per l’inserimento del valore Isee.

7.    Studenti internazionali. Gli studenti internazionali comunitari ed extra comunitari, per la determinazione dei contributi di iscrizione, seguono le procedure indicate all’art.16 comma 5.

8.    Studenti italiani con redditi percepiti all’estero. Gli studenti italiani che percepiscono redditi all’estero e quindi non possono calcolare l’Isee pagheranno l’importo fisso di cui all’art. 16 comma 5 in ragione del Paese nel quale il reddito è prodotto.

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