Riscrivere un regolamento pensando a chi legge: l’esperienza dell’Area Servizi agli studenti

Quando un regolamento parla il linguaggio dell'ateneo

Nell’ambito del Piano Integrato di Attività e Organizzazione per il 2025 l’Area Servizi agli studenti ha scelto, come obiettivo di struttura, di riscrivere integralmente il Regolamento per la frequenza dei corsi di laurea e laurea magistrale e di contribuzione studentesca, il documento che regola quasi tutte le attività degli uffici dell’Area e su cui si basa l'applicativo per la gestione delle carriere studentesche.

Con questo lavoro abbiamo voluto:

  • sintonizzare il Regolamento con il sistema di valori di Sapienza, perché l’inclusione, la tutela del diritto allo studio, il benessere organizzativo, si realizzano anche scegliendo parole rispettose e scrivendo una procedura in modo chiaro e preciso;

  • evidenziare le opportunità che Sapienza offre alla comunità studentesca, in termini di agevolazioni, servizi, esperienze, partecipazione.

Abbiamo scelto due principi che ci hanno guidato durante la riscrittura.

Chi legge è una persona

Studenti, iscritti, cittadini, stranieri, i soggetti più comuni dei nostri regolamenti, presuppongono il verbo essere e l’uso del genere maschile o del maschile/femminile. 

Noi abbiamo preferito usare il verbo avere, per creare una distanza rispettosa tra la persona e il suo attributo e abbiamo cercato soluzioni in favore di chi si riconosce in più generi o in nessun genere. 

Alcuni esempi:

  • Iscritto = hai un’iscrizione 
  • Disabile/DSA = hai un certificato di disabilità / DSA
  • Cittadino UE/NON UE/Straniero = hai la cittadinanza in un Paese UE/NON UE
  • Studente = persona studente
  • Docente = persona docente
  • Figli = persone figlie

Chi legge è una persona significa anche che chi legge è una sola persona.

La lettura in genere è un’attività individuale, non collettiva: per questo abbiamo scelto di usare il “tu”, la seconda persona singolare, anche per adottare in modo naturale uno stile più semplice e diretto e descrivere in modo chiaro come e quando presentare una domanda, fare un pagamento etc.

Chi legge non deve faticare 

  • per trovare quello che cerca;
  • per scoprire quello che non sa;
  • per leggere anche senza la vista;
  • per capire le parole.

E quindi abbiamo fatto attenzione a:

Organizzare le informazioni in una struttura chiara, ordinata e riconoscibile, sia nell’indice degli argomenti (suddivisi in Parti, Capitoli e titoli), sia nel singolo articolo (suddiviso nei paragrafi Requisiti e condizioni, Procedure, Scadenze, Costi), sia nell’articolazione del testo (usando elenchi, tabelle, grassetti).

Dare un titolo esplicito a ciascun articolo, così tutti i casi di esonero totale o parziale dal pagamento dei contributi sono evidenti anche solo leggendo i titoli. E si può sapere - per esempio - che Sapienza prevede anche un esonero per le vittime di violenza di genere.
Senza dimenticare che anche la ricerca via web restituisce risultati più precisi, quando i titoli sono pertinenti.

Inserire tutti gli argomenti di interesse, così chi legge ha in un unico testo tutto ciò che serve e che può scoprire. Abbiamo infatti aggiunto al Regolamento nuovi contenuti come i percorsi di studio internazionali e tutti i servizi offerti dall’ateneo per lo studio, il supporto, l’inclusione, la cultura, lo sport, il tempo libero, che abbiamo richiamato nell’articolo intitolato Campus Life.

Rendere riconoscibili i collegamenti ipertestuali per chi legge senza usare la vista, con una breve introduzione e un comando chiaro come “Vai alla pagina”.

Usare parole chiare, semplici e precise, comprensibili anche da chi non ha l’abitudine a leggere un regolamento, da chi non parla bene l’italiano etc.
Abbiamo stressato il “trova>sostituisci” con parole come “effettuare, istanza, qualora”, che abbiamo cambiato volentieri con “fare, domanda, se”.
Nella sezione dedicata, di seguito, abbiamo fatto un elenco (incompleto) delle parole sostituite. 

Questo lavoro non è certamente concluso, ci auguriamo che sia un buon inizio.

 

Appendici

Parole sostituite

Spoiler: queste parole sono dispettose, quando pensi di averle eliminate scopri che si erano solo nascoste e all'improvviso rispuntano fuori. Sono peggio della gramigna!

effettuare, istanza, incorrere, qualora, avverso, termine/termini, provvedere a, a seguito di, dispone/disporre, possedere, godere, consentire, apposito, pertanto, esibire, strutture competenti, presente, all’atto di, obbligatoriamente, previo/a, fermo restando, decorsi/decorrenza, transito, attribuzione/i, tali/e, esente/i, ulteriori/e, al fine /ai fini, debitamente, espressamente, ad altro/ad altra, prescelto/a, casistica, intercorre, attestante/i, preventivamente, successivamente, munito/a, ovvero, ai sensi, ancorché…

Credits

Direttrice d’Area: Raffaela Iovane 

Componenti del gruppo di lavoro:

  • Antonio Bizzotti
  • Daniela Boccanelli
  • Eufemia Cipriano (coordinamento)
  • Nicolamichele Crisci 
  • Lucia D'Adamo 
  • Anna Fraioli
  • Massimo Grieco 

Hanno collaborato:

Paola Bacocco, Graziella Censi, Andrea Corese, Elisa Di Carlo, Antonella Iacobucci, Riccardo Leoni, Rosa Mazzilli, Cinzia Mosca, Alessia Penzavalli, Gianluigi Polcaro e tutte le persone che lavorano nell'Area Servizi agli studenti.

Un grazie a Enza Vallario, manager didattico di ateneo e a Iris Vera Valeri del settore CIAO.

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