schizzi di mario botta

Sapienza for Palazzo San Felice

Il Presidente Mattarella ha inaugurato il nuovo percorso espositivo Cultura in Cantiere, allestito dal Centro di ricerca e Servizi Saperi&Co all'interno di Palazzo San Felice, futura sede della Biblioteca di Archeologia e storia dell'arte di Roma e attualmente in fase di ristrutturazione, su progetto dell'architetto Mario Botta

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È stato inaugurato giovedì 12 giugno dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il nuovo percorso di visita, ribattezzato Cultura in Cantiere all’interno di Palazzo San Felice, che ospiterà la futura sede della Biasa - Biblioteca di Archeologia e storia dell’arte di Roma, su progetto dell’architetto Mario Botta. Dal 2017 l'edificio della presidenza è in concessione al Ministero della Cultura, che ha avviato i cantieri di ritrutturazione già nel 2023, per completarli entro il 2026.
Il progetto di curatela e l’allestimento analogico e digitale del percorso di visita è stato affidato, su incarico dell’Agenzia del Demanio - ente attuatore del progetto di ristrutturazione di Palazzo San Felice - e in accordo con la Presidenza della Repubblica e il Ministero della Cultura, a un team di ricercatori e designer del Centro di ricerca e servizi Saperi&Co della Sapienza, guidati da Carlo Martino, docente di Design, e Luca Ruzza, docente di Discipline dello spettacolo, e composto da Gaia Casaldi, Carlotta Belluzzi Mus, Anna Turco, Daniela Dispoto e Donato Locantore.

Aperto tutti i sabati e le domeniche dal 14 giugno al 28 dicembre 2025, il percorso di circa 700 mq è stato organizzato come uno spazio narrante suddiviso in tre tempi.
Il presente, rappresentato dalle sale dedicate al virtual tour del cantiere (a cura dell’Agenzia del Demanio) e alle istantanee di cantiere, ovvero una galleria fotografica su ambienti, strumenti e professionisti all'opera (a cura del MiC). 
Il passato, raccontato attraverso una lunga timeline coincidente con un corridoio di 16 metri, grazie alla quale si giunge a ritroso all’età imperiale dell’antica Roma, di cui il Sepolcro dei Sempronii, inglobato nel palazzo, è testimonianza. Una sala dedicata racconta proprio il Sepolcro, attraverso immagini sincronizzate con un videomapping proiettato sulla sua facciata (a cura dell’Agenzia del Demanio).
Il futuro, coincide con il racconto della futura biblioteca, che inizia nella corte interna attraverso una teoria di stele che contengono frammenti degli schizzi dell’architetto Botta, fino a raggiungere una sala che racconta il nuovo progetto, attraverso rendering, planimetrie, testi e un’esperienza immersiva.
Il percorso si conclude nella sala dell’oratorio affrescato, all’interno della quale è stata esposta una pianta del Nolli del XVIII secolo (a cura del MiC).

Il progetto curatoriale e di allestimento della Sapienza, pensato per accogliere materiali eterogenei quali testi in doppia lingua, monitor, fotografie e infografiche, ha seguito un approccio sobrio, attraverso l’idea di un nastro in MdF grigio, di altezza costante di 2.40 cm, in grado di adattarsi alle diverse conformazioni dello spazio. È stato poi concepito uno stile grafico in piena sintonia con la condizione di contesto – il cantiere – basato su un colore segnaletico – un giallo lime – a contrasto con il fondo grigio dei pannelli. Infine, frecce, linee, pattern hanno arricchito l’impianto allestitivo che, grazie al contributo di Luca Ruzza, hanno integrato pienamente i numerosi dispositivi multimediali.

Tuesday, 17 June 2025

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