
Sul Gran Sasso per testare gli strumenti della campagna artica 2021
A dicembre 2020, nella piana di Campo Pericoli in Abruzzo, è iniziata l’installazione di strumenti che saranno utilizzati al Polo Nord da parte di un team di ricercatori composto da Vittorio Pasquali e Edoardo Calizza della Sapienza e da Fabio Leccese e Marco Cagnetti dell’Università Roma Tre. L’obiettivo dell'attività è valutare la performance della strumentazione elettronica nell'area del Massiccio del Gran Sasso che per particolari condizioni meteo-climatiche, dovute alla posizione geografica, lo rendono idoneo per testare strumenti dedicati ad ambienti polari.
La durata prolungata della copertura nevosa ad alte quote, i venti spesso di forte intensità e le temperature che possono arrivare anche a -30°C, rendono il Gran Sasso simile per condizioni climatiche all'insediamento di Ny-Alesund, nelle Isole Svalbard nel Mar Glaciale Artico, dove l’Italia è presente da oltre trent’anni con la base “Dirigibile Italia”, gestita dal Consiglio nazionale delle ricerche. Il team di ricercatori la prossima estate − nel corso della campagna artica 2021 del Cnr − installerà qui nuovi sistemi di monitoraggio e, in vista di questo studio, la piana di Campo Pericoli è stata ritenuta idonea per provare la strumentazione.
Presso la base polare si alternano ricercatori provenienti da vari enti di ricerca e università per svolgere ricerche nell’ambito della fisica dell’atmosfera, chimica e inquinamento, cambiamenti climatici, idrogeologia, glaciologia, oceanografia, ecologia, psicobiologia. Nell’estate 2021 saranno installati microcomputer, collegati con diversi sensori analogici e digitali, che serviranno per il monitoraggio di parametri fisici e ambientali; la prova effettuata sul Gran Sasso consentirà di valutarne la resistenza, prima fra tutte quella delle batterie, alle basse temperature.