Malattie Infettive e Tropicali
Obiettivi formativi
Secondo i profili professionali di apprendimento lo specialista in Malattie Infettive e Tropicali deve possedere le conoscenze teoriche, scientifiche e professionali nel campo della fisiopatologia e clinica delle malattie infettive. Gli specifici ambiti di competenze clinica riguardano la semeiotica funzionale e strumentale, la metodologia clinica e la terapia in infettivologia, parassitologia, micologia e virologia clinica e delle malattie sessualmente trasmissibili, e la fisiopatologia diagnostica e clinica delle malattie a prevalente diffusione tropicale.
Obiettivi formativi integrati (ovvero tronco comune): lo specializzando deve aver acquisito una soddisfacente conoscenza teorica e competenza professionale nella diagnosi clinica e strumentale e nel trattamento, anche in condizioni di emergenza-urgenza, delle più diffuse patologie internistiche. Lo specializzando deve acquisire le conoscenze fondamentali di fisiopatologia dei diversi organi ed apparati, le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per il riconoscimento delle malattie che riguardano i diversi sistemi dell’organismo, le conoscenze teoriche e pratiche dei principali settori di diagnostica strumentale e di laboratorio relative alle suddette malattie, l’acquisizione della capacità di valutazione delle connessioni ed influenze internistiche e specialistiche. Deve pertanto saper riconoscere i sintomi e i segni clinico-funzionali con cui si manifestano le malattie di vari organi ed apparati, avendo acquisito le conoscenze fondamentali diagnostiche, terapeutiche, psicologiche ed etiche necessarie per una visione globale del paziente. A tal fine deve maturare la capacità di inquadrare clinicamente il paziente sulla base dell'anamnesi e dell'esame obiettivo; sviluppare capacità diagnostiche critiche ed analitiche; acquisire familiarità con le principali procedure diagnostiche ed indagini laboratoristico-strumentali; riconoscere ed essere in grado di affrontare le principali emergenze mediche; familiarizzarsi con le risorse terapeutiche per programmarne l’uso ottimale e riconoscerne le indicazioni e controindicazioni, così come gli effetti di interazione e i possibili incidenti iatrogeni; acquisire le nozioni fondamentali relative alle metodologie di ricerca clinica ed alle sperimentazioni farmacologiche; conoscere le problematiche fondamentali relative a prevenzione, sanità pubblica e medicina sociale. Infine, lo specializzando deve anche conoscere, sotto l'aspetto clinico e terapeutico, le più comuni patologie di competenza delle altre tipologie della classe.
Sono poi specificati gli obiettivi formativi propri delle Malattie Infettive e Tropicali, suddivisi in: a) obiettivi formativi di base; b) obiettivi della formazione generale; c) obiettivi formativi della tipologia della Scuola. Infine, sono indicate le attività professionalizzanti distinte, come quelle didattiche, in obbligatorie ed elettive.
Per la tipologia MALATTIE INFETTIVE e TROPICALI (articolata in quattro anni di corso), gli obiettivi formativi sono:
a) obiettivi formativi di base: acquisizione di conoscenze di base relative alle scienze morfologiche, biochimiche e fisiologiche e di conoscenze di fisiopatologia generale delle malattie infettive e della patologia tropicale (genetica, carenziale) e delle discipline di base specificamente ad esse correlate (microbiologia clinica, virologia clinica, parassitologia clinica, micologia clinica, entomologia medica ed immunologia clinica, statistica, epidemiologia, ed igiene), anche con riferimento agli aspetti climatici dell’ecosistema tropicale;
b) obiettivi della formazione generale: lo specializzando deve acquisire il corretto approccio statistico e le basi metodologiche del laboratorio, della clinica, della terapia, della epidemiologia e di medicina di comunità, nonché le capacità di continuo rinnovamento delle proprie conoscenze professionali anche al fine di poter effettuare attività di programmazione sanitaria, di igiene e profilassi, di gestione ed emergenza sanitaria;
c) obiettivi formativi della tipologia della Scuola: acquisizione della competenze cliniche (per diagnosi, prognosi, terapia e valutazione dei risultati) e laboratoristiche-strumentali delle malattie infettive (di qualsiasi eziologia, dell’intero ciclo di vita, per ogni organo ed apparato, di ogni area geografica sia negli immunocompetenti che negli immunodepressi) e comunque prevalenti nelle aree tropicali ed a risorse limitate; acquisizione della competenza necessaria sia allo studio epidemiologico che alla profilassi delle malattie infettive ed alla gestione di reparti clinici anche in situazione di risorse limitate.
Sono attività professionalizzanti obbligatorie per il raggiungimento delle finalità didattiche della tipologia:
- avere seguito almeno 200 casi clinici, dei quali parte in autonomia professionale, inerenti malattie infettive sia del paziente immunocompetente che immunodepresso, acquisite in ospedale o in comunità comprese le malattie di importazione. Di questi, almeno 50 casi devono essere relativi a patologie tropicali e almeno 25 in soggetto migrante;
- avere sviluppato esperienza nella prevenzione e nel controllo di infezioni o di focolai epidemici sviluppati in ospedale o in comunità;
- avere seguito l'itinerario diagnostico, con particolare riguardo alla diagnostica di laboratorio, di almeno 200 casi clinici inerenti malattie infettive. Di questi, almeno 50 casi devono essere relativi a patologie tropicali;
- sapere interpretare i risultati di esami microbiologici rivolti sia all’identificazione del microrganismo che alla valutazione della sensibilità ai farmaci di batteri, virus e miceti; saper allestire e leggere un preparato emoscopico (striscio sottile e goccia spessa) per la ricerca di emoparassiti;
- aver eseguito almeno 50 consulenze (diagnostiche o preventive) in tema di medicina dei viaggi, compresa la corretta indicazione di chemiovaccinoprofilassi;
- partecipazione alla conduzione, secondo le norme della buona pratica clinica, di sperimentazioni cliniche controllate;
- partecipazione all’esecuzione di emocolture e colture di altri liquidi biologici, puntura lombare, toracentesi, paracentesi e puntura di ascessi superficiali.
Lo specializzando potrà concorrere al diploma dopo aver completato le attività professionalizzanti.
Lo specializzando, nell'ambito del percorso formativo, dovrà apprendere le basi scientifiche della tipologia della Scuola al fine di raggiungere una piena maturità e competenza professionale che ricomprenda una adeguata capacità di interpretazione delle innovazioni scientifiche ed un sapere critico che gli consenta di gestire in modo consapevole sia l’assistenza che il proprio aggiornamento; in questo ambito potranno essere previste partecipazione a meeting, a congressi e alla produzione di pubblicazioni scientifiche e periodi di frequenza in qualificate istituzioni italiane ed estere utili alla sua formazione.
Rete formativa
La rete formativa della scuola di specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali ha come struttura di afferenza universitaria il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive. La struttura di sede principale è la unità di Malattie Infettive dell’AOU Policlinico Umberto I che è la struttura sovraordinata che comprende le prestazioni assistenziali della UOC Malattie Infettive, UOS Centro di Riferimento AIDS e profilassi antirabbica, UOS Malattie Infettive dell’infanzia e UOSD Malattie Tropicali del DAI Medicina Interna, Scienze Endocrino-Metaboliche e Malattie Infettive. Il volume annuale di attività assistenziale richiesto per l’accreditamento comprende circa 1300 ricoveri in degenza ordinaria/DH, 20.000 prestazioni di attività ambulatoriale/Day Service e 20.000 consulenze infettivologiche. Tale struttura è centro HUB della rete regionale delle Malattie Infettive della Regione Lazio.
La struttura collegata è la UOC di Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero Nord della ASL di Latina ed ha un volume annuale di prestazioni assistenziali pari a circa 500 ricoveri in degenza ordinaria/DH, 5000 visite ambulatoriali/Day Service e 3000 consulenze infettivologiche.
Complessivamente la rete formativa comprende circa 80 letti di degenza ordinaria (esclusi letti legati emergenza COVID), centri di riferimento HIV, ambulatori epatiti virali, ambulatori di patologia del migrante, ambulatori medicina tropicale, ambulatori dedicati al follow-up post COVID e alla gestione ambulatoriale del paziente COVID, laboratori microbiologia e virologia, servizi di consulenze H24 al DEA e reparti, centro profilassi pre e post-esposizione occupazionale e non occupazionale, malattie infettive dell’infanzia e in gravidanza, screening e sorveglianza sanitaria operatori sanitari, vaccinazione operatori sanitaria, attività clinica di controllo delle infezioni ospedaliere, programmi di neuroinfettivologia e screening di infezioni latenti in soggetti sottoposti a terapia biologiche.
All’inizio dell’anno accademico il consiglio della Scuola prepara un piano formativo di frequenza all’interno della rete formativa ed è prevista fin dal primo anno di corso una turnazione obbligatoria degli specializzandi all’interno delle strutture di sede (Policlinico) e collegata (Latina) di durata semestrale.
La rotazione è obbligatoria per tutti gli specializzandi che devono trascrivere le loro attività sul libretto diario, previa verifica da parte del tutor.
Attività didattica
Le attività didattiche della Scuola si articolano in:
- Apprendimento sul campo (professionalizzante);
- Journal watch ;
- Esercizi teorici sulla diagnostica e sulla terapia mediante utilizzo di software informatici;
- Journal club;
- Discussioni di casi clinici multidisciplinari;
- Lezioni frontali tradizionali;
- Seminari e corsi monografici;
- Simposi politematici;
- Research grand rounds.
-Staff meeting
Il medico in formazione specialistica deve frequentare le lezioni, i seminari e ogni altra tipologia di attività didattica frontale che il Consiglio della Scuola o Comitato Ordinatore, nell’ambito della programmazione annuale, ritenga necessario per la completa e armonica formazione del singolo medico in formazione specialistica.
In concomitanza con la nomina annuale dei docenti, il Consiglio della Scuola, su proposta del Direttore, affida ogni medico in formazione ad un tutor, che assume la responsabilità del percorso di apprendimento nella sua parte di applicazione pratica. La scuola predispone un profilo delle attività formative teorico-pratiche e di ambito assistenziale sulla base di una preliminare valutazione, degli specifici livelli di complessità assistenziale di tutte le attività pratiche cui il medico in formazione partecipa durante il corso del tirocinio, con particolare riferimento alle attività routinarie, alle consulenze e ai turni di guardia interdivisionali. Sulla base di tali livelli, la tipologia di attività assistenziale del medico in formazione è:
Tutorata: con presenza del medico strutturato (tutor o supervisore) che esegue la prestazione e ne affida in parte o interamente l’esecuzione all’allievo;
Tutelata: la prestazione, su indicazione del medico strutturato (tutor o supervisore), è eseguibile dal medico in formazione con presenza del medico strutturato stesso nella struttura, anche se non fisicamente accanto;
Protetta: il medico in formazione esegue la prestazione, anche con autonomia decisionale sul percorso assistenziale, e in caso di necessità deve chiamare prontamente il tutor, in grado di fornire rapida consulenza e/o tempestivo intervento;
Il medico in formazione specialistica fin dal primo anno frequenta i reparti di degenza ordinaria della rete e dopo avere acquisito delle competenze nella gestione dell’urgenza/emergenza svolge attività di guardia interdivisionale in presenza sempre di un tutor strutturato costantemente presente nella unità operativa di riferimento. Effettua durante il primo anno di corso un periodo di tronco comune in un reparto di medicina interna e/o medicina d’urgenza della rete formativa.
Attività di ricerca
Lo specializzando è coinvolto attivamente in progetti di ricerca fin dal primo anno di corso ed è invitato a presentare a congressi scientifici nazionali e internazionali i risultati della sua attività. Partecipa anche alle sperimentazioni cliniche e deve rendicontare alla fine di ogni anno l’attività di ricerca svolta. La scuola si fa carico di rimborsare le spese sostenute per la partecipazione ai Congressi in cui lo specializzando presenta comunicazioni orali o/poster.
Obiettivo della scuola è far acquisire agli specializzandi degli ultimi anni di corso la capacità di sviluppare ricerche cliniche in autonomia, che debbono trovare spazio in riviste nazionali e /o internazionali sotto forma di lavori sperimentali di laboratorio, descrizione di casi clinici o raccolta di casistiche congruenti con la tematica delle malattie infettive e tropicali.
Viene raccomandato agli specializzandi di iscriversi alla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SMIT) e partecipare alle sue attività scientifiche nonché alla più importante società Europea in Malattie Infettive e Microbiologia Clinica (ECCMID).
Internazionalizzazione
E’ previsto, durante il III e IV anno di corso, un periodo di mobilità di durata variabile fino a 18 mesi presso qualificati centri ospedalieri e universitari europei per approfondire l’attività formativa clinica in tema di diagnosi e terapia delle infezioni in pazienti fragili e immuncompromessi. Inoltre, è presente un accordo di collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università di Dschang (Camerun) volta a favorire l’approfondimento sul campo delle malattie tropicali.
Risorse e servizi
Gli specializzandi hanno a disposizione una biblioteca sita nell’edificio di Malattie Tropicali e un’aula studio sita nell’edificio Malattie Infettive. Hanno accesso a postazioni informatiche, al materiale didattico e abbonamenti riviste scientifiche.
Rappresentanze degli specializzandi
Sono presenti nel consiglio della Scuola 2 rappresentanti degli specializzandi che hanno il ruolo di riportare tutte le problematiche relative all’organizzazione della scuola, rilevare eventuali criticità e suggerire miglioramenti organizzativi sempre nel rispetto dei ruoli. Vengono in genere tenuti degli incontri periodici con il Direttore o persona delegata per discutere e affrontare tematiche particolari
Altro che qualifichi la scuola
La scuola di specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali della Sapienza Università di Roma è da sempre quella che ha a livello nazionale il maggior numero di iscritti.
Claudio Mastroianni
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