Public engagement per le scuole: sistemi formativi aperti e inclusione sociale
Progetti:
Raccontare Architetture, Costruire Comunità
Dipartimento di Architettura e progetto - luca.porqueddu@uniroma1.it
Il progetto “Raccontare Architetture, Costruire Comunità” è volto alla condivisione allargata di un patrimonio conoscitivo già messo a disposizione della comunità attraverso il portale ArchiDiAP che dal 2012, con la direzione del prof. Carpenzano, raccoglie documenti sull’architettura moderna e contemporanea sistematizzati in schede digitali. L’obiettivo è quello di proporre nuove forme di veicolazione e condivisione dei contenuti presenti nel portale, in modo che possano raggiungere un pubblico più ampio e non specialistico. Si tenterà dunque di sistematizzare i nuovi contenuti e quelli già presenti nell’ArchiDiAP mediante l’elaborazione di un’apposita App, utile come archivio ma soprattutto come materiale attivo per la costruzione di itinerari sull’architettura contemporanea, con particolare attenzione alle opere e ai complessi architettonici della periferia romana.
L’elaborazione dell’App si baserà sul confronto costante e sulla collaborazione attiva con gli studenti di due importanti Istituti scolastici del III Municipio di Roma, sia in fase di progettazione e di verifica di funzionamento, sia in fase di promozione dello strumento, e terrà in primaria considerazione le necessità e i linguaggi delle giovani generazioni. Gli studenti saranno infatti i principali attori e destinatari dell’intera operazione, il cui obiettivo è quello di rafforzare la coscienza civica mediante lo sviluppo di una capacità progettuale e collaborativa, attraverso la valorizzazione di quei patrimoni architettonici che sono, paradossalmente, tanto dei riferimenti per la cultura accademica, quanto luoghi degradati e dell’abbandono nell’immaginario sociale; parallelamente, il progetto ambisce ad implementare le competenze digitali degli studenti.
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Quanta storia nella scuola! Memoria e archivi scolastici come bene comune.
Dipartimento di Scienze dell’Antichità - michela.nocita@uniroma1.it
Il progetto consiste nello studio degli archivi e del patrimonio librario del Liceo Pilo Albertelli di Roma da parte degli studenti interni, degli studenti esterni alla scuola, delle loro famiglie e di un più vasto pubblico nella convinzione che questi siano un “bene comune”.
L’archivio e i libri permettono di conoscere il presente e il passato del quartiere Esquilino, del quadrante romano Monti - Ludovisi (comprensivo del Liceo Albertelli, del Liceo Tasso e dell’Università) e non solo, fornendo nuove acquisizioni agli studiosi e sostegno culturale, storico ed educativo alla cittadinanza che può cogliere l’importanza per la storia nazionale dei documenti conservati a scuola. Tutti i soggetti coinvolti collaboreranno a questo processo di presa di coscienza dell’identità storica, che passa anche attraverso lo studio di un archivio scolastico.
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(In)segniamo le particelle
Dipartimento di Fisica - graziella.russo@uniroma1.it
Il progetto “(in)segniamo le particelle” ha come obiettivo primario quello di avvicinare alla scienza un pubblico di persone diversamente abili, ponendo particolare attenzione a chi è ipo- o completamente non udente. Particolare attenzione è rivolta alle fasce di età più basse, alle quali si proporrà un approccio ludico.
Il progetto prevede due fasi. Nella prima i responsabili si recheranno nelle scuole aderenti, proporranno lezioni frontali comprensive di giochi e/o attività di carattere scientifico, a seconda dell’età del pubblico, e si metteranno in gioco per imparare a loro volta a “segnare” (termine gergale per indicare la comunicazione nella lingua dei segni italiana o LIS) termini tecnico-scientifici legati al campo della Fisica delle Particelle, come i nomi delle particelle e degli strumenti utilizzati per studiarle. La seconda fase, invece, prevederà una rielaborazione delle conoscenze acquisite durante l’incontro con i bambini e i ragazzi, con l’intento di produrre materiale utile a una divulgazione scientifica a più ampio raggio, ovvero tramite un video di una semplice esperienza di laboratorio realizzata con materiale comune e tradotta live in linguaggio LIS. Il video e tutti i materiali di supporto all’esperienza saranno caricati su un apposito sito web. Tutto ciò potrà essere utilizzato non solo dalle scuole che avranno partecipato all’iniziativa, ma anche in contesti più generali, come la “Notte dei ricercatori”.
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ShareScience con la scuola e con l’industria
Dipartimento di Fisica - gianluca.cavoto@uniroma1.it
La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (SMFN) promuove ShareScience per favorire una connessione fra i ricercatori e il mondo esterno all’accademia, in particolare scuole e aziende. Il principale strumento ad oggi attivo è un database delle competenze dei ricercatori, rivolto alle scuole, per favorire incontri e scambi con il contesto accademico.
Obiettivo del progetto è estendere e rendere più funzionale il sito web di ShareScience, potenziando l’interazione della Facoltà con le scuole e allargando i canali con cui rivolgersi alla società tutta. Il progetto mira alla costruzione di un archivio di relazioni, all’interno del quale scambiare informazioni tra docenti delle scuole e della Facoltà per definire strategie didattiche più efficaci. Fondamentale sarà, dunque, l’attività laboratoriale, dove ragazzi e ragazze saranno posti di fronte a problemi di cui la soluzione non è certa ma stimolati a raggiungerla grazie agli strumenti e le esperienze di chi li ha preceduti. L’intenzione è quella di rivolgersi a un numero elevato di ragazze/i, in collaborazione con i docenti delle scuole superiori, costruendo un vero e proprio portale di open/shared science.
Parallelamente SMFN si propone di organizzare un workshop, in collaborazione con le Facoltà di Ingegneria e in continuità con analoghi eventi biennali iniziati nel 2019, allo scopo di favorire la nascita di nuove collaborazioni con l’industria per la realizzazione di applicazioni a più alto Technology Readiness Level da esportare nel tessuto produttivo del Lazio.
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TRALEGGIAMO! Aprirsi all’altro: leggere, tradurre, condividere, pubblicare
Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali - martine.vangeertruijden@uniroma1.it
La traduzione e la lettura sono strumenti primari per l’apertura verso l’altro: favoriscono l’incontro di culture, la diffusione di conoscenze, la tolleranza e la curiosità. La traduzione è una forma di lettura dell’altra lingua, dell’altro che ci parla.
Per questo motivo il progetto tiene insieme traduzione e lettura in un’unica esperienza formativa. “TRALEGGIAMO!” si propone di contribuire alla diffusione della cultura della traduzione e ad una migliore padronanza degli strumenti che la rendono possibile. Si prevede l’attivazione di laboratori di lettura e traduzione nelle scuole, nelle carceri, tramite organizzazioni attive sul territorio, e la formazione degli insegnanti, sfruttando l’impegno del DSEAI (Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali) nella diffusione della cultura linguistica e letteraria, entro e fuori l’Europa.
Nelle scuole primarie la lettura e la scoperta della traduzione favoriranno l’apprendimento precoce delle lingue straniere; nei licei i laboratori proporranno una nuova chiave di studio delle lingue e letterature straniere. Lo stesso format verrà poi sperimentato nelle carceri, in particolare per le detenute straniere e i loro figli.
Per consolidare la formazione degli insegnanti, verrà promosso un laboratorio di approfondimento sui temi delle politiche editoriali europee, in vista della partecipazione dell’Italia come ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte 2024. Mirando ad una migliore conoscenza e diffusione delle letterature straniere, si vuole avvicinare un ampio pubblico, scolastico e non, al mondo dell’editoria.
I risultati di questo progetto, mappe, podcast e racconti tradotti godranno dell’ospitalità di CALLIOPE, la Casa delle Lingue e delle Letterature in opera, e Eurotales-Museo laboratorio delle voci d’Europa, due strutture del DSEAI nate nel 2021-22.
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