
#NoExcuse niente giustifica la violenza. Sapienza per la costruzione di una cultura del rispetto
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne la Sapienza ha aderito alla campagna #NoExcuse, l'hashtag di riferimento scelto da UN Women, entità delle Nazioni Unite per l'uguaglianza di genere e l'empowerment delle donne. Numerosi gli appuntamenti ospitati dal 18 al 28 novembre all’interno di Facoltà, Dipartimenti, Biblioteche per sensibilizzare e coinvolgere la comunità universitaria nel contrasto alla violenza di genere.
Momento centrale delle iniziative che hanno interessato tutte le strutture della Sapienza, è stato l’incontro #NoExcuse: niente giustifica la violenza. Sapienza per la costruzione di una cultura del rispetto che si è tenuto il 26 novembre nell’Aula magna del Rettorato, durante il quale la rettrice Antonella Polimeni ha annunciato il nuovo corso transdisciplinare di Sapienza, dal titolo “La cassetta degli attrezzi contro la violenza di genere”, che entrerà a far parte dell’offerta formativa dell’Ateneo a partire dal secondo semestre di questo anno accademico.
"I tragici fatti a cui assistiamo ogni giorno – ha affermato la Rettrice – rafforzano la consapevolezza che la violenza contro le donne e i femminicidi vadano combattuti principalmente sul piano culturale. Occorre fornire soprattutto alle giovani generazioni gli strumenti culturali per affrontare, comprendere e superare alcuni stereotipi che ancora oggi sono radicati nella società. È questo l’obiettivo del nuovo corso di Sapienza che, attraverso l’acquisizione di competenze provenienti dai diversi ambiti del sapere, intende contrastare il fenomeno della violenza di genere. Il corso è il frutto di un lavoro corale di tutte le componenti della nostra comunità: a partire da quella studentesca a quella del personale docente e tecnico-amministrativo. Esso rappresenta – continua la Rettrice – un unicum a livello nazionale che certamente auspichiamo potrà essere replicato in altre realtà. È già nostra intenzione allargare la partecipazione a questo corso anche ai professionisti della salute dei nostri policlinici e più in generale del Sistema Sanitario Nazionale”.
Il progetto ha visto la realizzazione di moduli didattici di un’ora ciascuno, composti da un breve video, in cui verranno fornite le nozioni principali su uno specifico tema, e da un talk con ospiti provenienti dal mondo accademico, professionale, dell’associazionismo e della società civile, in cui sarà dato spazio a testimonianze ed esperienze.
Le lezioni saranno fruibili totalmente online e in modalità asincrona e affronteranno il tema delle diverse forme di violenza in un’ottica transdisciplinare che va dalle scienze giuridiche, politiche, sociali ed economiche, a quelle umanistiche, mediche e psicologiche.
Violenza economica, linguaggio offensivo, violenza fisica e psicologica, revenge porn, azioni e strumenti contro la violenza di genere in ambito universitario, online sexual harrasment, contrasto della discriminazione e della violenza omolesbobitransfobica in prospettiva giuridica, sono solo alcuni dei temi che saranno affrontati all’interno delle lezioni. Il corso, che sarà aperto a tutta la Comunità di Sapienza, potrà essere inserito tra le attività a scelta di ciascun piano formativo, dando diritto a 3 CFU, a prescindere dal percorso di studi a cui si è iscritti; e sarà inserito tra le iniziative formative rivolte al personale tecnico-amministrativo di Ateneo.
La Direttrice generale della Sapienza, Loredana Segreto ha precisato che il corso “si inserisce all’interno di una cornice più ampia di iniziative di collaborazione e di dialogo messe in campo tra i diversi attori istituzionali che, ogni giorno, all’interno della nostra Comunità, lavorano per prevenire ogni forma di violenza e discriminazione.” Sottolinea infatti la Direttrice che “la diffusione della cultura del rispetto passa anche attraverso un’importante attività di formazione del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, attività che sarà inserita nel Piano formativo di Ateneo del prossimo triennio. Il corso che viene oggi presentato - “La cassetta degli attrezzi, contro la violenza di genere” - contribuisce in maniera significativa e concreta allo sviluppo della cultura dell’inclusione e dell’uguaglianza di genere, ed è per questo che fornisce un valido strumento formativo di cui il personale tecnico amministrativo bibliotecario potrà usufruire”.
La Presidente del Consiglio nazionale dei giovani (Cng), Maria Cristina Rosaria Pisani ha annunciato l’erogazione di 100 borse di studio per il corso di formazione “Culture contro la violenza di genere: un approccio transdisciplinare”, aperto a tutti i giovani, anche non universitari, purché in possesso di almeno un titolo di diploma di scuola superiore. Nello specifico, il corso vedrà il coinvolgimento di approcci provenienti dal mondo accademico e della società civile, con il coinvolgimento dei Dipartimenti delle scienze sociali, politiche, mediche, giuridiche, psicologiche e umanistiche. In aggiunta, il Consiglio azionale dei giovani supporterà, con 50 borse di studio, la partecipazione al corso di alta formazione “Politiche e strumenti per la Gender Equality”, rivolto ai giovani che abbiano conseguito almeno un diploma di Laurea di I livello.
“La violenza di genere - ha sottolineato Maria Cristina Pisani - ha radici profonde nella nostra cultura, nei gesti quotidiani, negli stereotipi e in molteplici disuguaglianze strutturali. È nostro dovere, come istituzioni e come società, intervenire sulle cause profonde, promuovendo un cambiamento culturale. Per questo c'è urgenza di azioni concrete attraverso sempre maggiori attività di educazione e formazione rivolte alle giovani generazioni. È la ragione per la quale siamo certi che questa collaborazione con la Sapienza che ci consente di offrire a tutti i giovani, anche non universitari, attraverso l'erogazione di borse di studio, la possibilità di accedere a differenti tipologie di corsi, rappresenta un'opportunità per fornire alle giovani generazioni strumenti concreti per prevenire la violenza e favorire la parità di genere. Il nostro obiettivo è stato infatti, sin dall’inizio, quello di raggiungere la più ampia platea di giovani aprendo la partecipazione a tutti i ragazzi e le ragazze, fortemente convinti che, per ottenere un reale cambiamento sociale e culturale su questi temi, sia necessario e fondamentale l’impegno di tutte e tutti.”
L’incontro in Aula magna è proseguito con due tavole rotonde moderate dalla delegata alla Politiche per le pari opportunità, Anna Maria Giannini a cui hanno preso parte: Loredana Segreto, direttrice generale; Maria Cristina Pisani, presidente del Consiglio nazionale giovani; Gemma Gentile, studentessa di Gender studies, culture e politiche per i media e la comunicazione; Fabio Lucidi, prorettore per la Terza e Quarta missione (valorizzazione delle conoscenze) e rapporti con la comunità studentesca, Valerio De Gioia, consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, Fabrizia Giuliani, coordinatrice del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio nazionale contro la violenza sulle donne, Flaminia Saccà, presidente Osservatorio STEP. Ricerca e informazione; Eleonora Tolu, psicologa responsabile del Centro antiviolenza
A chiusura, il concerto Paura non abbiamo. Quando la musica popolare racconta le lotte delle donne, del coro EtnoMuSa della Sapienza che si è esibito in alcuni canti della tradizione orale fra ‘800 e ‘900, espressione delle lotte femminili.
Le musiche sono state accompagnate da alcune letture scritte per l’occasione e affidate alle voci di Francesca Tangari e Francesca Pimpinelli di Thetron - Teatro antico alla Sapienza.