Dall’oggetto reale al modello digitale parametrico: la Comunicazione in Virtual and Augmented Reality del Patrimonio Culturale
PROROGA SCADENZE
scadenza presentazione domanda di ammissione al corso 24 maggio 2021
pubblicazione della graduatoria 28 maggio
Il Corso di Alta Formazione si pone l’obiettivo di approfondire ed applicare i nuovi metodi di comunicazione del progetto, dalla fase di ideazione alla rappresentazione, fino allo sviluppo di applicativi che sfruttano il coinvolgimento del fruitore per veicolare contenuti di carattere informativo, al fine di valorizzare i Beni Culturali.
Obiettivo del Corso è quello di sviluppare competenze tecniche e capacità critiche e progettuali nell’ambito della comunicazione dei Beni Culturali arrivando a padroneggiare un workflow operativo che si compone di tre fasi: acquisizione ed elaborazione del dato, gestione e ottimizzazione del modello ottenuto e visualizzazione attraverso tecniche di Realtà Aumentata e Realtà Virtuale.
Dopo una prima parte di introduzione teorica sulle strategie di comunicazione dei Beni Culturali e una panoramica sulle nuove tecnologie per la rappresentazione, il percorso di formazione proseguirà poi con un'esperienza diretta di acquisizione del dato architettonico mediante la tecnica della fotogrammetria: i partecipanti saranno guidati in una campagna di rilievo per l'acquisizione fotografica del Bene Culturale oggetto di studio, e nella successiva fase di elaborazione. Il risultato di questa operazione produrrà un modello digitale, composto di mesh e texture, che sarà oggetto delle successive fasi di lavorazione.
I modelli digitali 3D ottenuti saranno da considerarsi come sistemi aggregativi di informazioni, oltre che interfaccia di navigazione, attraverso cui veicolare e divulgare con nuovi approcci il patrimonio culturale architettonico. In questa fase si dedicherà particolare attenzione alla tassonomia degli elementi che compongono i modelli tridimensionali affrontando problematiche e potenzialità legate alle metodologie di modellazione proposte, diretta e indiretta, e alla gestione della topologia delle superfici ottenute.
I modelli rispondendo anche a specifiche caratteristiche di qualità formale e geometrica sono in grado di supportare differenti dispositivi di output lavorando a differenti livelli di rappresentazione.
Per finire poi con l’ultima parte del corso, nonché terza fase del workflow operativo, che riguarderà la gestione dei modelli ottenuti in ambiente digitale dedicato alla visualizzazione real-time.
La sperimentazione tratterà nello specifico due tecnologie per la visualizzazione, AR e VR e permetterà di approfondire le potenzialità e le differenze tra gli strumenti e il diverso approccio all’ottimizzazione dei modelli digitali 3D ottenuti tramite la fase di acquisizione e di creazione del modello.
Marco Fasolo