Agenda dello studente - introduzione

Emporio Sapienza

No, non era l’esame a preoccuparmi. Con la scelta dell’università sembrava dovessi decidere una volta per tutte che cosa avrei dovuto fare da grande. Tutti, genitori, amici, professori sapevano cosa sarebbe stato meglio per me. Io avevo mangiato molto, faceva caldo e non riuscivo a dormire.

Il giorno dopo c’era Porte Aperte alla Sapienza. C’ero già stato con mia sorella due anni prima…Un incubo: sotto il sole cocente negli stand si accalcavano migliaia di giovani, tutti spingevano, chiedevano, i professori e gli studenti anziani si affannavano a rispondere, bagnati di sudore facevano tenerezza. Ad un tratto – nel sogno? – vedo uno stand, ma diverso dagli altri.

Sopra il tendone di plastica c’era un’insegna luminosa fluorescente un po’ kitsch con la scritta Emporio Sapienza: sugli scaffali di legno, intorno alle pareti, tanti contenitori di ceramica di tutti i colori, con scritte in caratteri antichi. Dietro al bancone, un professore vestito di chiaro, capelli e barba bianca, sorrideva e sembrava non soffrire il caldo.

<<Che cosa si vende qui?>> Chiedo incuriosito. <<Ogni forma di Sapienza>> mi risponde. <<Il contenitore giallo è pieno di Giustizia, quello arancione pieno di Educazione, in quello verde ci sono le Scienze, in quello azzurro la Politica, in quello rosa la Salute e la Comprensione. Poi nello scaffale in alto l’Economia e nel vaso rosso Arte e Poesia>>.

<<E quanto costano?>>

<< Sono tutte in promozione e le regaliamo a chi le chiede>>.

<<Che bello, allora, voglio tanto di giustizia, abbastanza salute e moltissimo di educazione e di comprensione che mi sembrano le cose di cui il mondo ha più bisogno, e se davvero si regalano anche un pizzico di poesia e un po’ di tutto il resto>>.

Il professore sorrise e si mise subito al lavoro. Prendeva da ogni barattolo. In un attimo confezionò un pacchetto e me lo porse attardandosi a rifinire il fiocco come si trattasse di un regalo. Io rimasi senza parole, era davvero piccolo, non poteva contenere tutte le cose che avevo chiesto. Il professore continuò a sorridere e disse: <<Ti vedo sorpreso>>

<<Il pacchetto è così piccolo e io avevo chiesto tante cose replicai>>. E lui:<<In questo spaccio si non si trovano frutti maturi, si distribuiscono solo semi. Sta a te coltivarli con passione e trovare chi vorrà coltivarli con te>>.

 

Prof. Pietro Lucisano,
Delegato al diritto allo studio, orientamento e placement

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