
Sapienza cura Sapienza. Continuano i restauri delle opere d’arte dell’Università
Dopo il restauro del grande murale di Mario Sironi nell’Aula magna del rettorato, presentato in occasione delle solenni celebrazioni per gli 80 anni della Città universitaria, prosegue la collaborazione tra la Sapienza e l’Istituto centrale per il restauro di Roma.
Alcune opere della collezione dell’Ateneo sono state recentemente restaurate, grazie alla disponibilità e al lavoro dei restauratori e degli allievi della Scuola di alta formazione dell’Istituto, e in accordo con la Soprintendenza speciale di Roma.
Eliana Billi per la Sapienza e Laura D’Agostino per l’Icr coordinano i lavori, che per ora hanno riguardato alcune sculture antiche in pietra e quattro dipinti a olio su tela del XVIII secolo raffiguranti paesaggi, attualmente esposti nel palazzo del Rettorato. Si tratta di primi interventi che proseguiranno su altre opere della collezione della Sapienza che consta di beni culturali diversi per tipologia, materiali ed epoca e che l’Ateneo ha in parte ereditato dall’antico Palazzo della Sapienza e in parte acquisito dagli anni Cinquanta in avanti.
La collaborazione tra Sapienza e l’Istituto Centrale del Restauro, fondato nel 1939 e diretto al principio da Cesare Brandi, è di antica data e trae fondamento dalla libera docenza di Brandi presso l’Istituto di storia dell’arte dell’università dal 1935, e dal suo, primo in Italia, insegnamento di Teoria e storia del restauro di beni culturali che oggi prosegue nei corsi della Laurea magistrale di Storia dell’arte del Dipartimento di Storia antropologia religioni arte e spettacolo.