
QS World University Rankings 2024: Sapienza al top delle università generaliste in Italia
L‘edizione 2024 della classifica QS World University Rankings, resa pubblica il 27 giugno 2023, colloca la Sapienza al 134° posto nel mondo, il miglior risultato mai ottenuto dall’Ateneo in questa classifica, salendo al 2° posto assoluto in Italia dopo il Politecnico di Milano (123°). La Sapienza si posiziona quindi al top delle università generaliste, seguita al terzo posto nella graduatoria dall’Università di Bologna (154°).
In particolare la Sapienza si è aggiudicata il primato nazionale in due nuovi parametri che rispecchiano la qualità dei servizi e il valore della ricerca dell’Università: Employement Outcomes (1° in Italia e 101° al mondo) che valuta il tasso occupazionale e le prospettive di carriera dei propri laureati nel mercato del lavoro, e International Research Network (1° in Italia e 33° al mondo) che misura il tasso di internazionalizzazione dell’Ateneo nelle attività di ricerca scientifica.
Inoltre l’Ateneo si colloca tra le prime 100 università al mondo in ulteriori due indicatori: Sapienza è al 74° posto per la reputazione accademica e al 79° per l'impegno nella sostenibilità.
Da segnalare il miglioramento nel parametro relativo alla reputazione aziendale per il quale l’Ateneo ha scalato 33 posizioni rispetto alla precedente edizione, collocandosi al terzo posto a livello nazionale.
Qs World University Ranking è la classifica dell'agenzia britannica Quacquarelli Symonds, tra le più importanti in ambito internazionale. L’edizione di quest’anno comprende 1.500 università in 104 sedi.
“Sapienza – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – prosegue l’ascesa verso le posizioni più alte dei ranking mondiali confermando il prestigio che il nostro Ateneo riscuote a livello internazionale. Il risultato di quest’anno in particolare è il migliore mai raggiunto nella classifica QS.
Il primato nazionale della Sapienza negli indicatori Employement Outcomes e International Research Network costituisce poi l’ulteriore dimostrazione di quanto i nostri laureati siano competitivi sul mercato del lavoro e della capacità dei ricercatori di collaborare e fare sistema con i colleghi del resto del mondo. L’ottima performance dell’Università – conclude la Rettrice - assume ancora più valore per un Ateneo statale dai grandi numeri e a vocazione generalista come il nostro, caratterizzato dalla varietà e dalla multidisciplinarietà della sua offerta formativa”.