bambina senza una gamba davanti alle macerie

Policlinico Umberto I e Sapienza insieme per garantire cure ai bambini di Gaza

15 piccoli pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza sono giunti in Italia grazie alle attività umanitarie coordinate dal Ministero degli Affari esteri: Sapienza e il Policlinico Umberto I, presso il quale una neonata di appena due mesi rimarrà ricoverata, confermano il ruolo attivo nel fornire supporto sanitario e umanitario

Prosegue l’impegno dell’Italia e della Sapienza per garantire assistenza sanitaria ai bambini della Striscia di Gaza. Nella serata di lunedì 29 settembre è giunto un volo di Stato con 15 piccoli pazienti che saranno presi in cura in Italia, nell’ambito delle attività umanitarie coordinate dal Ministero degli Affari esteri. Tra loro c’è Tia, una neonata di appena due mesi affetta da una grave forma di enterocolite, assieme alla madre, i fratelli e la sorella.
La piccola, la cui grave condizione è stata segnalata direttamente alla rettrice Antonella Polimeni da una dipendente dell’Ateneo con il sostegno di una onlus operante nella Striscia di Gaza, è stata presa in carico dai medici del Policlinico Universitario Umberto I.

All’arrivo in ospedale è stata accolta dal preside della Facoltà di Medicina e odontoiatria, Domenico Alvaro, da Alberto Spalice, direttore del Dipartimento Materno Iifantile unitamente al direttore generale Fabrizio d’Alba e alla direttrice sanitaria Maria Augurusa.
La neonata rimarrà ricoverata presso la Clinica pediatrica nel reparto di Terapia intensiva pediatrica diretto da Paola Papoff, dove sarà sottoposta a ossigenoterapia e altre terapie mirate.
Intanto ci si sta predisponendo per accogliere nelle prossime settimane altri piccoli pazienti provenienti dalla Striscia di Gaza, che saranno presi in carico per l’intero percorso terapeutico dal Policlinico Umberto I, che è stato il primo ospedale pubblico del centro Italia ad attrezzarsi per accogliere e curare bambini colpiti dal conflitto.

“Le condizioni drammatiche in cui vivono gli abitanti della Striscia di Gaza ci richiamano a un impegno concreto e costante a favore dei civili – sottolinea la rettrice Polimeni –. Come Università sentiamo forte la responsabilità di proteggere i più vulnerabili, in particolare bambini e madri, duramente colpiti dal protrarsi del conflitto e dalle difficoltà nell’accesso alle cure mediche. Accogliere questi piccoli pazienti, e le loro famiglie, nei nostri policlinici significa mettere a disposizione le nostre professionalità, le strutture e le risorse sanitarie, offrendo un contributo reale di vicinanza e cura. È fondamentale continuare a mettere in atto azioni concrete per sostenere i civili, confermando il ruolo della Sapienza come attore impegnato nella solidarietà internazionale e nella tutela dei diritti umani”.

“Il nostro Ospedale – dichiara il direttore generale d’Alba – continuerà a mettere a disposizione medici, personale sanitario e tutte le risorse umane necessarie per prendere in carico queste vittime incolpevoli di un conflitto inumano. Non si tratta solo di garantire cure mediche necessarie per salvare vite umane, ma di predisporre un sistema di accoglienza a tutto campo per i piccoli e le loro mamme, che li riavvicini il più possibile ad un mondo umano e solidale".

Questa iniziativa sottolinea il ruolo attivo della Sapienza e del Policlinico Umberto I nel fornire supporto sanitario e umanitario ai più vulnerabili, anche in un contesto drammatico come il conflitto in corso in Medio Oriente, consolidando la funzione sociale dell’Università e la sua capacità di dare risposte concrete alle emergenze internazionali.

Martedì, 30 settembre 2025

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