
2 nuovi ricercatori Marie Skłodowska-Curie alla Sapienza
La Commissione europea ha finanziato due progetti di ricerca presentati dalla Sapienza, grazie a nuovi fondi aggiuntivi resi disponibili nell’ambito della call Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships 2017.
Il progetto PICVOLC, presentato dalla ricercatrice Erika Ronchin del Dipartimento di Scienze della Terra in collaborazione con Maurizio Battaglia, si pone l’obiettivo di creare una rappresentazione dettagliata di eventuali intrusioni magmatiche (stimando la loro posizione, profondità e natura) attraverso lo sviluppo di una metodologia che integra una varietà di dati geofisici, quali dati sismici, di gravità e deformazione, con inversione numerica in 3D. Essere in grado di interpretare i cambiamenti di sismicità, deformazione del terreno e gravimetria che possono precedere un'eruzione è fondamentale per migliorare la preparazione al pericolo vulcanico e la capacità di prevedere eruzioni. Più di 500 milioni di persone, infatti, vivono in aree vulcaniche la cui attività può avere un impatto disastroso ed anche eruzioni di modesta entità, come quella del Ruiz (Colombia) nel 1985, possono distruggere interi villaggi e uccidere migliaia di persone. Proprio a causa del suo alto rischio, la recente attività vulcanica del Ruiz sarà alla base della realizzazione, calibrazione e verifica dell'approccio innovativo di Picvolc.
Il progetto AsArt-DATA, presentato dalla ricercatrice Marina Gallinaro in collaborazione con Savino di Lernia del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, è incentrato sullo studio approfondito dell’arte rupestre sahariana prodotta dalle comunità pastorali tra 6300 e 850 a.C. Lo studio, realizzato in sinergia con il Cotsen Institute of Archaeology, dell’Università della California Los Angeles-Ucla, basandosi sull'archivio completo dei massicci dell’Acacus e Messak (Libia SW) e su altre regioni, indagherà sull’arte rupestre con un originale approccio multidisciplinare che unisce archeologia, antropologia, visual studies e informatica umanistica. Un caposaldo di ASArt-DATA sarà la costruzione di un atlante web open access dell’arte rupestre del Sahara libico, personalizzato per ricerca scientifica, gestione del patrimonio culturale, disseminazione e comunicazione. Le azioni di AsArt-DATA mirano a rafforzare il legame tra studi archeologici e antropologici e tra accademia e società, grazie alla valorizzazione del potenziale conoscitivo dell’arte rupestre, finora fortemente sottostimato
I due progetti finanziati recentemente vanno ad aggiungersi agli altri 6 progetti precedentemente approvati nell’ambito di questa stessa call Msca-IF-2017.