X-Probe

Come i lego: la dinamica delle proteine per il disegno di farmaci innovativi

X-Probe, il progetto Sapienza che studia la dinamica delle proteine con metodi avanzati di biofisica, è stato incluso dall’Agenzia per la promozione delle ricerca europea (Apre) fra le migliore idee finanziate nel programma Horizon2020

L’APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea ha incluso il progetto X-Probe, coordinato da Beatrice Vallone del Dipartimento di Scienze biochimiche, tra le migliori idee scientifiche finanziate nel programma Horizon2020.

Il progetto affronta con approccio multidisciplinare lo studio della dinamica delle struttura delle proteine, uno dei problemi più complessi nel campo della biologia strutturale. Infatti, conoscere le proprietà dinamiche delle proteine è una sfida fondamentale per la ricerca biofisica perché queste regolano il metabolismo cellulare e dunque sono la chiave per comprendere i meccanismi incontrollati e le trasformazioni cellulari alla base dello sviluppo di tumori.

I metodi avanzati di biofisica (sincrotrone, free electron laser) sfruttati dai ricercatori coinvolti nel progetto, permettono di produrre progressi tecnologici in diversi campi che spaziano dalla farmacologia alla nanotecnologia, come il disegno di farmaci innovativi per la drug delivery.

Ad esempio, i ricercatori hanno recentemente individuato nella ferritina un ottimo candidato per il trasporto di farmaci anticancro: questa proteina si assembla e si scompone proprio come i pezzi dei lego e si aggancia naturalmente alle cellule cancerose. “Se incapsuliamo farmaci anticancro al suo interno – spiega Beatrice Vallone – la ferritina agirà come un cavallo di Troia all'interno delle cellule, aprendosi e rilasciando il farmaco".

X-Probe è un “Innovative Training Network” finanziato dalla Commissione europea nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska Curie e svolge ricerca di eccellenza e formazione. Il progetto, coordinato dalla Sapienza e dalla sua spin-off MoLiRom, coinvolge biochimici, biologi strutturali e fisici provenienti da altre università, enti di ricerca, grandi infrastrutture europee, industrie farmaceutiche e piccole imprese biotecnologiche.

“Il nostro obiettivo – dice Beatrice Vallone – è convertire conoscenze e idee in prodotti e servizi per la società”.


Il progetto include:

- Sapienza Università di Roma (Coordinatore – Dipartimento di Scienze biochimiche)

- MoLiRom (SME ex spin-off Sapienza)

- EuXFEL Free Electron Laser Europeo di Amburgo

- Sincrotrone Europeo ESRF

- AstraZeneca Big Pharma Svezia/UK

- Sincrotrone SLS - Paul Scherrer Institut (Confederazione Elvetica)

- CNRS Rennes, Francia

- Goteborg University, Svezia

- Sincrotrone Svedere MaxIV

- Xtal Concepts (SME ex spinoff Uni Amburgo)

Giovedì, 08 novembre 2018

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