
COVID-19: riflessioni dopo 2 anni di pandemia
Un editoriale, pubblicato sulla rivista Reviews in Medical Virology, fa il punto sulle misure adottate durante il periodo della pandemia da Covid-19.
Il lavoro coordinato da Guido Antonelli del Dipartimento di Medicina molecolare della Sapienza, in collaborazione l’Università degli Studi dell'Insubria e l’Università Johns Hopkins di Baltimora, sottolinea l’opportunità di utilizzare l’esperienza acquisita in questi due anni di emergenza sanitaria per fare tesoro delle conoscenze scientifiche acquisite e al contempo per evitare il ripetersi di alcuni errori.
Nell’editoriale vengono discussi diversi aspetti ritenuti controversi dagli autori, come l’effettiva utilità di alcuni strumenti di contenimento dell’infezione come il lockdown o il blocco dei voli diretti dai paesi in cui le nuove varianti sono state rilevate per la prima volta.
Si riflette poi sulla eventualità che non sia sempre possibile prevedere la traiettoria dell’emergenza dei nuovi virus e quindi delle moderne pandemie. SARS-CoV-2, ad esempio, oltre a possedere un genoma particolarmente incline alla ricombinazione, è anche in grado di infettare diverse specie animali in aggiunta a quella umana, il che rende praticamente impossibile il controllo e l’eventuale eradicazione dell’infezione.
Per quanto riguarda i vaccini utilizzati, gli autori riconoscono che essi rappresentano un successo assoluto della biomedicina in quanto hanno ridotto drasticamente sia i tassi di ospedalizzazione che la mortalità, ma sottolineano che non sono bastati a creare le condizioni per l’instaurarsi nella popolazione della cosiddetta immunità di gregge. Malgrado l’evoluzione senza precedenti delle conoscenze sulla malattia e la rapidità del progresso scientifico in campo farmacologico e tecnologico, il rischio di una diffusione del virus nella popolazione, con la potenziale conseguente possibilità di emergenza di nuove varianti, è ancora in agguato.
In conclusione l’editoriale esorta i decisori politici a non cedere alla stanchezza e a non abbassare la guardia, anche nella fase finaledella pandemia, auspicando un lento e graduale ritorno alla normalità che tenga comunque conto dell’esistenza di situazioni particolari (ad esempio i pazienti fragili) da considerare con la dovuta attenzione.
Riferimenti:
Reflections after 2 years of COVID-19 pandemic - Focosi D, Casadevall A, Maggi F, Antonelli G. - Rev Med Virol. 2022 Apr 5:e2351. doi: 10.1002/rmv.2351
Info
Guido Antonelli
Dipartimento di Medicina molecolare
guido.antonelli@uniroma1.it