
Dalla sperimentazione all’evidenza scientifica: il progetto GiochiAMO riconosciuto come Buona pratica
Il progetto GiochiAMO, coordinato da Giuseppe La Torre del Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, è stato giudicato efficace, trasferibile e sostenibile e quindi riconosciuto come “Buona pratica” dalla banca dati online di progetti e interventi di prevenzione e promozione della salute (Pro.Sa.).
GiochiAMO nasce come intervento pilota nell’anno 2014/2015 con l’obiettivo di insegnare e promuovere i sani stili di vita nella scuola primaria. I temi centrali trattati sono stati: la sana alimentazione, l’attività fisica, la prevenzione dei comportamenti a rischio quali il consumo di tabacco e di alcolici. Gli strumenti utilizzati sono stati la trasmissione di conoscenze, l’utilizzo del gioco e l’insegnamento di competenze per imparare a gestire e resistere alle pressioni dei pari. Nel corso degli anni l’intervento ha coinvolto un numero crescente di classi fino a coinvolgere un intero istituto scolastico; il progetto è stato documentato con la descrizione dell’intervento, dei materiali didattici, di gioco e le pubblicazioni scientifiche.
GiochiAMO è un intervento di promozione della salute che ha le caratteristiche dell’intersettorialità e dell’interdisciplinarietà. È stato realizzato grazie alla collaborazione di diverse figure professionali: medici specialisti e specializzandi in Igiene e medicina preventiva, nutrizionisti, tecnici della prevenzione e nel mondo scolastico. I bambini hanno partecipato come destinatari finali, gli insegnanti e i rappresentanti dei genitori come destinatari intermedi.
Pro.Sa. raccoglie e documenta progetti di promozione della salute al fine di diffonderli con operatori e decisori che lavorano nel campo in questo campo. Attualmente 4390 progetti sono stati registrati su Pro.Sa. di cui 116 nel Lazio, ma solo un piccolo numero di interventi sono riconosciuti come Buona pratica.
In ambito scientifico e sanitario gli interventi per essere validi devono essere evidence-based ovvero supportati da solide evidenze scientifiche. Il concetto di efficacia è fondamentale per essere approvato come “Buona pratica”, tuttavia sono necessari anche i requisiti di trasferibilità e sostenibilità. La trasferibilità è la capacità dell’intervento di poter essere realizzato in luoghi diversi da quello in cui è nato, la sostenibilità è invece relativa alla realizzabilità in termini economici, di competenze professionali, e di mezzi necessari.
Info
Giuseppe La Torre
Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive, Sapienza Università di Roma
giuseppe.latorre@uniroma1.it