
EnVision: la Sapienza su Venere anche con l’ESA
L’European Space Agency (ESA) ha selezionato EnVision, la missione spaziale verso Venere che vede coinvolta un gruppo di ricercatori della Sapienza.
Dopo le missioni Magellan della NASA, Venus Express dell’Esa e Akatsuki della JAXA, Venere sarà infatti la destinazione di tre missioni spaziali tra la fine del 2020 e gli inizi del 2030. Insieme con Veritas e DAVINCI+, approvate dalla NASA, tra gli eletti c’è anche la mission EnVision, selezionata dall’Esa con lancio nei primi anni del 2030, in cui hanno avuto un ruolo fondamentale i ricercatori del Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale guidati da Antonio Genova, co-Investigator dell’esperimento di gravità.
Obiettivo delle spedizioni è capire - mediante la caratterizzazione della struttura interna di Venere, la mappatura della sua superficie e l’osservazione dell’attività vulcanica - quali siano stati i processi che hanno portato a una evoluzione dell’ambiente venusiano così diversa rispetto a quello terrestre. Nello specifico EnVision consentirà sia misure su scala globale che osservazioni più accurate su regioni di interesse dove è prevista un’attività geologica significativa.
Durante la fase di selezione i ricercatori Sapienza si sono occupati dello studio di fattibilità dell’esperimento con la strumentazione a bordo della sonda, una modellizzazione accurata del modello di interno e dell’atmosfera del pianeta, e della definizione dei requisiti scientifici dell’esperimento.
Il contributo sarà determinante nelle fasi future della missione per stabilire sinergie e complementarità tra i vari strumenti e l’esperimento di gravità, consentendo il maggior ritorno scientifico possibile. Le attività di ricerca del gruppo Sapienza sono basate su una forte esperienza acquisita con le missioni NASA 2001 Mars Odyssey e Mars Reonnaissance Orbiter, ancora in orbita intorno a Marte, e con la missione NASA MESSENGER a Mercurio.