
La didattica si rinnova con i progetti sostenuti dalla Fondazione Roma
La Sapienza ha realizzato con il contributo della Fondazione Roma una serie di interventi per portare la didattica nel futuro, superando lo stile di insegnamento didascalico e favorendo la partecipazione attiva degli studenti al processo di apprendimento, migliorando la qualità della didattica e la formazione professionalizzante.
I risultati di tre anni di attività sono stati presentati dal rettore Eugenio Gaudio, alla presenza del presidente della Fondazione Roma Emmanuele Francesco Maria Emanuele, il 26 luglio 2018 nella Sala del Senato accademico.
I progetti, per i quali la Fondazione Roma ha stanziato 5,9 milioni di euro e che hanno richiesto tre anni di attività, riguardano in particolare tre laboratori ad alta tecnologia in cui si realizzano simulazioni delle pratiche mediche in situazioni di crisi o di emergenza e della Biblioteca automatizzata di Architettura. A queste si aggiungono altre azioni di potenziamento e ammodernamento della didattica in diverse strutture dell'Ateneo.
“La sfida che abbiamo raccolto è importante e strategica per un’Università che punta a formare non meri tecnici, ma menti brillanti in grado di confrontarsi a livello internazionale con esperti di altre discipline e farsi carico delle crisi e delle emergenze - spiega il rettore Eugenio Gaudio - i progetti realizzati con il sostegno della Fondazione Roma, che utilizzano le tecnologie più moderne applicabili alla formazione universitaria, sono orientati a un maggiore coinvolgimento degli studenti e a stimolare in modo sempre più efficace le intelligenze che rappresentano il futuro del nostro Paese.”
“Sono da sempre convinto – afferma il presidente della Fondazione Roma Emmanuele F.M. Emanuele – della rilevanza strategica per un Paese che vuole restare competitivo e moderno di una formazione universitaria di qualità, che trovi nell’applicazione delle tecnologie di ultima generazione lo strumento più funzionale e duttile per offrire ai giovani le opportunità di apprendere al meglio le competenze scientifiche e tecniche indispensabili per sintonizzarsi con la domanda di professionalità altamente qualificata in tutte le discipline. Da questa convinzione, ho fatto scaturire l’impegno della Fondazione Roma a sostenere le realtà accademiche di eccellenza nella realizzazione di interventi concreti che realizzano opportunamente questi obiettivi”.
Laboratori di simulazione medica
I tre centri di simulazione e addestramento sono a disposizione di una platea di oltre 20.000 tra studenti e specializzandi nei Poli di formazione in ambito medico della Sapienza: Policlinico Umberto I, Policlinico Sant’Andrea e Polo di Latina. Le nuove strutture allestite sono skill lab dotati di apparecchiature particolarmente sofisticate in cui si realizzano simulazioni su “pazienti virtuali” che possono essere collegati a monitor identici a quelli utilizzati in strutture di area critica; questo consente di valutare l’adeguatezza degli interventi effettuati da studenti, o da team di studenti (medici, infermieri ecc). Una strumentazione all’avanguardia che promette di aumentare le curve di apprendimento e di rafforzare la capacità di lavoro di squadra nei giovani orientati a diverse specializzazioni cliniche. Nei laboratori si lavorerà in massima parte nel campo degli interventi in urgenza e in condizioni di crisi, simulando alterazioni cardiocircolatorie, respiratorie e renali o anche per valutare gli effetti di particolari interazioni farmacologiche e simulazioni della chirurgia laparoscopica.
Biblioteca di Architettura
L’intervento sulla Biblioteca centrale di Architettura ha permesso di realizzare un sistema di archiviazione automatizzato in grado di fornire un servizio di qualità, di importante supporto alla didattica, adeguato alla consultazione per un ampio numero di utenti. Il progetto è rivolto soprattutto agli 8400 studenti di Architettura, ma anche agli studenti provenienti da altre Facoltà, ai dottorandi e agli specializzandi, per un numero di circa 10.000 utenti. Il sistema è caratterizzato da meccanismi a configurazione combinata in cui gli scaffali, compattati per ottimizzare lo spazio, sono mobili; ciò consente l’individuazione, il prelevamento e la consegna all’utente dei libri richiesti, provvedendo anche alla loro ricollocazione attraverso un sistema meccanizzato. Il sistema ha inoltre lo scopo di contenere e rendere rapidamente accessibili grandi quantità di volumi. La Biblioteca centrale di Architettura è la maggiore biblioteca italiana nel settore: conta circa 93.000 volumi, 8.000 carte, 26.000 diapositive, 5.000 testi provenienti da fondi privati. La possibilità di accedere con facilità e rapidità a testi, documenti, cartografie, richiede un sistema di archiviazione tecnologicamente adeguato alla conservazione e all’uso delle diverse tipologie di materiali.
Didattica virtuale e multimediale nei musei
Il progetto ha previsto lo sviluppo,. in chiave multimediale ai fini didattici, del patrimonio dei 18 musei della Sapienza, utilizzando i più moderni canali di comunicazione e grazie a sofisticati sussidi elettronici localizzati nei vari spazi espositivi. L’obiettivo è quello di accrescere il grado di coinvolgimento sperimentale ed esperienziale del pubblico, attraverso una rinnovata didattica museale che ricorre a oggetti, allestimenti e attrezzature non solo per acquisire nozioni e informazioni, ma per apprendere la struttura epistemologica del ragionamento e dei metodi. Nell’ambito delle attività del Polo museale Sapienza, particolare attenzione è stata rivolta al nuovo museo universitario di Scienze della Terra (dove si conservano alcune fra le collezioni museali più antiche dell’ateneo romano).
Cloud dedicato e WiFi
L’azione ha consentito di predisporre un’infrastruttura di cloud computing privato che supporti una nuova modalità di erogazione dei servizi IT per l’Università, garantendo maggiore flessibilità e adattabilità al contesto, rapidità di attivazione di nuovi servizi, adeguate prestazioni, e abilitando la creazione e diffusione di nuovi servizi innovativi e tecnologici. L’obiettivo è quello di avere a disposizione ambienti e strumenti informatici con cui lavorare, insegnare/studiare, esercitarsi e sperimentare potendo accedere a queste risorse liberi da vincoli di device (PC, notebook, tablet ecc.) o di posizione (in studio, in classe, negli spazi aperti, a casa ecc. Altra necessità è quella di permettere alle organizzazioni che forniscono i servizi di disporre di soluzioni efficaci nell’erogazione ed efficienti nell’ottimizzazione delle risorse. In questo contesto si inserisce anche l’ampliamento e il consolidamento dell’infrastruttura Wi-Fi in tutti i luoghi dedicati alla didattica e all’ospitalità degli studenti.