La rete italiana Cattedre Unesco celebra la quinta giornata internazionale dell’educazione con il ministro Bernini

il 24 gennaio si è svolto alla Sapienza, in occasione della Giornata internazionale dell’educazione, il convegno annuale della Rete delle Cattedre Unesco italiane (ReCui) dedicato al tema Imparare per una pace sostenibile. Andrea Lenzi, Cattedra Unesco sull’Urban Health, eletto nuovo portavoce ReCui per il mandato 2025-27

Sono 44 le Cattedre Unesco italiane che si sono riunite presso il Rettorato, alla presenza della ministra per l’Università e la ricerca Anna Maria Bernini, per celebrare la Giornata internazionale dell’educazione con un convegno dedicato a Imparare per una pace sostenibile

Al centro dell’agenda dei lavori il ruolo fondamentale ricoperto dal sistema formativo, educativo e culturale italiano nel raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile prefissati dall’Assemblea generale delle nazioni unite e nella promozione del dialogo interculturale, della cooperazione internazionale e dell'inclusione sociale all’interno del sistema della formazione superiore nazionale e internazionale, in attuazione dei valori promossi dall’Unesco.

In apertura, la rettrice Antonella Polimeni ha dichiarato “In un contesto globale sempre più complesso il tema scelto per questo convegno, Imparare per una pace sostenibile, sottolinea l'importanza cruciale dell'educazione come strumento per costruire società più giuste e inclusive. Le Cattedre Unesco rappresentano un efficace strumento di cooperazione accademica e scientifica a livello globale, e possono rispondere pienamente al tema della Giornata internazionale dell’educazione andando a promuovere l’educazione come diritto umano universale e come base per la pace, lo sviluppo sostenibile e il progresso sociale. Sapienza è orgogliosa di ospitarne ben 4. Voglio, da ultimo, ricordare, in maniera particolare, il collega professor Raimondo Cagiano de Azevedo, scomparso lo scorso 3 gennaio, riferimento importante per Sapienza e per le relazioni internazionali sviluppate anche in seno all’Unessco”.

La Rete italiana (ReCui), che si inserisce in un network globale, lanciato nel 1992, di cui fanno parte oltre 1000 Cattedre in 125 Paesi presenti nel mondo nasce dapprima come luogo spontaneo di confronto e dibattito, I Dialoghi delle Cattedre Unesco, per poi costituirsi in un’associazione che ha inteso riconoscere e sottolineare il valore della multidisciplinarietà e l’importanza della cooperazione fra tutti gli ambiti coinvolti. Per questa ragione la ministra Bernini ha consegnato oggi alla ReCui il Sigillo di merito, conferito con decreto lo scorso 6 marzo 2024, quale segno distintivo a dimostrazione dell’impegno profuso nel predisporre programmi volti a rispondere prontamente e con maggiore autonomia alle rinnovate richieste di nuovo apprendimento e ricerca in un mondo in rapido cambiamento economico, sociale e tecnologico.

La ministra per l’Università e la ricerca Anna Maria Bernini ha sottolineato come: “negli anni, le cattedre Unesco hanno riaffermato l’idea dell’università quale tempio laico dell’alta formazione, della ricerca, ma anche palestra del dubbio e dello spirito critico. Luogo di conoscenza nel senso più ampio e completo possibile, servitrice di progresso e di pace. Perché nell'alta formazione e nella ricerca sanno convivere l'ambizione e l'umiltà. L'ambizione di migliorarsi, l'umiltà di avere un obiettivo che possa essere utile a tutti”. La titolare del Mur ha poi ricordato: “alle Cattedre Unesco abbiamo dedicato un’attenzione particolare nel bando Research Capacity Buliding for Africa. Bando che vuole finanziare università e istituti di ricerca italiani per iniziative di formazione transnazionale con paesi africani, nell’ambito dell’iniziativa G7 Research Capacity Building with Africa e del Piano Mattei, per cui abbiamo stanziato come Mur 1 milione di euro. La partecipazione di almeno una Cattedra Unesco italiana sarà motivo ulteriore di valutazione positiva per l’accesso ai finanziamenti”. Insomma, “insieme con la rete delle cattedre Unesco, il Ministero sta già condividendo tanti progetti in una virtuosa collaborazione che abbiamo voluto sancire con un riconoscimento specifico, il sigillo di merito. Un riconoscimento per il ruolo svolto nel promuovere il dialogo interculturale e l'inclusione sociale all’interno del sistema della formazione superiore nazionale e internazionale, in attuazione dei valori promossi dall’Unesco.  ”, ha concluso Bernini
Ha fatto seguito Patrizio Bianchi, portavoce ReCui, il quale ha ricordato come la Rete delle Cattedre Unesco sia cresciuta tantissimo negli ultimi due anni, mettendo in luce la ricchezza di conoscenze e competenze necessarie per la crescita del paese e orientate alla pace. Competenze che, come portavoce ReCui ha messo a disposizione del Ministro. Sono inoltre intervenuti la vicedirettrice generale dell'Unesco con delega all'educazione Stefania Giannini, e l’Ambasciatore Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, ricordando il ruolo svolto dal nostro Paese e dall’Unesco per costruire una piattaforma di valori condivisi per la pace e lo sviluppo.

Nel corso dell’assemblea, coordinata da Patrizio Bianchi, si è svolta l’elezione del nuovo portavoce per il mandato 2025-27, risultando eletto Andrea Lenzi, il quale ha svolto le proprie dichiarazioni programmatiche per il prossimo biennio.“È sempre più importante e urgente rafforzare Il ruolo della multilateralità e delle cooperazione internazionale, cui le Cattedre Unesco nel mondo contribuiscono per un futuro dell’educazione che possa essere sempre più al servizio della pace.” - ha concluso Andrea Lenzi, Cattedra Unesco sull’Urban Health di Sapienza. “Mi unisco alla Rettrice e a tutti i colleghi nel ricordare con affetto e profonda stima e riconoscenza Cagiano de Azevedo ed esprimo un ringraziamento alla Rete italiana per avermi eletto a portavoce, un ruolo che svolgerò con il massimo impegno nel solco di quanto Patrizio Bianchi, con merito e con passione, ha plasmato in questi anni di intenso lavoro.”

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