Ahmadreza Djalali

La Sapienza con la rete SAR e Unica per salvare Ahmadreza Djalali

L'Ateneo appoggia le azioni della rete Scholars at Risk e la campagna internazionale per salvare la vita di Ahmadreza Djalali, ricercatore universitario detenuto in Iran e condannato a morte. La campagna è sostenuta anche da CIVIS, Unica e dalla Crui

Ahmadreza Djalali, docente universitario di 47 anni, è da quattro anni detenuto in Iran e condannato a morte. Prima del suo arresto, avvenuto nell'aprile 2016 mentre si trovava nella capitale iraniana per un seminario, viveva e svolgeva la sua attività di ricerca a Stoccolma, dove si era trasferito da anni con la famiglia.


Durante la detenzione le sue condizioni di salute sono drammaticamente peggiorate. Recentemente dal carcere di Evin, dove era stato tenuto in costante isolamento, è stato portato in un altro carcere e si teme che potrebbe essere trasferito a breve presso il carcere Rajai Shahr per l’esecuzione della condanna.

La rete Scholar at Risks, di cui la Sapienza fa parte dal 2019, si è mobilitata, insieme a Amnesty International e ad altre organizzazioni, per chiedere la sospensione della condanna a morte e la scarcerazione immediata di Djalali per motivi di salute. La campagna è sostenuta anche dall'alleanza CIVIS, dalla rete Unica, il network delle università delle capitali europee e dalla Crui, che hanno inviato appelli alle autorità iraniane per chiedere la liberazione di Djalali.

La Sapienza condivide il comunicato stampa diffuso dalla rete SAR.
Comunicato stampa

Scholar at Risk è una rete internazionale di Università fondata nel 1999 presso l'Università di Chicago da accademici e difensori dei diritti umani interessati a promuovere il principio di libertà accademica e a proteggere accademici/che in pericolo di vita o il cui lavoro di ricerca e insegnamento è severamente compromesso. 

 

Venerdì, 27 novembre 2020

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