La Sapienza per il Giorno della Memoria

Dichiarazione del Rettore e della Governance di Ateneo

Abbiamo spesso fatto ricorso, come Ateneo, a una linea culturale unificante per partecipare al Giorno della Memoria, ideando la divisa linguistica che intitola la dichiarazione di oggi.

La celebrazione corale di questo straordinario rito laico ispirato all’umanità e alla necessità di ri-cordare ci invita a esplicitare il binomio Sapienza/Memoria, perché la forza delle parole è un presidio contro il ripetersi di episodi di rimozione o eccessi di revisione.

Sapienza è un Ateneo di antichissima tradizione e dunque caratterizzato da quella bella espressione degli storici che è la “lunga durata”. Significa che ha interpretato a fondo il bisogno di memoria e lo ha vissuto.

Un grande intellettuale e professore, come Elie Wiesel, ci ha regalato una suggestione pertinente, parlando di “trasfusione di memoria”. Raccontando il sapere disponibile, e dunque quello accumulato dalle generazioni precedenti, già di per sé una grande Università sceglie la vitalità della memoria (che si veste in questo caso da tradizione), senza mai dimenticare che il verbo tradere, da cui questo sostantivo si origina, allude al trasferimento alle generazioni.

E proprio ieri abbiamo rievocato a tutta la Comunità universitaria il secondo anniversario della scomparsa di Giulio Regeni, ricordando la cerimonia partecipata alla Sapienza lo scorso anno, 365 giovani universitari e non che conteggiavano la distanza dall’evento e la nostra volontà di non dimenticare.

Qui scatta subito il gioco semantico passato vs futuro, su cui si fonda del resto il motto, ormai diventatoci caro, “Il futuro è passato qui”.

Ma c’è un ulteriore riferimento culturale, in questo caso del filosofo Jacques Maritain, che diventa impegnativo per Sapienza, nella misura in cui egli addita come compito dell’intellettuale “la responsabilità della memoria”. 

Infine, non possiamo dimenticare un'altra audace culturale di Sapienza e cioè l’attribuzione di un Dottorato honoris causa in Storia, antropologia, religioni a Sami Modiano, sopravvissuto e testimone della Shoah, in occasione della inaugurazione dell'anno accademico nel novembre del 2013.

Quest'anno, in coincidenza con le celebrazioni del Giorno della Memoria, l'Ateneo ha scelto di ricordare con il tributo musicale di Musa-Musica Sapienza, giovedì 25 gennaio, e con un convegno e una mostra presso il Museo di Arte classica che si apre il 5 febbraio, sul rapporto tra medicina e Shoah, un tema che ancora oggi interroga la comunità scientifica tutta e la chiama alla memoria e alla responsabilità. 

Venerdì, 26 gennaio 2018

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