
La Sapienza per la Settimana del Cervello 2021
Anche quest'anno si celebra Settimana del Cervello (Brain Awareness Week), l'iniziativa internazionale promossa ogni mese di marzo dalla Fondazione Dana per diffondere tra il pubblico più ampio i risultati della ricerca sul cervello e per sostenerla. Dal 15 al 21 marzo 2021, in tutto il mondo, tantissimi enti di ricerca organizzano eventi per divulgare le neuroscienze e rendere consapevoli le persone sull'impatto della scienza del cervello sulla nostra vita quotidiana.
Quest'anno la Sapienza contribuisce alla Brain Awareness Week con "Il cervello degli artisti alla frontiera dell'esperienza umana", un webinar organizzato dai nostri neuroscienziati mercoledì 17 marzo a partire dalle 12.00, e incentrato sull'interessante caso del cervello degli artisti.
Durante l'incontro si analizzerà infatti come gli artisti siano capaci di catturare fotogrammi unici, ma universali, della vita e delle emozioni mediante diverse forme di rappresentazioni visive e musicali. Si dice spesso che il cervello di un artista può vedere il mondo in modo diverso dalle altre persone; i neuroscienziati hanno scoperto che questa capacità potrebbe dipendere dalle speciali caratteristiche nella struttura e nelle connessioni funzionali del cervello degli artisti. Grazie a queste caratteristiche, il cervello degli artisti esplora nuove dimensioni dell'esperienza umana, come pionieri che scoprono nuove terre e continenti per tutte le altre persone. Il seminario mostrerà la diversità del cervello di alcuni artisti e il possibile riflesso di tale diversità sui loro capolavori. Questa diversità ha il potenziale di espandere sia la concezione di normalità nella società che i confini del nostro mondo interiore.
A introdurre i lavori sarà Claudio Babiloni, docente di Fisiologia al Dipartimento di Fisiologia e farmacologia Vittorio Erspamer, da anni impegnato nello studio dei ritmi cerebrali alla base della vigilanza e della coscienza, con applicazioni alla comprensione di malattia che deteriorano quelle funzioni cerebrali, come nella malattia di Alzheimer. Relatrice del tema affrontato sarà Laura Bonanni, docente di Neurologia all'Università di Chieti-Pescara Gabrele d'Annunzio, studiosa di alterazioni genetiche, anatomiche, neurobiologiche, neurofisiologiche e cliniche dei pazienti che soffrono di malattie neurodegenerative con un particolare interesse per quelle provocate dai corpi di Lewy.