La Sapienza nello spazio con Stecco, il satellite degli studenti
Lunedì 22 marzo 2021, alle 7.00, il satellite Stecco è stato lanciato con successo dal vettore Soyuz-Fregat dal cosmodromo di Baikonur. Il progetto è stato realizzato
da studenti, ricercatori e professori della Scuola di Ingegneria aerospaziale ed è coordinato da Paolo Teofilatto.
Stecco è un PocketQube 6P di 30x5x5 centimetri; nonostante le sue piccole dimensioni e la massa contenuta, pari a 0.85 kg, Stecco contiene diversi sistemi avanzati realizzati ad hoc, come i nuovi computer di bordo (OBC) POHEBE e il sistema di potenza EPS che verranno testati in volo. Il PocketQube è il primo a essere equipaggiato con due riflettori a spigolo di cubo (CCR), che saranno adoperati per esperimenti di Satellite Laser Ranging, e con uno smorzatore passivo di tipo viscoso, il cui scopo è quello di dissipare l’energia cinetica rotazionale del satellite, favorendone così la stabilizzazione per effetto del gradiente di gravità.
Con Stecco la Scuola di Ingegneria aerospaziale mette in orbita il suo ottavo satellite negli ultimi 20 anni, raggiungendo un record internazionale.
Per i più curiosi e i radioamatori alle 21.45 di martedì 23 marzo, Stecco saluterà Roma, passando per la prima volta sulla città (il segnale si ripeterà alle 23.15).
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