
Le università al nastro di (ri)partenza. Un contributo del Rettore sull'ultimo numero di Sapienza Medica
Il sistema universitario italiano è pronto a ripartire in presenza e in sicurezza con la ripresa delle lezioni in aula dal primo semestre. Quest’anno l’avvio dell’anno accademico ha richiesto un lavoro intenso, e a volte febbrile, che si è reso necessario per gestire la complessità dello scenario creato dall’evolversi della pandemia Covid-19.
Sapienza ha affrontato un primo significativo banco di prova, accogliendo migliaia di aspiranti matricole per sostenere le prove di accesso programmato. In questi mesi l’Ateneo ha garantito la didattica a distanza per tutti e in brevissimo tempo; ma appena è stato possibile e nel rispetto delle normative vigenti, si è voluti tornare in presenza a discutere tesi di laurea, a svolgere le attività di laboratorio, a erogare servizi bibliotecari e a sostenere gli esami di profitto. Il rientro in aula per le lezioni in presenza a partire da settembre 2020 impone di rispettare regole, procedure e turnazioni, ma consente finalmente di ritrovarsi insieme, tra docenti e studenti, sperimentando il dialogo e il confronto che sono motore di crescita professionale e intellettuale.
Sono questi gli aspetti che il rettore Eugenio Gaudio approfondisce sull'ultimo numero di Sapienza Medica, la rivista online delle Facoltà di Scienze della Salute dell'Ateneo, in occasione della ripresa delle lezioni in presenza alla Sapienza. Sul tema intervengono anche i presidi, Antonella Polimeni per la Facoltà di Medicina e odontoiatria, Carlo Della Rocca per la Facoltà di Medicina e farmacia, Fabio Lucidi per la Facoltà di Psicologia e medicina. A seguire gli studenti, dottorandi, assegnisti e specializzandi delle tre Facoltà mediche.