Immagine del teatro di Ateneo

Prosegue la stagione 2024 del Nuovo teatro Ateneo

Dopo l'appuntamento del 26 settembre con l'anteprima di Eraclidi di Euripide e lo spettacolo Roberto Baggio del 1° ottobre, prosegue in uno dei luoghi più rilevanti e iconici della storia del teatro italiano la stagione sperimentale 2024 con altri dodici spettacoli

La stagione sperimentale del Nuovo teatro Ateneo, aperta il 26 settembre alla presenza della rettrice Antonella Polimeni con l’anteprima di Eraclidi di Euripide, e proseguita con l'apertura uffciale del cartellone martedì 1° ottobre, con il monologo Roberto Baggio di e con Davide Enia, procede con altri dodici spettacoli teatrali.
Giovedì 10 ottobre alle ore 20.30 andrà in scena La Tempesta continua di Claudio Puglisi, spettacolo frutto di un lavoro di ricerca teatrale del gruppo di attori guidati dal regista Claudio Puglisi, con improvvisazioni ispirate al romanzo di Peter Handke Immer noch Sturm.
Giovedì 17 ottobre alle 20.30 sarà in scena Matrimonio con Dio di e con Vito Di Bernardi; Vaclav Nižinskij e la trasfigurazione della danza in luce. Racconto teatrale di Vito Di Bernardi con immagini in movimento di Ilaria d’Agostino, è un percorso a ritroso che prende le mosse dai Diari che il grande danzatore russo inizia a scrivere nel 1919.
Lunedì 21 ottobre alle ore 17.30, spazio al progetto Dancing Days - DNAppunti Coreografici 2024 del Romaeuropa Festival, con la presentazione degli spettacoli finalisti, selezioni fra oltre 70 candidature del bando DNAppunti coreografici 2024. Un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani under 35. Obiettivo del progetto è individuare un coreografo, una coreografa o un collettivo italiani con un’idea da sviluppare, a cui offrire un percorso di ricerca con sostegni eterogenei: residenze creative, attività di accompagnamento critico e di tutoraggio, risorse economiche e repliche dell’esito con un pubblico (il bando è realizzato dalla rete formata da Centro Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate Festival/Csc Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del Grappa, L’arboreto -Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale – Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro).
Da lunedì 28 a mercoledì 30 ottobre, il Nuovo teatro Ateneo, dedicherà uno spazio ai progetti di Terza missione Promuovere il benessere delle donne detenuteLo spazio della pena, la pena dello spazio e Per un teatro necessario. Università, carcere e scuola. Per un modello inclusivo di public engagement e di formazione integrata attraverso il teatro.
Storia di un cortile regia di Simonetta De Nichilo, sarà lo spettacolo in scena lunedì 28 ottobre alle 21.00. A Roma, nel quartiere di Rebibbia, c’è un cortile conosciuto come lo spazio dei passeggi. Si trova in mezzo a due alti edifici di mattoni rossi, dove vivono donne private della libertà personale. Contare i passi per arrivarci, oltrepassando soglie reali e metaforiche, è l’innesco di un viaggio in un mondo ristretto dove la storia da raccontare non è mai da sola.
Martedì 29 ottobre alle 20.30, sarà Valentina Esposito con la collaborazione di Fort Apache Cinema Teatro a proporre lo spettacolo. Mercoledì delle Ceneri, risultato di un percorso di ricerca artistica sul tema della violenza di genere e del corpo ferito, segnato e abusato fino alla negazione dell’identità.
Agenti, scritto e diretto da Mimmo Sorrentino, sarà lo spettacolo in scena mercoledì 30 ottobre alle ore 20.30; racconta il vissuto lavorativo e privato di nove agenti di polizia penitenziaria. A intrecciare le loro storie sono i detenuti con cui hanno a che fare e che vediamo tramite i racconti degli agenti.
Venerdì 8 e sabato 9 novembre alle 20.30, ancora all’interno del programma del Romaeuropa Festival 2024, spazio alla danza con Sahara, spettacolo della Compagnia Mòra di Cesena diretta dalla coreografa e drammaturga Claudia Castellucci, vincitrice del Leone d’argento alla Biennale Danza di Venezia del 2020; con Sahara si ricerca la condizione iniziale dell’artista che ha, come materia, soltanto la propria persona. La grande povertà di materie e di relazioni nel deserto spinge la danza a considerare soltanto ciò che si ha: se stessi, come unico – primo e ultimo – strumento.
Lunedì 11 novembre alle 20.30 l'appuntamento con Risveglio di primavera di PoEM con la regia di Gabriele Vacis, allestimento e scenofonia di Roberto Tarasco. Nel testo di Wedekind ci sono Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, appena quattordici anni a testa. E intorno a loro, insieme a loro, c’è una generazione che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli adulti sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento che sta arrivando, e quando parlano non sanno cosa dire, e fanno guai. È una tragedia di ragazzi e in questa tragedia si riflettono tutti gli spettri di un Novecento che stava arrivando. Fino al nostro nuovo millennio che protrae all’infinito le adolescenze. Lo spettacolo verrà replicato anche martedì 12 novembre alle 10.30.
Arriva poi Andrea Cosentino al Nuovo teatro Ateneo, che giovedì 21 novembre alle 21.00, sarà in scena con Not Here Not Now. Un incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l’arte sono limitate, essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza bisogna viverla. "Theatre is very simple: in theatre a knife is fake and the blood is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” Il resoconto di un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto polifonico. Un assolo da stand up comedian per spettatori fatalmente passivi e programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi finti. E ketchup, naturalmente.
Martedì 26 e mercoledì 27 novembre alle 21.00, Première, con i danzatori del Balletto di Roma e la coreografia di Andrea Costanzo Martini, celebra l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno, dal più delicato al più selvaggio e feroce, e ci svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una tribù, con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti dall’organizzazione in codici e regole. Tra luci e ombre, come sotto i riflettori.
Martedì 10 e mercoledì 11 dicembre alle  21.00, spazio al progetto Vestiti della vostra pelle; non è un laboratorio dove si trasmettono tecniche o metodi da applicare, ma un luogo di incontro e di scambio. Il progetto di residenze didattiche universitarie Per un teatro necessario – terza edizione è un atelier creativo guidato da Andrea Cosentino, in cui quattro gruppi hanno portato avanti il proprio progetto autonomo di messinscena.
 
Al termine di un percorso lungo dieci settimane, durante il quale il tutor ha accompagnato artiste e artisti nella ricerca e nella costruzione dei singoli progetti, le compagnie presentano i propri lavori in forma di corto. La stagione si conclude, per quest’anno, giovedì 19 dicembre alle 21.00 con una lezione apertarestituzione del workshop condotto da Emio Greco e Pieter C. Scholten presso il Nuovo teatro Ateneo, che prevede un’esplorazione del corpo attraverso il sistema Double Skin/Double Mind e l'analisi di alcune voci dei Pre-Choreographic Elements finalizzate a visitare e ri-visitare (embodiment) alcuni passaggi coreografici del repertorio di EG|PC.

Mercoledì, 02 ottobre 2024

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