Sapienza e AriSLA insieme contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica

Lo studio circRNALS, coordinato da Mariangela Morlando della Sapienza, è risultato vincitore della Call for Projects 2017’ promossa dalla Fondazione AriSLA che punta a espandere la conoscenza della malattia premiando progetti con un approccio innovativo

Anche quest’anno AriSLA, Fondazione Italiana di ricerca per la SLA, ha lanciato la “Call for Project”, il bando per sostenere in modo concreto l’eccellenza della ricerca scientifica in Italia impegnata a contrastare la Sclerosi Laterale Amiotrofica, malattia rara neurodegenerativa che oggi nel nostro Paese colpisce circa 6000 persone.

Fra i sei progetti, di cui tre “Full grant” e tre “Pilot grant”, giudicati meritevoli di finanziamento dalla Commissione scientifica internazionale per il 2017, vi è “Circular RNAs characterization in human motor neurons carrying ALS - linked FUS mutations (circRNALS), lo studio di Mariangela Morlando del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "C. Darwin" della Sapienza.

Lo studio, che riceverà un finanziamento del valore di 57.000 euro, si inserisce nell’ambito della ricerca di base (Pilot grant) e intende espandere la comprensione del processo neurodegenerativo del motoneurone, cellula principalmente interessata dalla malattia, cercando di definire la potenziale implicazione nella SLA degli RNA circolari (circRNA), una nuova classe di RNA implicati nella regolazione dell'espressione genica a tutti i livelli e particolarmente presenti nel sistema nervoso.

“I motoneuroni o neuroni motori, le cellule responsabili della contrazione della muscolatura volontaria e dunque del movimento, la deglutizione, la fonazione e la respirazione, in soggetti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) vanno incontro a una progressiva degenerazione che comporta la paralisi dei muscoli da loro innervati”, spiega Mariangela Morlando. “Con la scoperta di nuovi meccanismi molecolari deregolati nei motoneuroni SLA, questo progetto contribuirà a espandere la comprensione nel processo di neurodegenerazione. Inoltre, a lungo termine, i risultati ottenuti da questo studio potrebbero porre le basi per l'identificazione di nuovi bersagli e strategie per un intervento terapeutico”, conclude la Morlando.

Il progetto, assieme agli altri cinque risultati vincitori, è stato selezionato fra i 143 sottoposti al bando AriSLA dopo un processo di valutazione in “peer-review”, metodologia che assicura l’analisi e il giudizio secondo criteri di scientificità, oggettività e merito, nell’ottica di valorizzare e premiare la ricerca d’eccellenza, fondata su ipotesi innovative e orientata su temi di studio considerati prioritari per la conoscenza e il trattamento della SLA e per migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Giovedì, 25 gennaio 2018

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