vetrine in quarantena

#VetrineInQuarantena: uno studio sulla comunicazione degli esercizi commerciali nell'emergenza. Invia la tua foto

L'Università Paris-Nanterre, il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), e per la Sapienza il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale avviano un progetto internazionale con l'obiettivo di collezionare e archiviare pezzi di memoria collettiva dei quartieri durante la quarantena, attraverso un reportage fotografico degli esercizi commerciali. Da alcune settimane i ricercatori stanno monitorando fotografie sui social Instagram, Twitter e Facebook, con gli hashtag #VitrinesEnConfinement e #VetrineInQuarantena. Gli studiosi hanno già messo insieme molte immagini che illustrano testi di cartelli appesi a vetrine e saracinesche di locali e negozi in Italia, Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Turchia, Usa e Regno Unito. Invia la tua foto sulla pagine Facebook ufficiale

L'Università Paris-Nanterre, il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs), e per la Sapienza il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale avviano un progetto internazionale con l'obiettivo di collezionare e archiviare pezzi di memoria collettiva dei quartieri durante la quarantena, attraverso un reportage fotografico degli esercizi commerciali. Da alcune settimane i ricercatori stanno monitorando fotografie sui social Instagram, Twitter e Facebook, con gli hashtag #VitrinesEnConfinement e #VetrineInQuarantena.
Gli studiosi hanno già messo insieme molte immagini che illustrano il deserto delle città in lockdown, dal quale si leva una voce silente che racconta la crisi: sono i testi dei cartelli appesi a vetrine e saracinesche di locali e negozi, a volte scarni, altre degni di nota.

Come parliamo della quarantena? Con quali parole e quali frasi? Come cambia la città durante questo periodo di emergenza sanitaria? E quali documenti conserveremo per ricordare questa fase in futuro? Queste le domande alla base dello studio, coordinato per la Sapienza da Marzia Antenore. 

Questa iniziativa permette a ogni cittadino di ricostruire una relazione con il mondo esterno nelle sue brevissime uscite. Ogni contributo è accompagnato da data, indirizzo (strada, città, paese), tipologia (negozio, spazio pubblico, finestra), e attività che normalmente si svolge nel luogo e, quando possibile dalla trascrizione del testo.

I cartelli che intrattengono un dialogo con gli abitanti del quartiere utilizzano forme di comunicazione differenti, alcuni testimoniano pienamente il legame affettivo che si stabilisce tra i piccoli esercizi commerciali e il circondario.

Lo studio rileva inoltre come il modo di vivere il lockdown sia differente da Paese a Paese; gli studiosi hanno raccolto foto dall'Italia e da Francia, Belgio, Lussemburgo, Germania, Turchia, Usa e Regno Unito.

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Martedì, 05 maggio 2020

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