Tecnologie per la conservazione e fruizione di beni archeologici
PROROGA SCADENZE
La domanda di ammissione, sottoscritta dal candidato e corredata dagli allegati, deve pervenire entro e non oltre il 22 marzo
La graduatoria verrà pubblicata lunedì 25 marzo
Gli obiettivi formativi del CAF si articolano in quattro aree che corrispondono alla struttura dei moduli didattici (vedi oltre). Per ciascuna area si intende fornire adeguata conoscenza e capacità operativa nei seguenti ambiti di applicazione tecnologica
A. Reperti: 1. nomenclatura e criteri di classificazione per le tabelle materiali prima e dopo le “Norme” curate da F. Parise Badoni (1984) per l’ICCD; 2. Elaborazione di tipologie; 3. Datazioni scientifiche (radiocarbonio, termoluminescenza, dendrocronologia); 4. Analisi scientifiche (Resti ossei umani e animali; Analisi paleobotaniche, carpologiche, palinologiche, paleoecologiche, antracologiche, malacologiche, mineralogiche, chimiche e chimico-fisiche, litologiche, dendrocronologiche). 5. Gestione depositi / trattamento dei reperti in serie post-edizione. 6. Sistemi Informativi di Reperti; 7. Edizioni.
B. Monumenti e Scavi: 1. Standards per la redazione del report finale e della documentazione; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Diagnostica delle costruzioni per miglioramenti del rischio geo-sismico, del restauro (in accordo con l’ISCR) e della manutenzione programmata, tipologia delle tecniche costruttive; 5. Analisi scientifiche (Pedologiche e sedimentologiche); 6. Archeologia preventiva; 7. Sistema Informativo di Stratigrafie e letture stratigrafiche; 8. Edizioni.
C. Topografia: 1. Norme per la schedatura e la classificazione di unità topografiche, siti e aree archeologiche; 2. Cartografia (georiferita e alfanumerica), rilievo e scansioni tridimensionali; 3. Indagini geo-fisiche non distruttive (geo-elettriche, geo-magnetiche, geo-radar); 4. Fotointerpretazioni; 5. Archeologia preventiva; 6. Sistema informativo territoriale del Patrimonio Archeologico Nazionale (SITAN); 7. Edizioni.
D. Archivi, Corpora, Collezioni: 1. Indicizzazione degli archivi costituiti dagli Uffici Periferici e da altri “produttori di dati archeologici” inclusi corpora e collezioni; 2. Strumenti e criteri di informatizzazione; 3. Normativa per la gestione di archivi aperti alla pubblica consultazione, fatta eccezione per “fondi sensibili”, incluso il censimento di tutte le attività archeologiche e di restauro/manutenzione nel territorio nazionale; 4. Edizioni.
Paolo Carafa