Esperto Rifiuti e ADR

L’Esperto Rifiuti e ADR, è coordinato dal Responsabile dell’Ufficio Speciale Prevenzione, Protezione ed Alta Vigilanza, allo svolgimento delle attività di Consulente ADR e di Assistenza ai Datori di Lavoro per la Gestione dei Rifiuti.

Propone e realizza corsi di Formazione in materia di Gestione dei Rifiuti, modalità di attribuzione delle caratteristiche di pericolo e di gestione dei depositi temporanei dei rifiuti speciali.

L'Esperto è a disposizione dei Datori di Lavoro ed in generale di tutti gli addetti ai lavori  per eventuali chiarimenti o quesiti specifici in materia di Gestione dei Rifiuti ed è contattabile per mezzo della mail dedicata presente nei contatti.

Consulente ADR

L'Esperto Rifiuti e ADR di Ateneo assume la nomina di “Consulente ADR” di tutte le sedi operative dell’Ateneo che producono rifiuti pericolosi sottoposti alla normativa ADR, con relativa comunicazione ai competenti uffici periferici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi dell’art. 11, commi 2 e 3, del D. Lgs. n. 35/2010. Si adopera alla stesura della “Relazione preliminare ADR” ai sensi dell’art. 11, comma 5, del D. Lgs. n. 35/2010 nonché della stesura della “Relazione annuale ADR” ai sensi dell’art. 11, comma 5, del D. Lgs. n. 35/2010.

In situazioni particolari redige le eventuali “Relazioni d’incidente” ai sensi dell’art. 11, comma 7, del D. Lgs. n. 35/2010, che risultino conformi al modello riportato nel paragrafo 1.8.5.4 dell’ADR.

Assistenza ai Datori di Lavoro per la Gestione dei Rifiuti 

Al fine di assistere l'Ateneo ed in particolare i Datori di Lavoro nella Gestione dei Rifiuti, l'Esperto Rifiuti e ADR si occupa di:

  • validare sotto il profilo normativo un regolamento generale di Ateneo, applicabile ad ogni unità locale, per la gestione dei rifiuti speciali dal momento in cui vengono prodotti al momento in cui vengono stoccati in idonea area di deposito temporaneo, prima della raccolta da parte di Ditta Autorizzata;

  • redigere procedure specifiche idonee per l’Ateneo, atte a permettere la corretta creazione e gestione, in condizioni ordinarie e di emergenza, di depositi temporanei rifiuti nelle unità locali e per l’individuazione degli adempimenti da porre in essere per i depositi temporanei e per le modalità di confezionamento ed etichettatura;

  • redigere procedure specifiche e idonee per l’Ateneo atte a permettere alle unità locali la corretta attribuzione del codice CER ai rifiuti prodotti;

  • effettuare periodicamente sopralluoghi presso i depositi temporanei (o coopera alla individuazione degli stessi nelle unità locali, laddove non ancora istituiti) e acquisire i dati relativi alla tipologia e alla quantità di rifiuti speciali prodotti e le informazioni sui processi lavorativi che hanno originato i rifiuti stessi, nonché verifica la conformità dei depositi anche da un punto di vista del D.lgs. 81/08 e della normativa antincendio applicabile al singolo plesso;

  • individuare le corrette modalità di confezionamento ed etichettatura dei colli di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, per ogni unità locale;

  • individuare quei casi in cui vanno effettuate le caratterizzazioni analitiche sui rifiuti prodotti;

  • attribuire i codici CER ai nuovi rifiuti prodotti dalle varie unità locali e, nel caso di rifiuti pericolosi assoggettati alla normativa ADR, attribuisce la relativa designazione ufficiale di trasporto, comprensiva del numero di identificazione UN;

  • effettuare la formazione periodica in ambito rifiuti speciali e pericolosi e sul regolamento generale di Ateneo agli addetti alla gestione dei rifiuti prodotti nelle varie unità locali e ad eventuali altre figure interessate, impartita secondo le esigenze organizzative della realtà d’Ateneo e secondo le modalità concordate con l’Ufficio Speciale Prevenzione, Protezione e Alta Vigilanza;

  • effettuare l'analisi di tutti i contratti in essere con le ditte di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti, compresi quelli sottoposti alla normativa ADR, ai fini dell’individuazione di eventuali carenze, imperfezioni, criticità;

  • proporre opportune clausole relative alla normativa rifiuti, da inserire nei "contratti tipo" con le ditte di raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti, onde permettere una completa copertura delle varie unità produttive dai rischi di non conformità legale sotto il profilo della normativa ambientale;

  • verificare la corretta trasmissione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD);

  • elaborare, a seguito dei sopralluoghi presso i singoli depositi temporanei, specifici report di sopralluogo e relativo Piano delle Misure di Adeguamento secondo i format individuati dai SPP.

Formazione in materia di Gestione dei Rifiuti

L'Esperto propone e realizza corsi di Formazione in materia di Gestione dei Rifiuti, modalità di attribuzione delle caratteristiche di pericolo e di gestione dei depositi temporanei dei rifiuti speciali...... in costruzione.....

L'Esperto inoltre fornisce indicazione sulle modifiche periodicamente apportate dalla normativa ambientale che risultino di interesse per i Dipartimenti dell’Ateneo.

Si impegna infine ad anticipare eventuali futuri adempimenti normativi in campo ambientale, ove di interesse per i Dipartimenti dell’Ateneo (ad esempio, prossima emanazione del RENTRI, che andrà a sostituire l’ormai abolito SISTRI e che introdurrà un modello di gestione digitale per l'assolvimento degli adempimenti ambientali, quali l'emissione dei formulari di identificazione del rifiuto e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico, almeno relativamente ai rifiuti pericolosi).

Ultime novità in ambito normativa ADR

Con l'entrata in vigore dell'ADR 2023 dal  01-07-2023, laddove si trasportino rifiuti pericolosi sottoposti all'ADR, in colli o sfusi, il cui peso nel luogo di carico non è stato misurato in modo certo, sul relativo formulario andrà riportata la dicitura: “QUANTITA’  STIMATA  IN  CONFORMITA’  AL  5.4.1.1.3.2”.

Inoltre, nel caso di rifiuti pericolosi sottoposti all'ADR che viaggiano con peso presunto e che sono trasportati in colli, sul  formulario andrà indicato non soltanto il numero e la descrizione dei colli, ma anche il volume nominale dei relativi imballaggi; ad esempio: “300 casse di cartone da 60 litri” (per i cartoni di rifiuti infettivi), oppure “520 taniche da 25 litri” (per le taniche dei reflui di sostanze chimiche), o "400 IBC flessibili da 1000 litri" (per i rifiuti solidi in big-bags). 

Esperto Rifiuti e ADR

Dott. Lorenzo Bastoni 

Servizio Esperto Rifiuti e ADR

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