Faq Ricercatori di tipo A
COSA PREVEDE LA DISCIPLINA TRANSITORIA RELATIVA ALL’ATTIVAZIONE DI POSIZIONI DI RTDA A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DL N. 36/2022 (RIORDINO DELLA DISCIPLINA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO)?
Per i 36 mesi successivi all’entrata in vigore del DL n. 36 del 29.06.2022, le università̀ possono indire procedure per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipo A, secondo la vecchia disciplina, solo in attuazione delle misure previste dal PNRR e dal PNR 2021-2027. A seguito dei chiarimenti forniti dal MUR, è quindi possibile: a) indire, a valere sulle risorse del PNRR ed in attuazione delle misure del medesimo Piano, procedure per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipo a), ovvero, non appena pienamente operativo in esito alla definizione del relativo importo nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale in corso, per contratti di ricerca ai sensi del “nuovo” articolo 22 della legge n. 240 del 2010; b) indire procedure per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipo a) in attuazione di misure previste dal PNR 2021-2027, e comunque in coerenza con le tematiche ad esso riferibili, con possibilità di utilizzare l’intero novero delle fonti di finanziamento rientranti nella cornice di tale Programma, inclusive delle risorse interne ai bilanci di ateneo o comunque provenienti da soggetti esterni, ovvero dei fondi di diretta competenza MUR, nonché dei fondi strutturali e di investimento europei, dei fondi nazionali destinati alla politica di coesione, dei programmi europei a gestione diretta (inclusi i programmi Horizon Europe, Erasmus+, etc.) e dei fondi per il finanziamento degli investimenti e per lo sviluppo infrastrutturale del Paese – settore ricerca.
A SEGUITO DELL’ENTRATA IN VIGORE DEL DL N. 36/2022 (RIORDINO DELLA DISCIPLINA DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO) I CONTRATTI RTDA POSSONO ESSERE PROROGATI?
Sì. Infatti, l’art. 14, comma 6 sexiesdecies di tale legge prevede: «Alle procedure di cui all’articolo 24, comma 3, lettere a) e b), della legge 30 dicembre 2010, n. 240, già bandite alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui alla legge 30 dicembre 2010, n. 240, nel testo vigente prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto».
QUANDO E DA CHI DEVE ESSERE ATTIVATA LA PROCEDURA PER LA PROROGA DEI CONTRATTI RTDA IN ESSERE?
La richiesta di proroga del contratto RTDA deve essere deliberata dal Consiglio del Dipartimento, nei 6 mesi precedenti la scadenza del contratto. La delibera del Consiglio di Dipartimento sarà trasmessa a cura del Dipartimento al Settore Collaborazioni esterne all’Area Risorse Umane per i successivi adempimenti di competenza.
QUALI CRITERI REGOLANO LA CONCESSIONE DI UN COFINANZIAMENTO SU FONDI DI ATENEO PER LA PROROGA DI CONTRATTI RTDA?
Con la delibera n. 380/22 del 17.11.2022 il Consiglio di Amministrazione ha stabilito i criteri per il cofinanziamento della proroga dei contratti per ricercatore a tempo determinato di tipologia “A” in scadenza a decorrere dal 1° gennaio 2023, nel caso in cui i Dipartimenti non dispongano delle risorse necessarie. A tal fine, è stata predisposta e diffusa specifica circolare (prot. n. 108636 del 1° dicembre 2022), reperibile, con i relativi allegati, al seguente link: Nuovi criteri per il cofinanziamento della proroga dei contratti per RTDA | Sapienza Università di Roma (uniroma1.it)
COSA DEVE FARE LA RICERCATRICE A TEMPO DETERMINATO IN CASO DI MATERNITA’ E A QUALE UFFICIO DEVE ESSERE COMUNICATO IL PERIODO DI CONGEDO OBBLIGATORIO DI MATERNITA’?
La ricercatrice a tempo determinato deve inoltrare richiesta al Settore gestione presenze e servizi di supporto all’organizzazione dell’Area Organizzazione e Sviluppo: Settore Gestione presenze e servizi di supporto all’organizzazione | Sapienza Università di Roma (uniroma1.it) che provvederà a collocare la ricercatrice in congedo obbligatorio per maternità.
CON QUALI MODALITA’ È POSSIBILE RASSEGNARE LE DIMISSIONI ANTICIPATE DA UN CONTATTO RTDA IN ESSERE?
Le dimissioni devono essere presentate dal ricercatore a tempo determinato con dichiarazione redatta in carta libera, a propria firma, e indirizzata al Dipartimento di afferenza, con indicazione della data a partire dalla quale esse decorrono e, possibilmente, delle motivazioni. Sarà considerato come ultimo giorno di lavoro in qualità di RTDA quello antecedente la data di decorrenza delle dimissioni. La dichiarazione va poi trasmessa via PEC al Settore collaborazioni esterne da parte del Dipartimento, per i successivi adempimenti di competenza.
UN RTDA PUO’ ASSUMERE INCARICHI EXTRA ISTITUZIONALI?
La valutazione in ordine alla compatibilità di un incarico extraistituzionale con il contratto di lavoro subordinato a tempo determinato ex art. 24, comma 3, lett a) della Legge n. 240/2010 compete al Preside di Facoltà, su parere del Direttore del Dipartimento di afferenza. Le indicazioni in merito sono contenute nel “Regolamento di Ateneo in materia di incarichi extra istituzionali delle professoresse, dei professori, delle ricercatrici e dei ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza” e relative linee guida e nel “Regolamento per la concessione dell’autorizzazione allo svolgimento di attività di docenza esterna alla Sapienza” reperibili ai link sotto indicati.
unico_file.pdf (uniroma1.it)
senato_linee_guida_regolamento_incarichi_docenti.pdf (uniroma1.it)
Microsoft Word - DR-Regolamento attività didattiche docenza esterna12.doc (uniroma1.it)