Intervista a Sara - Tirocinio MAECI MIUR CRUI Università italiane

"…è un ottimo biglietto di ingresso nel panorama lavorativo e un’opportunità di crescita personale oltre che professionale. L’ho vissuto come un atterraggio morbido dopo il salto nel vuoto nel mondo del lavoro, sento di aver imparato molto, e di tornare a casa arricchita dalla conoscenza approfondita di un altro piccolo pezzo di mondo."

Cara Sara, parlaci del tuo tirocinio: principali attività svolte e responsabilità assegnate

Trattandosi di una sede di notevole importanza e prestigio, la domanda di tirocinanti risulta più elevata che altrove: 5 candidati per ogni tranche, ognuno dei quali è chiamato ad affiancare il lavoro di Consiglieri e Segretari nell’ambito di uno specifico bureau. I settori di attività di riferimento sono quello politico, economico-commerciale, sociale-culturale, stampa e amministrativo. A seguito di un colloquio con il Ministro Plenipotenziario, ciascuno di noi è stato assegnato ad uno di questi, nel mio caso l’Ufficio sociale-culturale, fatte salve le occasionali collaborazioni in occasione di specifici eventi o relativamente a temi di peculiare rilievo.

Nello specifico mi sono occupata di redigere report informativi propedeutici agli incontri istituzionali dell’Ambasciatrice (ad es. uno studio sull’agenda politica e le recenti iniziative culturali del Ministro dell’Éducation nationale), ho tradotto documenti ed aggiornato gli elenchi contenenti i contatti utili per la specifica Sede, nonché dossier pertinenti ad aree geopolitiche sensibili; ho condotto ricerche riguardanti personalità (ad es. i nuovi Commissari europei) e fonti di diritto internazionale (come l’Accordo russo-turco di Sochi), ma soprattutto sono stata in prima persona coinvolta nell’organizzazione di eventi patrocinati dall’Ambasciata, gestendo formalità quali la predisposizione degli inviti e l’accoglienza degli ospiti.

Quanto è importante fare un tirocinio all’interno del proprio percorso di studi?

Ritengo che acquisire esperienza sul campo nelle fasi preliminari il conseguimento del titolo di laurea sia non meno importante che costruirsi un solido bagaglio teorico, ed anzi auspicherei una maggiore e più frequente compenetrazione fra questi due momenti, reciprocamente necessari per l’ingresso nel mondo del lavoro. Indipendentemente dalla pacifica necessità di integrare la formazione teorica e pratica, sono convinta dell’estrema utilità di un tirocinio svolto sin dagli anni universitari, trattandosi di un’opportunità per confermare o smentire le proprie aspettative sull’ipotetico impiego futuro, e dunque di costruire un’idea più definita delle opportunità di carriera ambite.

Vivere e lavorare all’estero, un’esperienza che può fare la differenza sul tuo CV, perché secondo te?

Coniugare quanto sopra con la chance di crescita personale fornita da un’esperienza di vita all’estero non può che accrescere il livello di importanza rivestito da un tirocinio curriculare. Complici i fenomeni di mondializzazione e l’exploit conosciuto dalle organizzazioni internazionali, sono pochi ormai gli impieghi altamente qualificati totalmente privi di una possibile proiezione all’esterno, e a mio avviso il candidato che possa vantare una discreta conoscenza di realtà lavorative e abitative diverse da quelle locali gode di atout non indifferenti agli occhi di un recruiter, avendo sviluppato capacità di adattamento e flessibilità.

Ripensando ai mesi trascorsi, consiglieresti ad uno studente di candidarsi al Programma di tirocini MAECI-MIUR-CRUI Università Italiane? Se sì, perché?

Consiglierei certamente ad altri studenti di candidarsi, così come consiglierei la Sede cui sono stata assegnata. Muovere i primi passi nel mondo del lavoro nello scenario di una sede di rappresentanza può essere formativo anche per chi non ambisca ad intraprendere la carriera diplomatica e l’eterogeneità dei settori di attività di un’Ambasciata ne è la conferma.

Questo tirocinio offre opportunità di networking, è un ottimo biglietto di ingresso nel panorama lavorativo e un’opportunità di crescita personale oltre che professionale. L’ho vissuto come un atterraggio morbido dopo il salto nel vuoto nel mondo del lavoro, sento di aver imparato molto, e di tornare a casa arricchita dalla conoscenza approfondita di un altro piccolo pezzo di mondo. L’accoglienza riservatami dall’intera équipe con cui mi sono interfacciata è stata davvero calorosa e i legami di amicizia intessuti con i miei colleghi hanno contribuito a fare di questa esperienza un gioiello nella mia memoria, che mi sarà sempre molto caro.

Concludo così: se mi offrissero di ripetere quest’esperienza, accetterei senza pensarci due volte!

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