Progetti di Terza Missione finanziati dal Bando 2022

Progetti 2022


“Progetto Limen, attraversare i confini”. Iniziative interculturali di comunicazione e formazione rivolte ai cittadini, ai giovani (nativi e migranti), ai professionisti delle relazioni di aiuto.

Dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione - francesca.alby@uniroma1.it 

In un momento storico caratterizzato da forti contrasti, tensioni geopolitiche, nazionalismi ed estremismi è quanto mai importante intraprendere una riflessione sulle identità e sulle differenze culturali che permetta di affrontare le sfide attuali e future. Nelle società multiculturali in cui viviamo occorre sviluppare uno sguardo interculturale, superare la distinzione fra ‘noi’ e ‘loro’, formarci e formare al rispetto reciproco, trovare pratiche di collaborazione interculturale efficaci. 

Il progetto intende contribuire a questa impresa con le seguenti azioni: 1) informazione e sensibilizzazione sui temi dell’interculturalità e dell’etnopsicologia, rivolte ai giovani e ai cittadini; 2) iniziative di formazione riflessiva interdisciplinare e interprofessionale su temi legati alla relazione di cura, rivolte a professionisti in ambito interculturale e nelle relazioni di aiuto; 3) interventi mirati rispetto a difficoltà di apprendimento e inserimento scolastico per giovani migranti e minori stranieri non accompagnati; 4) monitoraggio e divulgazione dei risultati e delle buone prassi di intervento.

Il progetto possiede una forte valenza di trasformazione sociale e innovazione culturale, in quanto invita ad intraprendere un cammino di decentramento culturale, attraverso la costruzione di spazi di scambio e di narrazione condivisa, la divulgazione di conoscenze e interventi di empowerment dei giovani migranti.

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Doc at school 2.0 - Prevenzione e primo intervento per i comportamenti a rischio negli adolescenti

Dipartimento di Medicina traslazionale e di precisione - domenico.alvaro@uniroma1.it 

Coerentemente con l’iniziativa WHO e UNESCO Making Every School a Health Promoting School, il progetto vuole creare un percorso di incontro e di comunicazione per promuovere nelle scuole comportamenti positivi per la salute ed il benessere.

In questo contesto, gli obiettivi principali del progetto sono: 1) realizzare un percorso per informare e formare una popolazione scolastica di età compresa tra 14 e 18 anni, di entrambi i sessi, frequentante istituti scolastici del Comune di Roma, sui principali comportamenti a rischio per la salute tra gli adolescenti (dipendenze da sostanze quali tabacco, alcol, droghe - comprese le nuove sostanze psicoattive - e dipendenze comportamentali - gioco d’azzardo, cibo, internet e nuove tecnologie, doping); 2) coinvolgere nel progetto insegnanti e famiglie; 3) sviluppare un sistema informatico (app per smartphone) e una diffusione dei contenuti attraverso i canali social per una più ampia diffusione dei contenuti.

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NILab: Laboratorio Nuov* Italian*.  Progetto di accompagnamento alla cittadinanza per neo-diciottenni

Dipartimento di Economia e diritto - francesca.angelini@uniroma1.it 

Il progetto “NILab Laboratorio Nuov* Italian*” ha come obiettivo la realizzazione di un servizio di accoglienza legale-amministrativa e di accompagnamento alla cittadinanza rivolto a studenti neo-diciottenni stranieri, iscritti in scuole medie e superiori del territorio romano. In tale prospettiva, esso mira, da un lato, a rafforzare l’interazione tra Università, società civile e territorio, dall’altro, a realizzare uno strumento concreto per incentivare le “politiche di inclusione” tipiche delle attività di Terza missione. 

La strutturazione del progetto è finalizzata alla creazione di una rete di soggetti esterni all’Ateneo, in grado di svolgere un ruolo di intermediazione e di veicolare le informazioni relative a tale servizio, in modo da potenziare la platea dei beneficiari. I principali soggetti esterni sono le scuole medie e secondarie, frequentate dai beneficiari, e le associazioni delle seconde generazioni di immigrati.

Il progetto vede il coinvolgimento di docenti, studenti e personale amministrativo ed è rivolto all’assistenza nelle procedure relative a due modalità di acquisizione della cittadinanza: A) per beneficio di legge ex art. 4, co. 2, l. 91/1992, i neomaggiorenni nati in Italia possono richiedere la cittadinanza italiana entro un anno dal compimento della maggiore età; B) Per concessione, ex art. 9, co. 1, lett. f), l. 91/1992, i neomaggiorenni nati all’estero possono richiedere la cittadinanza se risiedono stabilmente in Italia da almeno 10 anni. Nel primo caso si può acquisire la cittadinanza entro 2 anni, mentre nel secondo caso le procedure possono impiegare fino a 4-5 anni.

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Mens sana in corpore activo: promozione dell’attività fisica per migliorare lo stato di salute, fisica e mentale, e per incentivare la fruizione del patrimonio artistico di Sapienza nelle popolazioni del I e II Municipio ed in particolare in quelle con disabilità, negli anziani e nei bambini.

Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia “Vittorio Esparmer”, Centro di servizi sportivi “Sapienza Sport” - marco.bernardi@uniroma1.it 

Scopo del progetto è quello di promuovere uno stile di vita sano attraverso la pratica dell’attività fisica (AF) e l'uso di corrette abitudini alimentari. In particolare, al fine di migliorare lo stato di salute della popolazione reclutata (soprattutto persone con disabilità, anziani e bambini ed adolescenti) e promuovere la conoscenza del patrimonio di Sapienza, sarà incentivata l’attività di cammino tra luoghi di interesse storico-artistico di Sapienza (LISAS). Lo studio sarà suddiviso in 3 fasi. Nella fase 1 della durata di 10-12 mesi verranno creati percorsi monitorati, da seguire a piedi o su sedia a ruote, che congiungono i LISAS. In ogni LISAS, con cartelli informativi (a inizio e fine percorso) dotati di QR code, si potrà fruire sia della descrizione del sito sia delle informazioni relative a distanza percorsa, velocità di percorrenza e dispendio energetico. in questa fase verrà svolto il reclutamento dei partecipanti. La fase 2, che durerà circa 1 anno e per ciascun singolo partecipante almeno 6 mesi, prevede la valutazione dei partecipanti prima e dopo il periodo di AF monitorata mediante opportuni test di valutazione funzionale e della salute fisica e mentale, individuati in fase 1, ed un counseling nutrizionale. La fase 3, della durata di 2-4 mesi, prevede la presentazione e divulgazione dei principali risultati del progetto.

Tre giornate a carattere congressuale/divulgativo saranno svolte rispettivamente dopo 8, 12 (fine fase 1) e 23 mesi: la prima, scientifica, rivolta principalmente ai Medici di Medicina generale ed altri esperti di salute pubblica, espliciterà come e perché l’AF migliora la salute e le modalità con cui l'esercizio fisico può diventare strumento terapeutico; la seconda, di tipo motivazionale e rivolta soprattutto ai partecipanti al progetto, illustrerà i benefici di uno stile di vita attivo, le modalità di attuazione dell’AF e la bellezza dei LISAS; la terza, al compimento della fase 3, presenterà i risultati del progetto e, con opportuni indicatori, l’effetto dell’AF sulla salute dei partecipanti.

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Nuove narrazioni. Comunicazione, advocacy, storytelling per la convivenza interculturale e l’inclusione. Presentazioni, Workshops, Contenuti.

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale - marco.binotto@uniroma1.it 

Il Progetto prevede una serie di seminari e workshop di riflessione, formazione e preparazione alla comunicazione, al rapporto con i media e con i decisori politici, all’informazione e al racconto della convivenza delle diversità e delle migrazioni. Gli eventi si svolgeranno su più giornate, ognuna dedicata ad un diverso pubblico e ad un diverso tema, e si terranno in presenza, con la possibilità di fruirne a distanza in streaming e attraverso una campagna social di diffusione dei contenuti. 

Due sono le categorie di beneficiari e gli obiettivi dell’iniziativa:

1) Società civile organizzata e portatori di interesse. 

Beneficiari: Leader, attivisti/e, responsabili comunicazione di associazioni della società civile o di movimenti sociali; Obiettivi: Favorire la comprensione dei meccanismi di funzionamento dei media e gli strumenti base per intervenire sulla comunicazione, sui linguaggi e sulle narrazioni dominanti, i news frame e la formazione.

2) Giornalismo, pubbliche amministrazioni, imprese.

Beneficiari: Professionisti/e dell’informazione e della comunicazione, responsabili della comunicazione delle imprese; Obiettivi: Informare e sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione sociale e il diversity management. Favorire l’attenzione ai temi del linguaggio e della comunicazione per le minoranze e le categorie vulnerabili.  

Il progetto prevede un ciclo di seminari formato da 3 incontri per ognuno dei gruppi di beneficiari. Ciascuno dei temi previsti - migrazioni e convivenza interculturale, inclusione di genere e diversità di orientamento sessuale, disabilità -  sarà affrontato con approccio laboratoriale e utilizzo di strumenti di innovazione didattica, diffusione scientifica e partecipazione sperimentati in ambito nazionale e internazionale negli ultimi decenni.

Movimento e corretta alimentazione per una vita in salute

Dipartimento di Scienze e Biotecnologie medico-chirurgiche (Latina) - rita.businaro@uniroma1.it 

Il progetto “Movimento e corretta alimentazione per una vita in salute” mira ad accrescere l’impatto istituzionale dell’Ateneo sul territorio, attraverso azioni finalizzate a contribuire concretamente allo sviluppo socio-culturale e al benessere dei cittadini. I professori di Sapienza metteranno a disposizione le loro conoscenze curriculari per un’integrazione dei saperi che possa promuovere trasversalmente la diffusione della conoscenza scientifica alla pluralità dei portatori di interesse e dei contesti sociali, nonché favorire l’interazione tra questi e l’Ateneo, con particolare attenzione alle realtà scolastiche del territorio. 

Il progetto riconosce come propri campi d’azione: 1) tutela della salute, attraverso interventi di prevenzione primaria destinati a diversi gruppi di popolazione, distinti per età, genere, abitudini e stili di vita; 2) formazione permanente, diretta soprattutto agli operatori della scuola e, con modalità di public engagement, a diversi settori delle istituzioni pubbliche, nell’ottica di una valorizzazione delle conoscenze e di un loro trasferimento in modo chiaro, fruibile e divulgativo alla popolazione sul territorio considerato; 3) diffusione di principi per una sana alimentazione associata a uno stile di vita attivo, in grado di combattere lo stress psicosociale, direttamente correlato al ricorso ai comfort foods, ricchi di grassi e zuccheri che stimolano la componente edonica del cibo, creando un circolo vizioso che conduce all’incremento ponderale e all’obesità, nonché all’insorgenza di numerose malattie cronico-degenerative.

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ShareScience con la scuola e con l’industria

Dipartimento di Fisica - gianluca.cavoto@uniroma1.it 

La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (SMFN) promuove ShareScience per favorire una connessione fra i ricercatori e il mondo esterno all’accademia, in particolare scuole e aziende. Il principale strumento ad oggi attivo è un database delle competenze dei ricercatori, rivolto alle scuole, per favorire incontri e scambi con il contesto accademico.

Obiettivo del progetto è estendere e rendere più funzionale il sito web di ShareScience, potenziando l’interazione della Facoltà con le scuole e allargando i canali con cui rivolgersi alla società tutta. Il progetto mira alla costruzione di un archivio di relazioni, all’interno del quale scambiare informazioni tra docenti delle scuole e della Facoltà per definire strategie didattiche più efficaci. Fondamentale sarà, dunque, l’attività laboratoriale, dove ragazzi e ragazze saranno posti di fronte a problemi di cui la soluzione non è certa ma stimolati a raggiungerla grazie agli strumenti e le esperienze di chi li ha preceduti. L’intenzione è quella di rivolgersi a un numero elevato di ragazze/i, in collaborazione con i docenti delle scuole superiori, costruendo un vero e proprio portale di open/shared science.

Parallelamente SMFN si propone di organizzare un workshop, in collaborazione con le Facoltà di Ingegneria e in continuità con analoghi eventi biennali iniziati nel 2019, allo scopo di favorire la nascita di nuove collaborazioni con l’industria per la realizzazione di applicazioni a più alto Technology Readiness Level da esportare nel tessuto produttivo del Lazio.

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Terza missione e sistemi socio-ecologici. Tecnologie civiche per il crowdsourcing di conoscenza territoriale, la co-progettazione e lo sviluppo locale autosostenibile.

Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale - carlo.cellamare@uniroma1.it 

Interpretando le ICT (Information and Communication Technologies) come fattore di empowerment delle comunità locali, il progetto intende sperimentare l’impiego di metodologie e strumenti innovativi, volti a supportare un’intensa collaborazione tra attori sociali, istituzioni e mondo della ricerca, in percorsi di co-produzione di conoscenza, co-progettazione e patrimonializzazione del territorio. Pertanto, il finanziamento sosterrà un ulteriore avanzamento di un percorso di Terza missione che il LabSU - Laboratorio di Studi Urbani “Territori dell’abitare” - ha già avviato nel quadrante Est di Roma, in collaborazione con la “Fondazione Paolo Bulgari”. Tale percorso prevede la messa in rete degli attori locali impegnati nella tutela e valorizzazione dell’ambiente, con il principale obiettivo di costruire dal basso un masterplan della rete ecologica, nonché di favorirne l’attuazione attraverso l’azione dal basso e la promozione presso gli enti locali di innovativi modelli pattizi di governance territoriale. 

La mappatura coinvolge numerosi attori territoriali, concentrandosi sul tema delle aree verdi per la co-pianificazione di una rete ecologica denominata “Corona verde di Centocelle”. Oltre a far emergere le risorse latenti (dimensione patrimoniale e capitale sociale), il processo mira a promuovere progettualità diffuse che possano offrire nuovi modelli di sviluppo locale inclusivo e sostenibile. Le attività collegate alla presente proposta andranno ad ampliare il raggio d’azione della mappatura e della co-progettazione, sia dal punto di vista territoriale sia del numero e delle tipologie di attori coinvolti, comprendendo scuole e comunità educanti del V Municipio. A tal fine, saranno necessari un upgrading delle tecnologie finora adottate e iniziative efficaci di disseminazione del progetto.

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Salute mentale e cooperazione: approcci, tecniche e metodologie di intervento multi-attoriale

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Centro di ricerca Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa subsahariana (Cemas) - marco.cilento@uniroma1.it 

La salute mentale è un aspetto di vitale importanza per la salute pubblica. I bisogni di salute mentale insoddisfatti influiscono sul benessere di intere comunità, determinando costi non quantificabili in termini di salute, equità sociale e sviluppo economico. La pandemia ha ampiamente dimostrato l’interconnessione tra salute fisica e mentale e l’urgenza di cambiare il modo in cui i servizi per il benessere psicologico vengono inquadrati e forniti. L’iniziativa “Salute mentale e cooperazione” vuole mitigare e sopperire le carenze conoscitive, informative e divulgative in merito alle problematiche di salute mentale presenti in Sudan. 

In particolare, l’iniziativa persegue i seguenti obiettivi: 1) identificare le problematiche relative alla salute mentale del Sudan; 2) aumentare la quantità e la qualità delle informazioni reperibili sul tema in Sudan. 

Il progetto segue tre linee d’azione: la prima di analisi e ricerca, la seconda di informazione e divulgazione, la terza di comunicazione e condivisione dei risultati ottenuti. I target dell’iniziativa sono principalmente: la comunità del Centro di Ricerca CEMAS, gli studenti dell’Ateneo, le Organizzazioni Non Governative e i professionisti del settore della salute mentale.

Povertà energetica e Comunità di Energia Rinnovabile Solidali: un approccio multidisciplinare per la transizione energetica equa e solidale a Roma

Dipartimento di Architettura e progetto - Centro di ricerca Territorio, edilizia, restauro e ambiente (Citera) - federico.cinquepalmi@uniroma1.it 

Per povertà energetica si intende l’incapacità da parte di famiglie o individui di acquistare un paniere minimo di beni e servizi energetici. Si stima che si trovino in tale condizione di difficoltà economica-sociale oltre 9 milioni di persone. Una delle poche azioni concrete in atto in Italia è il cosiddetto “bonus energia”. Approcci mirati ad informare e formare i cittadini/utenti sono utili per aumentare la  consapevolezza verso nuove pratiche di contenimento dei consumi. 

Il progetto vuole raggiungere, tramite azioni di engagement, la fascia più debole di popolazione, la più colpita dall’aumento dei costi energetici, in alcuni selezionati municipi del comune di Roma. Il centro di ricerca interdipartimentale CITERA di Sapienza svolge da anni attività nel campo della sostenibilità energetica e da un anno è partner del progetto Horizon 2020 Sun4All. Le attività verranno attuate in partenariato con animatori territoriali che collaboreranno al progetto, Forum Terzo Settore e Federconsumatori, attraverso incontri per divulgazione e formazione di base e presentazione di buone pratiche per il contrasto alla povertà energetica. Partner istituzionale del progetto è anche il Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale. L’iniziativa si inquadra nell’ambito della Terza missione, ma soprattutto della Quarta missione, offrendo gratuitamente a chi sta vivendo situazioni di disagio sociale ed economico, una formazione che permetta di comprendere e possibilmente superare la propria condizione.

Medicina e Shoah: dall’Olocausto all’etica della ricerca. Piattaforma digitale e attività di formazione e divulgazione 

Dipartimento di Medicina molecolare - gilberto.corbellini@uniroma1.it 

L’iniziativa intende sviluppare contenuti rivolti al mondo scolastico e al pubblico generale da sviluppare in collaborazione con il Museo della Shoah e diffondere attraverso iniziative online e in presenza, che integrano e valorizzano il materiale prodotto negli ultimi quindici anni all’interno del progetto “Medicina & Shoah” di Sapienza. Inoltre, saranno sviluppati in collaborazione con il Comitato Etico per la Ricerca Transdisciplinare di Sapienza contenuti riguardanti l’etica della ricerca, in particolare la sperimentazione sull’uomo, sempre rivolti al mondo scolastico e al pubblico in generale.

Il progetto mira a far comprendere come il dibattito sulle correlazioni tra biomedicina e Shoah non significhi ricordare fatti tragici in modalità rituale, bensì acquisire conoscenze non solo storiche, ma attuali e concrete, sulla neuropsicologia individuale e sociale, che spieghino perché quei fatti accaddero e come le disposizioni che condussero persone comuni a compiere efferate torture ed eccidi siano sempre presenti. I fruitori troveranno nei contenuti le discussioni sull’etica della ricerca, partendo dal caso dell’Olocausto per allargare alle decine di casi di sperimentazione, anche nell’ambito delle scienze sociali, che sono stati oggetto di controversie. Non solo sperimentazioni sull’uomo ma anche sugli animali, il cui statuto morale nella medicina è cambiato soltanto nell’ultimo mezzo secolo. Lo scopo è anche quello di fornire strumenti cognitivi utili a prevenire letture e usi errati e immorali della Shoah, come il recente esempio dei movimenti novax che hanno paragonato l’obbligo vaccinale/green pass alle leggi razziali naziste.

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Scienza e SAperi in Sapienza (SSAS)

Dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale, Scuola Superiore di Studi Avanzati - mattia.crespi@uniroma1.it 

“Scienza e SAperi in Sapienza” (SSAS) è il progetto di Terza missione della Scuola Superiore di Studi Avanzati che intende valorizzare le competenze interdisciplinari della Scuola, con l’obiettivo di realizzare attività di scienza aperta a favore di scuole medie e superiori collocate in contesti socio-economico-culturali critici della città di Roma. La finalità principale del progetto è, dunque, la riduzione delle disuguaglianze culturali e il contrasto all’abbandono scolastico, per mezzo di opportunità di accesso alla cultura, con l’auspicio di una positiva ricaduta verso l’avvicinamento al mondo universitario. Il progetto è diretto dal Prof. Musarò, Senior Fellow, coordinatore del Comitato Scientifico della Scuola. 

“Scienza e SAperi in Sapienza” vuole proporre una divulgazione innovativa, (ri)creativa, divertente, rigorosa e inclusiva della scienza, attraverso la realizzazione di dialoghi scientifici e laboratori didattici. Il progetto intende così stimolare molteplici competenze: 1) competenze trasversali o soft-skills (capacità di lavorare in gruppo, di assumere responsabilità, di iniziativa, di delegare); 2) competenze relazionali o life-skills (capacità di prendere decisioni e risolvere problemi, di pensiero critico, di comunicazione efficace, di autoconsapevolezza ed empatia, di ragionare sugli stereotipi di genere e sul loro impatto nelle proprie scelte, resilienza e capacità di orientarsi in caso di imprevisti); 3) competenze digitali e linguistiche: abilità di comunicare in funzione del contesto e dello scopo da raggiungere.

“Regaliamo un sorriso”

Dipartimento di Scienze odontostomatologiche e maxillo facciali - francesca.deangelis@uniroma1.it 

L’edentulia è responsabile di notevoli disagi e rappresenta una delle menomazioni più gravi sotto il profilo funzionale (masticazione, deglutizione, fonetica), estetico e psicologico; di conseguenza, è fondamentale riabilitare precocemente il cavo orale dei pazienti, soprattutto anziani, per migliorarne la qualità della vita e favorirne un corretto e sereno inserimento sociale. Il metodo più comune per riabilitare il cavo orale è ricorrere a protesi rimovibili. 

Di fronte alla difficoltà economica, l’errore che molti commettono è quello di trascurare la propria salute e, molto spesso, per il suo ben noto peso economico, la cura dei denti. Anno dopo anno, però, le patologie dentali vanno sempre più peggiorando: l’edentulia totale raggiunge il 60% tra gli anziani ultraottantenni ed è più diffusa tra i soggetti di bassa estrazione sociale. Nel nostro Paese, infatti, le cure odontoiatriche vengono effettuate in misura irrisoria dalle strutture pubbliche, essendo largamente, se non totalmente, erogate dalla sanità privata. La sanità pubblica odontoiatrica non ha ancora sviluppato adeguate strategie di odontoiatria sociale. In quest’ottica, il progetto “Regaliamo un sorriso” coniuga le esigenze sanitarie con un carattere sociale, in quanto offre la possibilità a soggetti con basso reddito, residenti nel Comune di Roma, di poter beneficiare di una protesi gratuita.

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NextCityLAB - Laboratorio partecipato di attivazione civica per una città inclusiva e sostenibile

Dipartimento di Scienze sociali ed economiche - mariagrazia.galantino@uniroma1.it 

NextCityLAB è l’esito di un lavoro di co-progettazione tra docenti e studenti del DiSSE (Dipartimento di Scienze sociali ed economiche) e rappresentanti di realtà delle professioni sociali e del Terzo settore attive nella città di Roma. Obiettivo del progetto è avviare uno spazio generativo di idee e di pratiche, in una feconda contaminazione tra conoscenza scientifica accademica e i saperi radicati nelle pratiche di vita di individui, gruppi e realtà della società civile.

NextCityLAB si propone di lavorare per e con la società civile, al fine di costruire laboratori di attivazione civica (LivingLABs) in un quartiere di Roma - Quarticciolo – solo recentemente coinvolto in precedenti lavori di ricerca e/o di partecipazione/progettazione urbana. Il laboratorio intende attivare spazi aperti alle forze attive del quartiere, per condividere ed affrontare problemi pratici della comunità e per sperimentare idee e soluzioni innovative, attraverso attività di co-costruzione e co-progettazione di interventi per la cura dei beni comuni. I LivingLabs sono parte di un progetto articolato in diverse attività (analisi e mappatura, formazione, eventi pubblici, ecc.) che saranno realizzate negli spazi universitari e negli spazi urbani, con l’obiettivo di portare docenti e studenti nei quartieri e le realtà e i cittadini dei quartieri dentro l’università.

Pur adottando una logica context-specific, NextCityLAB coinvolge reti ampie e diversificate di attori - istituzioni, professioni del servizio sociale, organizzazioni del Volontariato e del Terzo Settore, imprese sociali - che possono favorirne la continuità e la replicabilità in altri ambiti territoriali e aumentarne l’impatto in termini di valore collettivo generato, ossia di effettiva “trasformazione sociale”.

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La Sapienza della solidarietà. Il radiodramma e il podcast come strumenti di sensibilizzazione sulle tematiche sociali.

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale - mihaela.gavrila@uniroma1.it 

Il progetto intende coltivare la sensibilità per la solidarietà, mettendo a disposizione di diversi pubblici esterni la creatività, le competenze e l’espressività della comunità Sapienza, attraverso l’utilizzo del linguaggio empatico e coinvolgente del radiodramma e di forme di fruizione attualissime come il podcast. 

Utilizzando le strutture di RadioSapienza/MediaLab - Dipartimento Coris, il progetto ha sia una vocazione interna che esterna. Da un lato, si pone come strumento di valorizzazione e messa alla prova delle competenze e dell’espressività per gli studenti dell’Ateneo. Dall’altro, può coinvolgere e avere come destinatari diversi soggetti esterni, in funzione delle tematiche sociali scelte come focus di approfondimento (povertà educativa, violenza di genere, migrazioni, salute/malattia, educazione alimentare, ambientale, alla sicurezza).

L’intento è quello di contribuire, attraverso il coinvolgimento diretto del target giovanile nella realizzazione dei prodotti e con l’utilizzo dei linguaggi specifici del radiodramma e del podcast, a sensibilizzare scuole, istituzioni pubbliche, associazioni e, più in generale, l’intera società civile su temi sociali dotati di una certa attualità e pregnanza. Il progetto punta alla realizzazione e disseminazione di una comunicazione chiara e responsabile sui temi individuati, al fine di contrastare narrazioni permeate da stereotipi e pregiudizi e concorrere al superamento di gap di diverso tipo.

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STARTING: Space Technologies addressing research transfer into nowadays generations

Scuola di Ingegneria aerospaziale - antonella.ingenito@uniroma1.it 

L’Italia ha sempre ricoperto un ruolo fondamentale per lo Spazio, basti citare il vettore Vega e le sue evoluzioni, il satellite PRISMA, il progetto Cosmoskymed, Sentinel, ecc. Astronaute/i italiane/i, come Cristoforetti, Vittori, Nespoli, Parmitano, Cheli e Guidoni hanno contribuito a far conoscere talenti italiani e a ispirare giovani in tutto il mondo. L’Italia è coinvolta anche nella missione ARTEMIS, con la realizzazione di alcuni componenti del modulo di servizio ESM (European Service Module) di Orion. La Scuola di Ingegneria Aerospaziale (SIA) di Sapienza vanta di aver contribuito nel 2022 alla messa in orbita di ben 3 satelliti STECCO, ABCs e LARES 2.

Lo scopo del progetto STARTING è quello di proporre e testare un nuovo format per interessare persone di ogni età, genere, estrazione sociale e culturale ai settori della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica, partendo dalla divulgazione dei recenti successi riconosciuti a livello internazionale.

STARTING prevede: 1) l’organizzazione di giornate di didattica aperta presso i laboratori della SIA con studenti di ogni ordine e grado, suddivisi per fasce d’età; 2) lo sviluppo di un lavoro pratico da parte dei vari partecipanti, con l’ausilio ed il supporto dei docenti e degli strumenti e materiali del SIA; 3) la realizzazione di una piattaforma open source a cui ricorrere per caricare e scaricare materiale, informazioni, chat; 4) l’organizzazione di una giornata aperta a tutt*, a cui verranno invitate personalità di livello internazionale, enti pubblici e privati, istituzioni, e nel corso della quale i partecipanti alle giornate di didattica presenteranno i propri lavori.

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Abitare il patrimonio scomodo a Roma fra Cancel Culture e Difficult Heritage

Dipartimento di Storia, antropologia, religioni, arte, spettacolo - anna.iuso@uniroma1.it 

Cancel Culture e Difficult Heritage sono nozioni di grande interesse e attualità, che spingono a una riflessione di ampia portata sul rapporto tra riscrittura della storia, monumenti e spazi pubblici.

La complessità e la densità della stratificazione storica del contesto di Roma costituiscono un terreno privilegiato per pensare le declinazioni locali del concetto di Cancel Culture, e fanno emergere un’esigenza di confronto fra diverse compagini sociali, in relazione dialettica dal punto di vista etnico, storico o religioso. Tale confronto è raggiungibile attraverso le complesse modalità d’uso e valorizzazione del Difficult Heritage, cioè quel patrimonio che, inscritto nello spazio pubblico, presenta difficoltà di gestione in quanto portatore di ideologie considerate non più attuali o condivisibili. Più che con la Cancel Culture, Roma si confronta, quindi, col Difficult Heritage, col proprio complesso e culturalmente controverso patrimonio, rappresentato in particolare dal lascito fascista.

Il progetto intende recepire le novità che Visual Studies, Memory Studies e Place Studies possono offrire all’analisi di questo fenomeno. Attraverso il coinvolgimento di musei, spazi espositivi, scuole, associazioni, organizzazioni di quartiere, il progetto si propone di conseguire un impatto concreto sulla cittadinanza, offrendo una serie di iniziative (esposizioni museali, seminari, piattaforme educative, attività didattiche, tavoli partecipativi, percorsi territoriali, prodotti audiovisivi, “Atlante del Patrimonio Scomodo”) che consentano un’analisi partecipativa dei processi di costruzione, cancellazione e riscrittura della memoria dei luoghi, la cui portata culturale e simbolica è continuamente rinegoziata e risemantizzata in funzione delle rivendicazioni identitarie di coloro che li abitano.

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CafFEAST - Roma parla le lingue orientali

Istituto italiano di studi orientali (Iso) - carmela.mastrangelo@uniroma1.it 

Il progetto si rivolge alla comunità multietnica di Roma, in particolare del Municipio I che dà il patrocinio all’iniziativa e che vede sempre più giovani migranti ed expat provenienti dall’Africa e dall’Asia non del tutto integrati, pur essendo attori fondamentali del processo di crescita e rinnovamento del territorio.

CafFEAST ambisce ad accelerare il processo di integrazione abbattendo le barriere linguistiche. Il Dipartimento ISO, insieme con le associazioni “Scomodo” e MaTeMù, organizzerà il primo caffè linguistico-letterario interamente dedicato alle lingue, culture e tradizioni dell’Asia e dell’Africa, dove i giovani potranno apprendere e approfondire attraverso la socializzazione e l’integrazione. Nelle sedi di MaTeMù e “Scomodo”, da Campo de’ fiori all’Esquilino, saranno allestiti ogni due settimane tavoli di discussione dove si potrà conversare nelle lingue orientali insegnate nei licei, con l’accompagnamento di un aperitivo a base di bevande e cibi asiatici e africani. Alcuni degli incontri si terranno, con il patrocinio dell’assessorato al decentramento del Comune di Roma, anche in aree più periferiche, in particolare del Municipio VIII. Gli incontri saranno preceduti da presentazioni che tratteranno vari aspetti culturali relativi alle aree linguistiche coinvolte e faranno da avvio alle discussioni nei singoli tavoli. Personale docente, dottorandi, e giovani ricercatori di Sapienza assumeranno il compito di facilitatori, aiutando i partecipanti a inserirsi nei tavoli di ciascuna lingua in considerazione del livello di preparazione. 

Il progetto prevede, inoltre, l’organizzazione ogni tre mesi di eventi culturali presso la Sala Coreana della Biblioteca di Studi Orientali. Il monitoraggio delle attività e la misurazione del loro impatto avverranno attraverso questionari.

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IN-MUST - IN un MUST inclusivo

Dipartimento di Scienze della Terra - laura.medeghini@uniroma1.it 

L’inclusività è un concetto integrante nella valorizzazione delle esposizioni museali a fini divulgativi e didattici. Compito delle istituzioni culturali è quello di adottare strategie di valorizzazione che abbiano quale principale obiettivo non tanto l’aumento del pubblico con una ricaduta in termini economici, bensì la realizzazione di un sistema che renda le realtà espositive più ricettive nei confronti dei mutamenti sociali. L’ottimizzazione delle procedure di trasferimento di conoscenza e di sensibilità critica verso il sociale deve necessariamente confrontarsi con i fattori demografici, economici, urbanistici che influiscono, limitano o impediscono la piena partecipazione di tutti gli attori sociali e fasce di età. Proporre un nuovo modello di luogo della cultura è fondamentale per trasformare il pubblico da spettatore passivo ad attore protagonista, fornendogli la possibilità di influenzare le scelte, la selezione e, soprattutto, le modalità di interazione più consone in termini di linguaggio, interessi, scelta dei tempi e valorizzazione delle necessità. Viene così favorita la possibilità di trasformare il contatto con e tra le persone in un legame sociale che potrà generare un impatto duraturo verso l’esterno.

Il progetto IN-MUST ha come protagonista il Museo Universitario di Scienze della Terra (MUST), con l’obiettivo di renderlo un luogo di cultura aperto, in cui il confronto tra diversi attori sociali permetta la co-progettazione di spazi espositivi, favorendo una versione fluida della semantica narrativa dei contenuti trattati. L’iniziativa si focalizzerà sulla divulgazione di tematiche legate agli obiettivi dell’Agenda 2030 in un’ala del museo, promuovendo una divulgazione più aperta ed inclusiva nell’intero percorso espositivo.

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Sapienza condivisa. Archeologia e comunità locali per un patrimonio culturale partecipato e sostenibile

Dipartimento di Scienze dell’Antichità - laura.michetti@uniroma1.it 

Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità vanta una tradizione di eccellenza negli scavi archeologici, con ricerche in Italia e all’estero che contribuiscono alla visibilità di Sapienza e pongono questo settore ai vertici dei ranking internazionali. L’impatto sui contesti di riferimento è stato forte e duraturo, con creazione di musei e parchi archeologici, avvio di processi di recupero di territori a rischio, promozione di imprese locali. 

Il progetto si propone di concentrare l’azione su quattro casi-pilota, diversi per cronologia, funzione, caratteristiche ambientali e culturali, nei quali mettere in atto interventi, proattivi e replicabili secondo un protocollo di riferimento, volti alla partecipazione delle comunità che vivono o fruiscono dei territori in oggetto. Tali azioni saranno orientate all’inclusione e alla crescita della consapevolezza del valore del patrimonio culturale da parte dei cittadini, secondo i principi della Convenzione di Faro.

Le aree individuate sono: 1) il Palatino-Velia a Roma, uno “scavo aperto” dove gli studenti delle scuole diverranno protagonisti del racconto della storia di Roma; 2) il porto e santuario etrusco di Pyrgi, inserito nel flusso turistico del Castello di S. Severa (RM), dove il nuovo Antiquarium verrà dotato di strumenti di comunicazione utili a coinvolgere un più ampio pubblico, incrementando anche l’attività delle piccole imprese presenti; 3) la città medievale di Cencelle (Tarquinia, VT), dove le associazioni locali, con la valorizzazione del sito, arricchiranno l’offerta indirizzata a cicloturisti ed escursionisti; 4) l’abitato dell’età del bronzo finale di Monte Croce Guardia (Arcevia, AN), in un parco naturalistico di un’area appenninica economicamente svantaggiata, nel quale è possibile un diretto intervento gestionale della comunità locale e l’attivazione di attività imprenditoriali.

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Notte Europea delle Ricercatrici e dei Ricercatori

Dipartimento di Fisica - paolo.pani@uniroma1.it 

La European Researchers’ Night (ERN) è un progetto Horizon Europe che si svolge ogni anno in oltre 400 città europee, coinvolgendo oltre 2 milioni di visitatori, migliaia di ricercatori/trici e numerosi centri di ricerca, Atenei e realtà impegnate nella divulgazione scientifica. L’obiettivo centrale è quello di avvicinare la società alla comprensione del metodo scientifico, per promuovere il valore del lavoro dei ricercatori e il rigore con cui la Scienza indaga la realtà. Un’attenzione speciale è rivolta ai bambini, ai giovani e al mondo della scuola.

Dal 2019 la Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali (SMFN) di Sapienza partecipa all’ERN all’interno del Consorzio “Scienza Insieme” e si propone di finanziare e rafforzare tale attività per il biennio ‘23-‘24 con le seguenti iniziative: 1) Notte bianca dei Laboratori. Visite guidate, esibizioni, mostre e incontri informali in vari laboratori della città universitaria; 2) Estate Romana SMFN. Una settimana di seminari, interviste e dibattiti su temi trasversali; 3) Sapienza con le scuole. Seminari e percorsi tematici per scuole primarie/secondarie; 4) Notte Europea della Ricerca. Alcune serate con grande coinvolgimento di pubblico generico, da svolgersi all’aperto con stand, esposizioni, laboratori interattivi e presentazioni.

Le numerose attività tratteranno temi al centro di Horizon Europe e altri argomenti oggetto di ricerca: cause ed effetti del riscaldamento globale, la protezione dell’ambiente, le sfide dell’infinitamente grande/piccolo, la modellizzazione della realtà come strumento per prevedere diversi fenomeni, il ruolo delle scienziate. Tutte le attività saranno svolte da docenti, dottorandi e studenti prevalentemente afferenti alla Facoltà di SMFN.

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Costruire la cittadinanza: Partecipazione, Legalità, Solidarietà

Dipartimento di Studi giuridici ed economici - cesare.pinelli@uniroma1.it 

Gli ambiti d’azione prioritari della proposta sono il contrasto alla disuguaglianza e la promozione dell’inclusione sociale. In questa prospettiva, si intende realizzare un percorso di educazione alla cittadinanza che prevede, attraverso le iniziative dei docenti del Dipartimento e delle associazioni partner, il coinvolgimento attivo delle scuole secondarie di secondo grado dei quartieri romani periferici. L’obiettivo è diffondere una cultura della legalità, della partecipazione e della solidarietà in territori con basso reddito pro-capite, con un tessuto sociale fragile e minori prospettive di sviluppo, condividendo i benefici dell’istruzione superiore e della ricerca, al fine di promuovere la realizzazione dei percorsi di integrazione necessari al superamento dei divari territoriali interni alla città. 

Il Dipartimento metterà a disposizione i propri servizi nell’ambito di quattro nuclei tematici, che si articoleranno in attività finalizzate al trasferimento interattivo delle conoscenze, idoneo ad apportare un beneficio effettivo per il contesto sociale di riferimento, in particolare attraverso lo svolgimento di giornate di formazione e l’organizzazione di eventi pubblici, ma anche grazie alla capacità di portare in questi quartieri adeguati contatti e opportunità di networking. Obiettivi del progetto sono: 1) incrementare, nei destinatari delle iniziative, la consapevolezza del complesso di diritti e doveri che consentono a ciascun individuo di contribuire alla vita del corpo sociale; 2) attivare nel pubblico comportamenti conseguenti all’idea di cittadinanza sociale e inclusiva accolta dalla Costituzione; 3) supportare la costruzione del senso di appartenenza, per rafforzare il legame sociale indispensabile al progresso di una comunità. 

Autism&uni toolkit e Universal Design of Learning per valorizzare la neurodiversità

Dipartimento di Psicologia - giuseppina.porciello@uniroma1.it 

Il progetto, nato dalla collaborazione tra il Dipartimento di Psicologia della Sapienza, Ilaria Minio Paluello (ISTC-CNR), le associazioni Neuropeculiar e Sapienza in Movimento, ha come obiettivo quello di valorizzare la neurodiversità umana. A tal fine, si propone di portare avanti le seguenti iniziative: 1) rendere Sapienza la prima università Italiana ad adottare l’Autism&Uni toolkit, così come altre 18 università Europee; 2) effettuare la prima mappatura delle barriere affrontate dagli studenti universitari autistici in Italia e dei servizi di sostegno specifici disponibili nelle università Italiane; 3) tradurre in Italiano e diffondere alle università Italiane le Autism&Uni Best Practice Guides; 4) organizzare e promuovere un corso di formazione teorico-pratico sull’Universal Design for Learning, destinato agli insegnanti delle scuole medie e superiori; 5) contribuire all’organizzazione dell’AUTcamp presso Sapienza e alla sua promozione nel contesto cittadino ed universitario. L’AUTcamp è una due giorni di incontri organizzati da auto-rappresentanti autistici, che ha come obiettivo favorire il libero pensiero, la curiosità e la diffusione dei temi legati al paradigma della neurodiversità contribuendo così alla creazione di una consapevolezza socio-culturale sull’autismo.

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Raccontare Architetture, Costruire Comunità

Dipartimento di Architettura e progetto - luca.porqueddu@uniroma1.it 

Il progetto “Raccontare Architetture, Costruire Comunità” è volto alla condivisione allargata di un patrimonio conoscitivo già messo a disposizione della comunità attraverso il portale ArchiDiAP che dal 2012, con la direzione del prof. Carpenzano, raccoglie documenti sull’architettura moderna e contemporanea sistematizzati in schede digitali. L’obiettivo è quello di proporre nuove forme di veicolazione e condivisione dei contenuti presenti nel portale, in modo che possano raggiungere un pubblico più ampio e non specialistico. Si tenterà dunque di sistematizzare i nuovi contenuti e quelli già presenti nell’ArchiDiAP mediante l’elaborazione di un’apposita App, utile come archivio ma soprattutto come materiale attivo per la costruzione di itinerari sull’architettura contemporanea, con particolare attenzione alle opere e ai complessi architettonici della periferia romana.

L’elaborazione dell’App si baserà sul confronto costante e sulla collaborazione attiva con gli studenti di due importanti Istituti scolastici del III Municipio di Roma, sia in fase di progettazione e di verifica di funzionamento, sia in fase di promozione dello strumento, e terrà in primaria considerazione le necessità e i linguaggi delle giovani generazioni. Gli studenti saranno infatti i principali attori e destinatari dell’intera operazione, il cui obiettivo è quello di rafforzare la coscienza civica mediante lo sviluppo di una capacità progettuale e collaborativa, attraverso la valorizzazione di quei patrimoni architettonici che sono, paradossalmente, tanto dei riferimenti per la cultura accademica, quanto luoghi degradati e dell’abbandono nell’immaginario sociale; parallelamente, il progetto ambisce ad implementare le competenze digitali degli studenti.

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Sapienza libera tutt*

Facoltà di Lettere e Filosofia - arianna.punzi@uniroma1.it 

La biblioteca di Filosofia (capofila), la biblioteca centrale della Facoltà di Architettura, la biblioteca dell’Istituto Italiano di Studi orientali, la biblioteca della Facoltà di Medicina e Psicologia e la biblioteca centrale della Facoltà di Ingegneria civile e industriale G. Boaga propongono un progetto indirizzato alla realtà carceraria italiana. Per permettere alla popolazione carceraria di superare i limiti imposti dalla propria condizione, il progetto prevede la realizzazione di attività che offrano ai detenuti la possibilità di esprimersi mediante la scrittura e la lettura ad alta voce. Il focus consiste nella partecipazione attiva all’organizzazione del premio Goliarda Sapienza (http://www.raccontidalcarcere.it), in collaborazione con la ONLUS inVerso; il tema della prossima edizione sarà “Quando il disagio diventa devianza”. 

Il progetto prevede inoltre attività laboratoriali di scrittura e lettura ad alta voce prevalentemente presso l’Istituto di detenzione minorile Casal del Marmo.

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Servizi di supporto alla creazione e start up di impresa basati su innovativi modelli di business 

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Centro di ricerca Impresapiens - andrea.rocchi@uniroma1.it 

La presente proposta si inquadra nel contesto universitario italiano, caratterizzato da endemiche difficoltà di transizione università-lavoro/impresa, come evidenziano, tra i vari, il Report tematico ISTAT 2021 e i recenti rapporti del Consorzio AlmaLaurea. Tali difficoltà sono dovute sia al fenomeno dello skill mismatch, sia alla mancanza di un rapporto diretto tra mondo accademico e delle imprese. Ma emerge, ancor più chiaramente, un crescente bisogno di supporto allo start up di impresa da parte degli Atenei.

Si ritiene dunque necessario creare un ponte tra questi due mondi e fornire a laureati e laureandi un supporto all’avvio della loro carriera lavorativa anche in ambito imprenditoriale, con un particolare focus sull’auto-imprenditorialità, accompagnandoli in un percorso di tutoraggio, orientamento ed eventuale seeding della propria business idea, che possa condurli ad incontri di tutoraggio con esperti del settore, business angel e venture capitalist, nonché con aziende selezionate.

Il progetto prende spunto da una precedente iniziativa pilota (“Talenti in Campus”), promossa in collaborazione col Centro di Ricerca Impresapiens e con la Facoltà di Economia e realizzata con il supporto ed il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che rappresenta una proposta per coinvolgere sempre più attivamente la popolazione studentesca di Sapienza interessata alla creazione di percorsi di sviluppo ed innovazione per la creazione di nuova Impresa. Un hub reale e virtuale che sproni all’auto-imprenditorialità ad alta innovazione e business oriented.

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La politica nelle scuole: percorsi sociali della formazione alla cittadinanza

Dipartimento di Scienze politiche - giovanni.ruocco@uniroma1.it 

L’obiettivo del progetto, promosso dai docenti del Dipartimento di Scienze Politiche, è quello di contribuire alla formazione della cittadinanza, sviluppando la conoscenza e la consapevolezza politiche della società, in particolare delle nuove generazioni. Il progetto intende aprire percorsi di approfondimento delle scienze politiche e sociali nelle scuole, al fine di colmare un’assenza storica pressoché totale di queste tematiche nei curricula didattici istituzionali, nonché mettere a confronto e far interagire l’esperienza e la conoscenza dei primi gradi della formazione giovanile, dei ragazzi e del corpo docente, con quelli elaborati all’interno dell’Università. 

Il progetto si propone in particolare di costruire relazioni con alcune realtà scolastiche della capitale, programmando con alcuni istituti superiori una nuova gamma di moduli didattici, rivolti sia ai ragazzi sia ai docenti. Il progetto è concepito come esperienza pilota per iniziare a tessere una rete di relazioni capace di costruire un sapere comune tra i diversi gradi della formazione didattica, attraverso un programma di attività comuni da riproporre ed ampliare nel tempo.

Il progetto vuole estendere questa rete di interventi anche oltre le mura scolastiche, incontrando ambiti sociali giovanili e non, a Roma, e coinvolgendo attori culturali diversi come case editrici, riviste, associazioni, e promuovere la produzione di materiali di ampia comunicazione sociale, come ad esempio dei podcast tematici.

Nuovi modelli di ricerca partecipata: verso un’Alleanza per la Ricerca Terapeutica Solidale e Sostenibile (ARTS2) in malattie neurologiche complesse e mendeliane rare

Dipartimento di Neuroscienze, salute mentale e organi di senso (Nesmos) - marco.salvetti@uniroma1.it

Il progetto si propone di facilitare il trasferimento di conoscenze verso i pazienti, le associazioni e gli altri stakeholders sul territorio nell’ambito della ricerca biomedica, con particolare riguardo alle malattie prive di terapie realmente efficaci e alle malattie rare (Centro ARTS2).

A questo scopo, creando un gruppo di lavoro eterogeneo e multidisciplinare, verranno applicati metodi e strumenti sviluppati nell’ambito del progetto Europeo per promuovere modelli di ricerca partecipata, MULTI-ACT (https://www.multiact.eu/publications/) e che hanno già ricevuto attenzione della comunità scientifica. Questo modello sarà integrato nella realizzazione di un centro che operi come “alleanza”  fra ricercatori e pazienti e tra malattie neurologiche frequenti e rare: ARTS (Alleanza per la Ricerca Terapeutica Solidale e Sostenibile). 

In concreto, le azioni includeranno: 1) applicazione di un modello di governance partecipativo della Ricerca, inclusivo ed equo; 2) engagement degli attori coinvolti nel processo Ricerca, con particolare riferimento all’inclusione dei pazienti come attori di pari dignità rispetto agli altri stakeholders; 3) coinvolgimento dei pazienti in accordo con la missione e l’agenda di governance partecipativa e l’inclusione sociale; 4) proposta di un piano formativo dedicato ai pazienti e alle associazioni, finalizzato a creare attori sapienti e consapevoli sia delle patologie da cui sono affetti, sia delle metodologie della ricerca.

TRALEGGIAMO! Aprirsi all’altro: leggere, tradurre, condividere, pubblicare 

Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali - martine.vangeertruijden@uniroma1.it 

La traduzione e la lettura sono strumenti primari per l’apertura verso l’altro: favoriscono l’incontro di culture, la diffusione di conoscenze, la tolleranza e la curiosità. La traduzione è una forma di lettura dell’altra lingua, dell’altro che ci parla. 

Per questo motivo il progetto tiene insieme traduzione e lettura in un’unica esperienza formativa. “TRALEGGIAMO!” si propone di contribuire alla diffusione della cultura della traduzione e ad una migliore padronanza degli strumenti che la rendono possibile. Si prevede l’attivazione di laboratori di lettura e traduzione nelle scuole, nelle carceri, tramite organizzazioni attive sul territorio, e la formazione degli insegnanti, sfruttando l’impegno del DSEAI (Dipartimento di Studi europei, americani e interculturali) nella diffusione della cultura linguistica e letteraria, entro e fuori l’Europa. 

Nelle scuole primarie la lettura e la scoperta della traduzione favoriranno l’apprendimento precoce delle lingue straniere; nei licei i laboratori proporranno una nuova chiave di studio delle lingue e letterature straniere. Lo stesso format verrà poi sperimentato nelle carceri, in particolare per le detenute straniere e i loro figli. 

Per consolidare la formazione degli insegnanti, verrà promosso un laboratorio di approfondimento sui temi delle politiche editoriali europee, in vista della partecipazione dell’Italia come ospite d’onore alla Buchmesse di Francoforte 2024. Mirando ad una migliore conoscenza e diffusione delle letterature straniere, si vuole avvicinare un ampio pubblico, scolastico e non, al mondo dell’editoria.

I risultati di questo progetto, mappe, podcast e racconti tradotti godranno dell’ospitalità di CALLIOPE, la Casa delle Lingue e delle Letterature in opera, e Eurotales-Museo laboratorio delle voci d’Europa, due strutture del DSEAI nate nel 2021-22.

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Area Terza Missione e Trasferimento Tecnologico

Ufficio Terza Missione

Settore Produzione di beni pubblici (cultura, formazione continua e public engagement)
 

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(+39) 06 4991 0325
 

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