WildTrackCube-SIMBA

WildTrackCube-SIMBA: il satellite che monitora gli animali

Il satellite, sviluppato da studenti e ricercatori del laboratorio S5Lab - Sapienza Space Systems and Space Surveillance Laboratory coordinato da Fabrizio Piergentili e Fabio Santoni della Sapienza Università di Roma, è stato lanciato il 20 marzo dalla base di Baikonur. L’innovativo sistema di tracciamento permetterà, attraverso la raccolta dei dati sanitari e di localizzazione, di monitorare la fauna selvatica nei parchi nazionali del Kenya e di studiare il comportamento degli animali

Il 22 marzo 2021 è stato lanciato dal Cosmodromo di Baikonur (Kazakhstan) WildTrackCube-SIMBA, il terzo di una serie di satelliti realizzati per il Kenya dalla Sapienza Università di Roma, dopo URSA-MAIOR, lanciato a giugno 2017 e 1KUNS-PF, lanciato a maggio 2018.

Il WildTrackCube SIMBA - System for Improved Monitoring of the Behavior of Animals - è stato sviluppato da studenti e ricercatori del laboratorio S5Lab - Sapienza Space Systems and Space Surveillance Laboratory, coordinato da Fabrizio Piergentili del Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale e da Fabio Santoni del Dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica della Sapienza, in collaborazione con la Machakos Universitye la University of Nairobi kenyane. 

Il satellite è stato concepito dalle tre università come un innovativo sistema di tracciamento che permetterà di monitorare la fauna selvatica nei parchi nazionali del Kenya e di studiare il comportamento degli animali. Obiettivo ultimo è quello di identificare soluzioni per limitare i pericoli legati al loro sconfinamento, come i gravi danni alle colture. 

In particolare il dispositivo sarà in grado di ricevere la posizione e i dati sanitari degli animali, dotati di un collare, e di ritrasmetterli alle stazioni di terra, dove verranno elaborati con la collaborazione delle università kenyane partecipanti.

I ricercatori della Sapienza hanno completato l’installazione del CubeSat WildTrackCube-SIMBA nel sistema di lancio della GK Launch Service lo scorso 12 febbraio a Mosca, partecipando a tutte le fasi di integrazione.  Il satellite, così preparato al lancio, è stato trasferito verso il Cosmodromo di Baikonur, dove è stato lanciato il 20 marzo 202 a bordo di un razzo Soyuz/Fregat.

Il progetto è stato supportato dall’Agenzia spaziale italiana (Asi) e dall’Agenzia Spaziale del Kenya nell’ambito del programma IKUNS - Italian-Kenyan University Nano-Satellites. La missione è risultata vincitrice nel 2019 del concorso internazionale “Win a free launch of 1U Cubesat on the first commercial mission of GK Launch Services”, promosso dalla International Astronautical Federation e dalla compagnia di lancio GK Launch Services.

 

Info 


Fabrizio Piergentili 
Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale
fabrizio.piergentili@uniroma1.it


Fabio Santoni 
Dipartimento di Ingegneria astronautica, elettrica ed energetica
fabio.santoni@uniroma1.it


Paolo Marzioli
Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale
paolo.marzioli@uniroma1.it

Giovedì, 18 marzo 2021

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