Meccanica Teorica e Applicata
La scelta della tipologia di borsa in ambito PNRR - DM 118 va effettuata sulla base dell'attività di ricerca che si intende sviluppare durante il dottorato. In caso di dubbi contattare il Coordinatore del Dottorato, Prof. Giovanni Paolo Romano giampaolo.romano@uniroma1.it
OBIETTIVI FORMATIVI E STRUTTURA DEL DOTTORATO L'attitudine speculativa e il rigore della meccanica teorica sono associati allo spirito pratico dell'ingegneria nell'ambito delle attività del Dottorato di Meccanica Teorica e Applicata. Vengono infatti affrontati problemi complessi di ingegneria con i concetti e gli strumenti della meccanica teorica e di altre branche della matematica, attraverso le tecnologie ingegneristiche di recente sviluppo. Nel quadro di un processo educativo continuo, inoltre, gli allievi del dottorato in Meccanica Teorica e Applicata vengono introdotti in maniera sistematica alle tecniche moderne della meccanica sperimentale e della meccanica numerica. L'intero percorso formativo si svolge con l'intervento diretto di un docente guida e sotto la supervisione e la responsabilità di un tutore. I curricula delle diverse sezioni (meccanica dei solidi, meccanica dei fluidi, meccanica delle strutture) si differenziano essenzialmente per lo sviluppo delle applicazioni che si presentano nelle tesi finali, con stesura in lingua inglese. La tesi di dottorato qualifica il dottorando in una delle specializzazioni della meccanica applicata, contenendo i risultati del lavoro originale di ricerca compiuto dal candidato. Nel primo anno, devono essere seguiti corsi di discipline riguardanti materie fondanti, quali matematica, fisica, statistica, in parallelo ad attività più specifiche come seminari, approfondimenti, ricerche e periodi di studio presso altre istituzioni scientifiche, anche all'estero. Gli allievi sono incoraggiati a svolgere tutte quelle attività che li mettono in contatto con gli ambienti scientifici nazionali ed internazionali, quali, ad esempio, la presentazione personale dei lavori ai convegni e workshop e la pubblicazione su riviste internazionali. Al termine dell’anno gli allievi presentano e discutono un progetto di tesi, concordato con il docente guida, davanti al Collegio dei Docenti. Al termine del secondo anno, gli allievi presentano una relazione sullo stato di avanzamento del lavoro di tesi, preceduta da un indice ragionato della tesi stessa e da un rapporto sulle attività svolte e ne discutono in presenza del Collegio dei Docenti. I dottorandi, infine, consegnano, alla fine dell'ultimo anno di corso (a meno di proroghe) la bozza finale della tesi al Collegio dei Docenti, che stabilisce a quali esperti internazionalmente noti inviarla, per acquisire commenti e giudizi, e successivamente tengono il Seminario Generale finale, ai fini dell'ammissione all'esame nazionale, tenendo conto dei commenti e suggerimenti degli esperti esterni. Esiste la possibilità di sviluppare la tesi anche in cotutela con università straniere quali, ad esempio, l'Université de Paris, l'INSA Lyon e l'Université de Toulon et du Var.
Giorno: 25/7/2023 Ora: 09:30 Aula: Aula videoconferenze del dipartimento DIMA Indirizzo: Via Eudossiana 18
Giorno: 1/9/2023 Ora: 09:30 Aula: Aula Videoconferenze del dipartimento DIMA Indirizzo: Via Eudossiana 18
Giovanni Paolo Romano (giampaolo.romano@uniroma1.it)
Maria Pia Giammario