
Giuspubblicisti calabresi: dallo Stato nazionale alla (ri)globalizzazione
La dottrina giuspubblicistica italiana nasce con lo Stato nazionale accentrato ed è, oggi, penetrata nell’era dell’integrazione sovranazionale e della (ri)globalizzazione.
Il Convegno percorre questo viaggio sotto due prospettive in apparenza divergenti, ma collegate nella sostanza.
Dopo i saluti istituzionali di Eugenio Gaudio (Presidente Fondazione Roma Sapienza), Tito Marci (Preside Facoltà di Scienze politiche, sociologia e comunicazione) e Fulco Lanchester (Presidente Fondazione "Paolo Galizia - Storia e Libertà"), seguiranno le relazioni che esaminano le vicende e l'opera di alcuni importanti giuspubblicisti calabresi (da Luigi Palma a Vincenzo Miceli, da Costantino Mortati a Michele Barillari, da Salvatore Foderaro a Giuseppe Ferrari, da Mario Nigro a Giuseppe Floridia), che hanno operato nello Stato liberale oligarchico o in quello di massa (democratico o non). A tal fine si intendono evidenziare i percorsi di ricerca e le attività da essi tracciati, dallo Statuto albertino alla Costituzione repubblicana fino agli anni Settanta.
Chiuderà il convegno una tavola rotonda, a cui parteciperanno costituzionalisti italiani e stranieri, che guarderà, invece, al futuro e alle contraddizioni del costituzionalismo multilivello, evidenziandone prospettive e problemi.
Presiederanno le due sessioni il giudice costituzionale Marco D'Alberti e il presidente emerito della Corte costituzionale Cesare Mirabelli.
Il convegno è organizzato da Fondazione Roma Sapienza e insieme alla Fondazione "Paolo Galizia-Storia e Libertà".