Il Senato accademico e la comunità della Sapienza per Patrick

In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani del 10 dicembre 2020, il Senato accademico della Sapienza ha approvato una mozione per Patrick George Zaki, lo studente dell'Università di Bologna detenuto in Egitto. L'Ateneo condivide l'appello della Crui perché siano tenute in considerazione le preoccupanti condizioni di salute del ragazzo

In occasione della Giornata mondiale dei diritti umani del 10 dicembre 2020, il Senato accademico della Sapienza ha approvato una mozione per Patrick George Zaki, lo studente dell'Università di Bologna arrestato in Egitto il 7 febbraio 2020. Ecco il testo della mozione votata all'unanimità dal Senato accademico.

"Patrick Zaki è uno studente postgraduate dell’Alma Mater di Bologna, dove, nell’ambito del programma Erasmus Mundus, frequenta corsi e scrive lavori in materia di diritti umani e di questioni di genere. All’inizio di febbraio 2020, Patrick era stato arrestato al suo arrivo al Cairo, dove si era recato per far visita alla sua famiglia, con l'accusa di diffusione di notizie false e di incitazione a proteste non autorizzate. Il 7 dicembre scorso, un tribunale egiziano ha condannato Patrick ad ulteriori 45 giorni di custodia cautelare, che si aggiungono ai 10 mesi da lui già trascorsi, in regime di grande durezza, nel tristemente noto carcere di Tora.
Patrick non ha allo stato subito alcuna sentenza di condanna. Egli si trova tuttora, a tanti mesi di distanza dal suo arresto, in stato di carcerazione preventiva, in
condizioni disumane che non escludono la tortura ed altre gravissime forme afflittive.
La comunità di Sapienza Università di Roma, in tutte le sue componenti, si associa ai sentimenti di sconcerto e di indignazione ampiamente condivisi a livello anche
istituzionale interno ed internazionale ed auspica che la reazione della comunità internazionale induca le autorità egiziane a rivedere le loro posizioni alla luce dei
principi fondamentali ed universali di proporzionalità e di rispetto della vita umana".

Il 21 dicembre la Conferenza dei rettori delle università italiane-Crui ha inviato un appello, rivolto al Presidente della Repubblica Araba d'Egitto Abdel Fattah al-Sisi, nel quale si sottolinea - a fronte del prolungamento della custodia cautelare - che le condizioni di salute del ragazzo sono notevolmente peggiorate e si chiede un atto di clemenza, consentendo allo studente di attendere il processo a casa con la propria famiglia.

Il Consiglio di amministrazione della Sapienza aveva già condiviso la mozione dell'Università di Bologna del 12 febbraio 2020 che esprimeva grande preoccupazione per l'arresto di Patrick. 
Inizialmente detenuto a Mansoura, città di origine della sua famiglia, il ragazzo è stato spostato nel carcere di Tora, a sud del Cairo, nel mese di marzo 2020. A causa dell'emergenza Covid, non ha potuto incontrare familiari né avvocati fino a settembre, quando ha potuto finalmente ricevere una visita della madre. Lo stato di carcerazione preventiva è stato prolungato con successive proroghe di 45 giorni. 

 

Giovedì, 10 dicembre 2020

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