Oltre le colonne di Media: un percorso espositivo progettato dagli studenti

Gli studenti del Dipartimento di Scienze dell'antichità hanno progettato una mostra nel museo dell'Arte classica: pannelli espositivi raccontano le attività della Missione Archeologica Sapienza in Iran (SAMIra), ricostruendo mappe e presentando fotografie di monumenti, rilievi e ritrovamenti. Per l'occasione allestito uno spazio dedicato alla tecnologia applicata ai beni culturali

Mercoledì 16 dicembre, presso il Museo dell’Arte classica, si è svolta la presentazione dell’esposizione “Oltre le colonne di Media”, alla presenza della rettrice Antonella Polimeni, di sua Eccellenza Hamid Bayat, Ambasciatore della Repubblica Islamica d’Iran in Italia, del preside della Facoltà di Lettere e filosofia Stefano Asperti, del direttore del Dipartimento di Scienze dell'antichità - Disa Giorgio Piras e del direttore del Polo Museale Sapienza Marcello Barbanera.
I pannelli espositivi raccontano le attività della Missione Archeologica Sapienza in Iran (SAMIra), ricostruendo mappe e presentando fotografie di monumenti, rilievi e ritrovamenti, e sono frutto del laboratorio didattico organizzato dai docenti Carlo Giovanni Cereti e Gianfilippo Terribili.

La mostra conduce il visitatore nell’Iran occidentale, attraverso l’esplorazione di uno dei principali percorsi di quella estesa rete di comunicazione nota col nome di “Via della seta”. L’attenzione si focalizza sul tratto che attraversava il cuore della regione storica della Media e che nel corso dei secoli si configurò come luogo di transizione fra Piana Mesopotamica e Altopiano Iranico. È grazie alla conformazione fisica del territorio che l’area dell’odierna provincia del Kermanshah ha costituito un privilegiato luogo di incontro fra civiltà diverse. Molte sono le evidenze archeologiche sul territorio che testimoniano tanto la persistenza nel tempo di tali interazioni culturali quanto l’importanza strategica di tale percorso nella gestione di vasti imperi.
Il percorso espositivo segue uno sviluppo diacronico, che parte dalle testimonianze dell’Età del Ferro per poi dar spazio alle grandi compagini imperiali di Achemenidi, Arsacidi e Sasanidi.

Per l’occasione è stato allestito uno spazio dedicato alla tecnologia applicata ai beni culturali con riproduzioni in stampa 3D di monumenti iraniani e del Vicino Oriente, una strumentazione usata per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio. Nella mostra in particolare viene proposta la realizzazione di modelli 3D attraverso l’uso di fotocamere reflex con obiettivo a lunghezza focale fissa. Questo procedimento viene utilizzato per digitalizzare l’oggetto in analisi, in questo modo viene riprodotta una immagine sorella, Digital Twin. Attraverso il modello digitalizzato si possono fornire precisazioni riguardo il rilevamento. Tutto questo permette di creare una stampa tridimensionale dell’oggetto inizialmente fotografato.

L’esibizione, sostenuta dall’Ambasciata d’Italia a Tehran e dall’Ambasciatore Giuseppe Perrone, è il frutto della sinergia fra la missione archeologia della Sapienza in Iran e il Dipartimento di Scienze dell'Antichità e il Ministry of Cultural Heritage, Tourism and Handicrafts of the Islamic Republic of Iran. Tale collaborazione, nata nel 2019, ha reso possibile avviare un articolato progetto volto allo studio e valorizzazione del patrimonio archeologico della provincia del Kermanshah. Le attività sul campo (2019), condotte congiuntamente con la controparte iraniana, si sono incentrate sulla documentazione delle evidenze architettoniche del sito monumentale di Kangavar e hanno visto la partecipazione di un nutrito gruppo di studenti e dottorandi Sapienza.

 

Mercoledì, 16 dicembre 2020

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