Originale Chemiae in Antiviral Strategy. Un progetto per individuare un nuovo alfabeto chimico del Coronavirus bloccando così la sua replicazione

A fine aprile le unità di ricerca del progetto "Originale Chemiae in Antiviral Strategy", vincitore del bando Prin 2019, hanno deciso di implementare e focalizzare gli sforzi della ricerca appena iniziata alla identificazione di nuovi farmaci attivi anche su Coronavirus. Allo studio afferiscono le università della Tuscia, di Parma, di Perugia, di Siena e Tor Vergata e per la Sapienza il Dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive

Alla fine del mese di aprile le unità di ricerca del progetto “ORIGINALE CHEMIAE in Antiviral Strategy – Origine e modernizzazione della Chimica multicomponente come una sorgente per la strategia antivirale ad ampio spettro”, vincitore del bando Prin 2019, hanno deciso nonostante le difficoltà dei laboratori accademici connesse alle misure di lockdown, di implementare e focalizzare gli sforzi della ricerca appena iniziata alla identificazione di nuovi farmaci attivi anche su Coronavirus.

Il progetto, coordinato da Raffaele Saladino dell’Università della Tuscia, vede la partecipazione complessiva di 6 Università italiane (Sapienza Università di Roma, Università della Tuscia, Università di Parma, Università di Perugia, Università di Siena e Università di Roma Tor Vergata). L’unità di ricerca della Sapienza è coordinata Lucia Nencioni del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive.

Il progetto ORIGINALE CHEMIAE, interamente finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha la peculiarità di unire le classiche strategie chimico-farmaceutiche a un approccio innovativo basato sulla chimica prebiotica che è all’origine della vita sulla Terra, per sviluppare una terapia antivirale che possa essere efficace su diverse famiglie di virus. Questi ultimi hanno avuto fin dagli albori un rapporto parassitario con le cellule viventi basato su un “linguaggio chimico” comune che utilizza lo stesso “alfabeto” di composti chimici per la loro replicazione. La modifica in laboratorio della chimica multi-componente prebiotica potrebbe permettere di individuare un nuovo alfabeto chimico che blocca la replicazione del Coronavirus.

Con questa strategia, ORIGINALE CHEMIAE arricchirà il dizionario delle strutture chimiche da valutare contro il Coronavirus studiando sistematicamente la complessa architettura delle molecole eterocicliche formate durante processi prebiotici modificati e analizzando le relazioni struttura-attività nella inibizione della replicazione virale, selezionando quelle molecole che risultino prive di tossicità cellulare.

La chimica all’origine della vita può divenire quindi uno strumento multidisciplinare innovativo per la scoperta di nuovi farmaci attivi nella inibizione di molti virus, tra cui il Coronavirus.

Martedì, 05 maggio 2020

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