Roma Blue Light Monuments: Sapienza celebra i 100 anni dalla scoperta dell’insulina

Martedì 16 novembre, nell'Aula Organi collegiali del Rettorato, si è tenuta "Roma Blue Light Monuments - La città eterna celebra una scoperta scientifica eterna: i cento anni della scoperta dell’Insulina", un evento promosso a pochi giorni dalla Giornata mondiale del Diabete e nell'ambito delle celebrazioni dei cento anni dello sviluppo e della scoperta dell'insulina come farmaco

Martedì 16 novembre, nell'aula Organi collegiali del Rettorato, si è tenutaà "Roma Blue Light Monuments - La città eterna celebra una scoperta scientifica eterna: i cento anni della scoperta dell’insulina", un evento promosso a pochi giorni dalla Giornata mondiale del Diabete - che si celebra ogni anno il 14 novembre - nell'ambito delle celebrazioni dello sviluppo e della scoperta dell'insulina. All'iniziativa parteciperanno rappresentanti del Parlamento, del Ministero della Salute, della Regione, delle società scientifiche di Diabetologia e delle associazioni dei pazienti.

Il centenario dello sviluppo e della scoperta dell'insulina come farmaco, avvenuta nel 1921 a opera di Frederick G. Banting e Charles H. Best, sotto la supervisione di John JR Macleod e con la collaborazione di James B. Collip, è una pietra miliare scientifica e di vitale importanza per milioni di persone che convivono con il diabete: un vero punto di svolta nella storia della medicina. Una scoperta che è anche una storia di impegno e passione nella ricerca, che da sempre le università e i ricercatori in campo medico che ne fanno parte mettono per migliorare la vita delle persone.

Celebrare come Sapienza i cento anni di una delle scoperte scientifiche più importanti della storia medicina, l’insulina, ha inoltre un significato particolare per l'Ateneo, da sempre impegnato nella ricerca e nella cura del diabete. Era infatti il luglio del 1923 quando presso la Clinica medica Silvestro Silvestri, internista e ricercatore, trattò per la prima volta in Italia un caso di coma diabetico, preparando un estratto pancreatico di insulina nel laboratorio della clinica medica, seguendo, a solo due anni di distanza, le indicazioni dei fisiologi americani. È un primato che ha aperto la strada in breve tempo al trattamento di altri pazienti, salvandoli da morte certa e restituendoli a una vita normale. Silvestro Silvestri, nel 1949, andò oltre la cura del paziente con diabete, ma volle anche prendersi cura della persona con diabete, fondando in Italia la prima associazione di pazienti diabetici.

Negli anni i ricercatori e clinici dell’area endocrino-metabolica della Sapienza hanno contribuito significativamente con la loro attività ai progressi nella cura, nella ricerca e nella prevenzione di questa malattia cronica di così grande impatto sociale, economico, epidemiologico, oltre che clinico. I ricercatori Sapienza sono oggi riconosciuti tra le eccellenze nel settore a livello internazionale per il contributo offerto in tutti questi anni per migliorare la qualità di vita di milioni di persone. I prossimi anni rappresentano, inoltre, un'opportunità per aumentare la consapevolezza istituzionale sul diabete, moltiplicando gli sforzi, oltre che nella ricerca, anche nell’accesso alle cure e ai trattamenti.

In occasione di "Roma Blue Light Monument", i propilei della nostra Città universitaria e la facciata del Palazzo centrale del Policlinico Umberto I saranno illuminati di blu, così come avviene per alcuni monumenti di Roma. Un modo per celebrare nella città eterna una scoperta da considerare altrettanto “eterna”, come è stata quella dell’insulina; ma anche per ringraziare tutti i clinici, i ricercatori e gli addetti del personale sanitario che in questi anni sono stati impegnati nella ricerca e nella cura delle persone con diabete. 

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