Sapienza per l'inclusione: avvio della seconda fase del progetto per contrastare il bullismo basato sul peso, a partire dal contesto sportivo scolastico

Il 27 Ottobre presso l’Aula Magna della Facoltà di Medicina e Psicologia è stato dato l’avvio alla seconda fase dell’iniziativa, finanziata dalla Presidenza del Consiglio, che coinvolge un team composto da docenti della Facoltà di Medicina e psicologia, in collaborazione con la Fondazione per lo studio e la ricerca sull’infanzia e l’adolescenza e l’Associazione SOS Telefono azzurro Onlus

Il progetto, finanziato alla fine del 2021, si chiama “Prevenzione e contrasto del bullismo basato sul peso: sport ed esercizio fisico per un intervento multilivello” e mira
a promuovere l’inclusione e a prevenire la vittimizzazioni nei confronti di minori a causa di particolari condizioni fisiche come l’obesità e il sottopeso. A gennaio del 2022 è stata
realizzata una fase pilota. La fase attuativa che prende ora l’avvio, coinvolgerà almeno 10 scuole secondarie di I e II grado del Lazio. L’intervento si focalizzerà sul legame che
intercorre tra i disturbi del peso e dell’alimentazione e i fenomeni di violenza tra pari all’interno del contesto scolastico, che si acuiscono durante lo svolgimento delle attività
sportive.

Le azioni previste sono volte a ridurre il fenomeno con metodiche multilivello, contemporaneamente in tutti gli attori coinvolti: studenti, genitori e docenti. I ragazzi vittime di violenza troveranno uno spazio di ascolto e di supporto per sviluppare strategie di resistenza al bullismo e gli insegnanti avranno modo di identificare strumenti di contrasto applicabili anche dopo la fine del progetto. Le attività riguarderanno anche i genitori per aiutarli a riconoscere precocemente nei loro figli i segni della vittimizzazione e fornire strumenti per fronteggiarli, ma anche il gruppo dei pari, in questo caso i coetanei e gli studenti, per ridurre il cosiddetto “weight bias”.

“Il fenomeno che vogliamo contrastare deriva da quello che gli anglosassoni chiamano weight bias ovvero la preferenza sociale verso corpi perfetti e massificati, caratterizzati
da magrezza per le ragazze e muscolosità per i ragazzi - spiega Caterina Lombardo, Professore di Psicologia clinica di Sapienza - Questa preferenza sociale ispira giudizi
negativi, emarginazione nonché azioni di vero e proprio bullismo verso chi non è conforme all’ideale stereotipato di bellezza. Uno studio americano ha evidenziato che,
percentuali molto alte di giovani che si rivolgono a un centro specializzato per la perdita di peso riferiscono di avere subito azioni di vittimizzazione e di bullismo da parte dei
pari (92%), degli amici (70%), dei genitori (37%), e degli insegnanti (27%)”.

Il progetto si avvarrà di metodiche innovative e saranno usati non solo strumenti tradizionali, come incontri di informazione/formazione, sportello di ascolto, ecc; ma
anche le nuove tecnologie nonché piattaforme online e interattive di scambio per la riduzione del weight bias e la promozione di strategie di fronteggiamento e di
resilienza. Tutti i materiali (informativi, video, ecc) saranno resi disponibili a tutti su un sito web appositamente costruito.

Info 

Caterina Lombardo 

Dipartimento di Psicologia 

caterina.lombardo@uniroma1.it

Mercoledì, 02 novembre 2022

© Sapienza Università di Roma - Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma - (+39) 06 49911 - CF 80209930587 PI 02133771002