Lo smart working
Pubblicata la seconda edizione del corso importo del corso è di euro 400
Scadenza presentazione domanda di ammissione 5 ottobre 2021
inizio lezioni 11 ottobre 2021
Nel breve volgere di un mese il lavoro da remoto si è imposto a livello globale come l’unica modalità di lavoro possibile in tempi di pandemia. Una vera e propria rivoluzione che ha fatto crollare le antiche distinzioni tra lavoro e vita privata mettendo in discussione, con lo spazio e il tempo di lavoro, persino il nostro stile di vita.
Questo fenomeno è ancora oggi regolato da una congerie di disposizioni normative (lavoro a domicilio, telelavoro e smart working e smart working dell’emergenza oltre alle disposizioni del pubblico impiego), contratti collettivi, circolari ministeriali e norme sanitarie che, lungi dal dare certezze, sollevano numerose questioni interpretative.
In questa prospettiva, il corso, attraverso la didattica frontale e testimonianze aziendali, con un approccio multidisciplinare, dopo aver offerto le competenze di base sociologiche e manageriali necessarie per remotizzare le attività, approfondisce in particolare le seguenti materie: il consenso del lavoratore, il potere direttivo e di controllo del datore di lavoro, i diritti di nuova generazione dei lavoratori (diritto di connessione e di disconnessione, nuove tecnologie e tutela dei dati personali, GDPR etc.), retribuzione, premi di produttività e welfare aziendale, gli obblighi di sicurezza, la tutela dei lavoratori fragili, i profili fiscali e contributivi, il recesso dallo smart working, le relazioni industriali. Particolare attenzione sarà inoltre dedicata allo smart working nel pubblico impiego e, attraverso case study, alle esperienze di contrattazione collettiva della fase dell’emergenza.
Ciò al fine di fornire ai partecipanti le nozioni e più in generale gli strumenti necessari per implementare questi nuovi modelli organizzativi.
Michel Martone