Public engagement per le scuole: materie STEM e superamento gender gap nella scienza

MISSIONE R³ – Riciclo, Razzi, Racconti: la plastica verso le stelle

Antonella Ingenito – Scuola di Ingegneria aerospaziale

Il progetto “MISSIONE R³ – Riciclo, Razzi, Racconti: la plastica verso le stelle” propone un percorso educativo, partecipativo e sperimentale rivolto alle scuole primarie e secondarie, con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della transizione ecologica, della sostenibilità ambientale e del riciclo consapevole, con un focus originale: l’utilizzo della plastica riciclata in ambito aerospaziale.

Le classi partecipanti saranno coinvolte in una competizione creativa che prevede l’elaborazione di una storia originale sull’uso della plastica riciclata nello spazio. La storia vincitrice, selezionata da una giuria multidisciplinare, sarà trasformata in uno spettacolo teatrale o in un libricino illustrato, con il supporto di studenti del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo (SARAS).

Parallelamente, gli studenti promuoveranno la raccolta differenziata domestica coinvolgendo le famiglie. La plastica raccolta sarà impiegata in esperimenti pratici e test con piccoli razzi educativi, sviluppati con la Scuola di Ingegneria Aerospaziale (SIA). Un seminario divulgativo aperto a studenti e docenti approfondirà i temi del riciclo, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.

Il Dipartimento di Scienze Statistiche (DSS) curerà la valutazione d’impatto sociale e formativo, attraverso questionari semi-strutturati somministrati ex ante, in itinere ed ex post (a 3 e 6 mesi), insieme a focus group con studenti e famiglie. A conclusione del percorso, ogni partecipante riceverà un simbolico “Eco-Patentino Spaziale”, ideato insieme agli studenti, come riconoscimento dell’impegno ambientale e scientifico.

Il progetto unisce educazione ambientale, creatività narrativa e sperimentazione, promuovendo una cittadinanza attiva e consapevole in linea con gli Obiettivi 11, 12 e 13 dell’Agenda ONU 2030.

G4GRETA - Girls for GREen Technology Application

Dipartimento di Informatica - paola.velardi@uniroma1.it 

G4GRETA si pone come obiettivo quello di attrarre un maggior numero di studentesse nei Corsi di Laurea in ICT. Il progetto si articolerà in una serie di incontri con studentesse delle scuole superiori, che verranno introdotte ai principi del coding e problem solving, attraverso lo sviluppo di App. 

G4GRETA si baserà su esperienze precedenti, quale ad esempio il progetto NERD?, migliorandole sotto vari punti di vista: a) Orientare i progetti sviluppati dalle partecipanti su applicazioni ad alto impatto sociale, quali le green technologies; b) Introdurre, oltre ai principi di programmazione, anche metodologie di problem solving e progettazione, attraverso l’approccio Design Thinking; c) Curare in maniera continua e strutturata le relazioni con la scuola ed il territorio; d) Creare una comunità virtuale di stakeholders (docenti e studenti universitari e delle scuole superiori, aziende, enti), gestita anche con metodi di social engagement, per comunicare gli obiettivi del progetto, favorire il networking e  garantire sostenibilità e continuità oltre la durata del progetto; e) Prevedere la gestione del follow-up delle studentesse partecipanti, sia attraverso azioni di mentoring da parte di role models femminili, che attraverso iniziative di networking con studentesse e dottorande dei Dipartimenti coinvolti.
 

https://g4greta.di.uniroma1.it/home

STARTING II - Space Technologies Addressing Research Transfer Into Nowadays Generations

Scuola di Ingegneria aerospaziale - antonella.ingenito@uniroma1.it

STARTING II è il proseguimento del progetto STARTING I, ideato per garantire continuità e arricchire il territorio con iniziative innovative. L'obiettivo è coinvolgere un pubblico eterogeneo verso le discipline STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) e diffondere la conoscenza dei successi scientifici e tecnologici di Sapienza e della Nazione.

STARTING II si propone di:

Organizzare giornate di didattica aperta: attività pratiche presso i laboratori SIA per studenti di ogni ordine e grado, suddivisi per età, per offrire esperienze dirette e interattive nel mondo STEM.

Creare una piattaforma open source: uno spazio online per il caricamento e lo scambio di materiali, informazioni e messaggi, rendendo l'accesso alle risorse condivise semplice e inclusivo.

Realizzare video e dirette che permetteranno anche a scuole di altre aree di partecipare alle attività del progetto, superando le barriere geografiche e ampliando l'impatto dell'iniziativa a livello nazionale.

Distribuire un kit educativo replicabile: permetterà alle classi in visita di riproporre le attività nei propri istituti, favorendo la diffusione delle esperienze anche tra gli studenti che non hanno partecipato direttamente.

Organizzare una giornata aperta a tutti: un evento che coinvolgerà figure di spicco, enti pubblici e privati, istituzioni e in cui i partecipanti potranno presentare i lavori svolti durante le giornate di didattica.

Somministrare questionari di feedback: aiuteranno a valutare l'approccio degli studenti verso le materie STEM prima e dopo l'esperienza, per monitorare l'impatto e perfezionare il progetto negli anni a venire.

Rilasciare attestati di partecipazione: un riconoscimento per gli studenti che potrà motivarli e stimolare la diffusione del progetto attraverso il passaparola.

L'obiettivo è creare un progetto sostenibile, replicabile e su larga scala che favorisca l'approccio alle materie STEM e accresca l'interesse scientifico e tecnologico in ampie fasce della popolazione.

YRIA: Young Researchers In Action

Dipartimento di Ingegneria dell'informazione, elettronica e telecomunicazioni -  eleonora.grassucci@uniroma1.it

Fare scienza si identifica con l'interrogarsi, con l'indagare ed esplorare fatti e cose. Questo tipo di lavoro i bambini lo fanno spontaneamente sin dalla loro nascita ma si perde nel corso del percorso scolastico. L'intervento educativo nelle scuole deve tener conto di ciò e fornire stimoli, occasioni e strumenti per far acquisire agli studenti capacità sempre più ampie per poter compiere questo lavoro di indagine mantenendo viva la curiosità, la voglia di sapere e di scoprire, la fiducia di poter capire. Simultaneamente, la scuola deve aprire agli studenti le porte alle competenze fondamentali per approcciare i problemi reali. Pensare in senso creativo, in campo scientifico, significa aggredire i problemi, alimentare l'esercizio dell'intuizione, della capacità di progettare e formulare ipotesi, di controllare e verificare quanto prodotto e ricercato. L'obiettivo di Young Researchers in Action (YRIA) è avvicinare il mondo dell'università e della ricerca agli studenti dei licei scientifici, promuovendo dei progetti di ricerca da svolgere in team con la supervisione di ricercatori e universitari. Il progetto vuole promuovere e diffondere la cultura scientifica in studenti e docenti, affrontando i percorsi che portano ad una scoperta scientifica e rendendoli poi accessibili e replicabili a futuri gruppi di lavoro. Fondamentale in YRIA è il workshop conclusivo volto ad allargare il pubblico di beneficiari a studenti e docenti che non hanno preso attivamente parte al progetto ma ai quali si vuole dare la possibilità di entrare in contatto con il mondo della ricerca tramite una serie di seminari di esperti, le presentazioni dei progetti svolti dove relatori saranno gli stessi ragazzi, e l'hackathon scientifico aperto agli studenti. Il progetto YRIA ha quindi l'ambizioso e innovativo proposito di fare da ponte tra il mondo della ricerca e gli studenti e i docenti dei licei scientifici, contribuendo significativamente a diffondere la cultura scientifica.


https://diet.web.uniroma1.it/it/terzamissione/iniziativa/1957

STAR-Tech: Sustainability and Technologies by Augmented Reality. Un percorso verso l'empowerment femminile e l'inclusività nelle scuole secondarie di primo grado

Dipartimento di Ingegneria meccanica e aerospaziale - annamaria.gisario@uniroma1.it

Il progetto STAR-Tech ambisce ad offrire, nel panorama educativo delle scuole secondarie di primo grado, una proposta didattica innovativa che miri a incoraggiare l’interesse degli studenti, e in particolare delle studentesse, verso le materie scientifiche. Propone l'introduzione di un metodo focalizzato sull'istruzione STEM e volto a favorire un apprendimento intuitivo e interattivo mediante l'impiego della Realtà Aumentata (Augmented Reality, AR). La tecnologia AR può essere adottata per potenziare l'apprendimento di concetti legati alla progettazione, ai materiali circolari ed alle tecnologie di produzione innovative, promuovendo logiche di sostenibilità ambientale e transizione energetica. Grazie alla collaborazione con aziende leader nel settore dell'Ingegneria, il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMA) punta a creare una rete di interconnessioni tra il mondo accademico e quello industriale con le quali poter favorire uno scambio bidirezionale di conoscenze e competenze e contribuire a formare profili professionali più rispondenti alle emergenti esigenze dell'industria del futuro. Si vuole partire dalla scuola secondaria per cercare di infondere e sviluppare nelle ragazze e nei ragazzi un interesse genuino per l'ingegneria e la tecnologia, sperando che in futuro essi possano orientarsi verso percorsi di studio e professioni in tali ambiti. Numerosi studi hanno infatti evidenziato che un'introduzione precoce alle discipline STEM stimola la curiosità e l'entusiasmo dei giovani e li aiuta a sviluppare abilità e competenze essenziali per compiere scelte formative più consapevoli. L'Istituto Comprensivo "M. Calderini - G. Tuccimei" di Roma si è unito all'iniziativa, riconoscendola come una preziosa opportunità per accrescere la passione dei giovani verso la scienza e la tecnologia, per promuovere l'inclusione delle ragazze e valorizzare, al contempo, la diversità e l'unicità che esse portano nel campo STEM.

Il progetto STAR-Tech è parte del più ampio programma EW4W (Engineering Women 4 Women) indirizzato a ridurre le disparità di genere attraverso tre linee d'intervento strategico: sviluppo di tecnologie focalizzate sulle esigenze femminili, educazione STEM nelle scuole, integrazione socio-culturale e accrescimento delle competenze STEM di studentesse e donne straniere, migranti o rifugiate. Referente del programma EW4W: prof.ssa Annalisa Fregolent.

Giocando si impara

Dipartimento di Fisica - sergio.caprara@uniroma1.it 

Avvicinare alunne ed alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado alla scienza è un obiettivo strategico che va perseguito adattando le tecniche ed i metodi di insegnamento alle tappe dello sviluppo cognitivo delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi. La prima fase dell'avvicinamento alla scienza deve necessariamente avere un carattere ludico, mirato all'esplorazione e alla scoperta dei fenomeni naturali, sotto la guida dell'insegnante. È quindi necessario formare il corpo docente della scuola primaria e secondaria di primo grado all'attività di laboratorio mirata allo sviluppo di conoscenze e competenze scientifiche fin dalla prima infanzia, e al loro consolidamento e indirizzo nell'adolescenza. La scuola prescelta per questo progetto pilota è l'Istituto Comprensivo Artemisia Gentileschi, Sede legale: "F. Cecconi", via dei Glicini, 60 - 00172 Roma Distretto XV, situata nel V Municipio. Il progetto prevede il graduale coinvolgimento delle famiglie delle alunne e degli alunni, come parti integranti della comunità formativa, delle realtà culturali e produttive del V Municipio. Gli esiti del progetto saranno disseminati in occasione di incontri finali, al termine del primo e del secondo anno del cronoprogramma, coinvolgendo anche le/i Dirigenti e le/i docenti di altre scuole del quartiere, con l'obiettivo di replicare ed estendere l'iniziativa negli anni successivi. Auspicabilmente, il progetto potrà essere replicato negli anni successivi in altre scuole del quartiere, della città, della provincia.

Attori della conservazione: dai laboratori alle aule per un futuro più verde

Dipartimento di Biologia Ambientale - alessandra.dalessio@uniroma1.it

La tutela della biodiversità è oggi al centro del dibattito pubblico e le generazioni più giovani si sono dimostrate estremamente sensibili all'argomento. Tuttavia, l'educazione ambientale riveste ancora oggi un ruolo marginale nei programmi didattici delle scuole di ogni ordine e grado. Il mondo accademico ricopre un ruolo importante di responsabilità nel sensibilizzare ed educare la società civile a tematiche così delicate. Il progetto "Attori della conservazione: dai laboratori alle aule per un futuro più verde" è un'iniziativa finalizzata alla formazione degli alunni della scuola primaria di primo grado, utilizzando l'approccio learning-by-doing per favorire l'assimilazione di nozioni relative alla Biologia della Conservazione, attraverso attività rigorosamente science-based. La fase iniziale di preparazione dei contenuti didattico-divulgativo e audio-video sarà supportata da esperti del settore afferenti al laboratorio di Macroecologia e Conservazione della Biodiversità, del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie "Charles Darwin", in collaborazione con la sezione dei divulgatori del Chapter Italiano della Society for Conservation Biology (SCB). A questa fase seguirà lo svolgimento delle lezioni, durante le quali saranno trattati argomenti come la conservazione delle specie e degli habitat naturali, attraverso un linguaggio semplice e accessibile ai più piccoli, andando di pari passo con la distribuzione online, tramite social, del materiale digitale. Per poter raggiungere un pubblico più esteso, alle lezioni didattiche si alterneranno degli incontri con le famiglie nelle sedi e poli museali dell'Università. Lo scopo ultimo del progetto, dunque, è quello di accorciare le distanze tra mondo accademico e società civile, contribuendo allo sviluppo di una società più attenta e partecipativa riguardo la protezione della natura e più consapevole del ruolo imprescindibile che la ricerca ha nel comprendere e affrontare i problemi ambientali.

Senza il mio consenso: contrastare e prevenire la violenza di genere online

Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale - mariacristina.sciannamblo@uniroma1.it 

L’iniziativa concerne il contrasto alle forme di violenza online («revenge porn», cyberbullismo, hate speech, cyberstalking). Il progetto intende realizzare attività culturali, educative ed espositive con l’obiettivo di rafforzare le conoscenze, le competenze e gli strumenti operativi utili a supportare le misure di prevenzione e contrasto alla violenza negli spazi digitali. Il progetto sarà realizzato attraverso una partnership tra il Dipartimento di Comunicazione e ricerca sociale di Sapienza Università di Roma e la Casa delle Donne Lucha y Siesta attiva presso il Municipio VII del Comune di Roma. 

L’iniziativa si articola su due ambiti. Il primo prevede la partecipazione di due scuole secondarie di secondo grado, che saranno coinvolte nell’organizzazione di incontri volti ad approfondire i due assi tematici del progetto e nella realizzazione di contributi artistici sui temi discussi. Tali contributi confluiranno nell’allestimento di una mostra itinerante che attraverserà gli spazi del progetto: l’università, le scuole e la Casa delle Donne. Il secondo ambito di intervento insiste sul piano della divulgazione e della sensibilizzazione sul tema della violenza digitale, prevedendo un ciclo di incontri pubblici volti ad approfondirne i diversi aspetti: il nodo legislativo, che approfondirà aspetti quali la censura online e i diritti giuridici per le vittime di violenza; il nodo della sicurezza informatica e dell’alfabetizzazione digitale, volto ad approfondire temi quali la sicurezza negli spazi online, il benessere digitale, il cybersex; il nodo della comunicazione attraverso i media, che approfondirà gli aspetti legati alla narrazione delle emozioni e delle relazioni e alla cultura del consenso. Agli incontri prenderanno parte esperte e operatrici antiviolenza, esperti di diritto, sicurezza informatica, e media digitali.
 

https://luchaysiesta.org/senza-il-mio-consenso/

Area Terza e Quarta Missione 

Ufficio Terza Missione

Settore Produzione di beni pubblici (cultura e public engagement)

 

Capo Settore
Giulia Antinucci
(+39) 06 4991 0325

Staff
Rita Appodia
(+39) 06 4991 0323

Marina Cibati
(+39) 06 4969 0456

Luana Ghezzi
(+39) 06 4991 0867

Lorenzo Rossi Mandatori
(+39) 06 4969 0208

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