Il progetto SMARTT, realizzato con CIVIS, presenta le raccomandazioni per il marchio di diploma europeo
Ridurre le barriere burocratiche, sviluppare un nuovo modello finanziario e garantire il raccordo dei titoli di studio con il mercato del lavoro sono alcune delle raccomandazioni preliminari che il progetto SMARTT (Screening, Mapping, Analysing, Recommending, Transferring, and Transforming per i programmi internazionali di istruzione superiore), finanziato da Erasmus+, ha presentato alla Commissione Europea per facilitare la realizzazione del marchio di diploma europeo (European degree label).
Queste raccomandazioni preliminari derivano dal pre-test dei criteri inizialmente proposti dalla Commissione europea. I suggerimenti si concentrano sull'ottimizzazione dei criteri e sul miglioramento dello sviluppo e dell'implementazione del marchio di diploma europeo.
Il progetto è una delle iniziative di punta della strategia europea per la formazione universitaria e i risultati del pre-test dei criteri erano già stati illustrati lo scorso 30 novembre, durante il sesto summit annuale dell'European Education Area, a cura della rettrice Amaya Mendikoetxea Pelayo dell'Universidad Autónoma de Madrid, uno degli atenei dell'Alleanza europea CIVIS, che ha promosso il progetto SMARTT.
La verifica e la convalida dell'insieme complessivo di 20 criteri è il fondamento di quello che diventerà il certificato attestante gli obiettivi formativi e la cooperazione istituzionale nei programmi congiunti. Ad esempio, SMARTT suggerisce di migliorare i criteri relativi al riconoscimento della mobilità virtuale e al collegamento con il mercato del lavoro, tra gli altri. Il progetto propone anche l'inserimento di nuovi criteri che aiuterebbero lo sviluppo istituzionale e la dimensione della ricerca all'interno del marchio di diploma europeo nel contesto dello Spazio europeo della ricerca.
I criteri di qualità sono anche legati alle risorse disponibili. SMARTT propone lo sviluppo di un nuovo modello di finanziamento per i titoli congiunti che si qualificano per il marchio, nonché potenziali incentivi per sostenere ulteriormente i programmi e le istituzioni che potrebbero necessitare di risorse aggiuntive per allinearsi ai criteri.
Nell'ambito dello sviluppo delle politiche, i risultati evidenziano l'importanza di comunicare in modo trasparente la motivazione, lo scopo e la finalità del marchio di diploma europeo. I risultati sottolineano la necessità di essere flessibili, esplorando la possibilità di una diffusione graduale del marchio di diploma europeo e considerando diversi scenari, come l'integrazione del marchio con altri sistemi e certificazioni esistenti.
Infine, il progetto ha identificato anche barriere sistemiche, come la paura di perdere le peculiarità culturali, la mancanza di risorse e la potenziale resistenza al cambiamento. Alcune delle raccomandazioni per superare tali barriere sono quelle di garantire un equilibrio tra l'integrazione europea e le identità educative nazionali, aumentare l'efficienza dell'allocazione dei fondi e fornire una formazione al personale docente e amministrativo in vista dell'impiego del marchio di diploma europeo.
I risultati provengono dal pre-test condotto sul programma di master congiunto Eurosud Erasmus Mundus, lanciato quattro anni fa dall'Alleanza CIVIS, una delle alleanze europee che partecipano a SMARTT. Parallelamente, il team ha selezionato più di 50 programmi congiunti per continuare a testare i criteri di qualità comuni.
SMARTT è uno dei sei progetti selezionati e finanziati dal programma Erasmus+ che stanno esaminando e testando un marchio di diploma europeo congiunto, la cui consegna sarà un passo avanti verso una laurea europea congiunta.