Scavi del Palazzo a Gerico

L'antica Gerico aggiunta alla lista del patrimonio mondiale dell'Unesco

Tell es-Sultan, o l'antica Gerico, dove Sapienza scava dal 1997 con la Missione archeologica italo-palestinese, è stata aggiunta all'elenco dei siti patrimonio dell'Umanità dal comitato Unesco

Durante la 45a Sessione allargata del comitato del patrimonio mondiale, tenutasi a Riyadh (Regno dell'Arabia Saudita) il 17 settembre 2023, il comitato UNESCO ha aggiunto Tell es-Sultan, l'antica Gerico, Palestina, nell'elenco dei siti patrimonio dell'Umanità. Questo riconoscimento arriva dopo ventisei anni (1997-2023) di impegno della Missione archeologica italo-palestinese a Gerico condotta dal Ministero delle Antichità e del turismo della Palestina con la collaborazione di Sapienza, diretta dal prof. Lorenzo Nigro e con il sostegno del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dell'Italia.
È attualmente in corso a Tell es-Sultan, sotto la direzione di Ahmed Rjoob, un progetto di conservazione e valorizzazione sostenuto dalla Cooperazione italiana (Guglielmo Giordano e Dario Piatelli), guidato dal Ministero del Turismo e delle antichità, e portato avanti dalla Sapienza (Lorenzo Nigro) e dalla stessa UNESCO (Giovanni Scepi), che porterà alla creazione del Museo di Gerico e alla completa musealizzazione del sito.

La missione archeologica italo-palestinese degli ultimi decenni ha testimoniato l’eccezionale valore storico-culturale di Tell es-Sultan/Antica Gerico, una delle città preclassiche più antiche e meglio documentate dal punto di vista archeologico del mondo, risalente al 12.000 a.C. Il flusso d’acqua perenne della sorgente di ‘Ain es-Sultan e la posizione strategica del sito hanno reso l’antica Gerico un luogo favorevole per gli insediamenti umani per millenni. Già nel Neolitico Aceramico A (IX millennio a.C.) Gerico fu dotata di una cinta muraria con un fossato e di una magnifica Torre Rotonda alta 10 metri. I suoi abitanti furono tra i primi a ricorrere all’agricoltura per la propria sussistenza, come testimoniano i granai e gli strumenti in pietra utilizzati per il raccolto, nonché i resti archeobotanici. Gli scavi documentano come siano state create e sviluppate strutture sociali, politiche ed economiche capaci di sostenere una città di diverse migliaia di abitanti.

La posizione nella Valle del Giordano lungo la Mezzaluna Fertile e su una delle principali rotte commerciali est-ovest hanno reso il sito un importante hub commerciale intercontinentale tra Africa, Asia e il bacino del Mediterraneo, contribuendo allo scambio di merci, nonché di valori culturali, idee e credenze. La pratica funeraria neolitica di Gerico di intonacare e decorare i teschi dei defunti è un'indicazione del culto degli antenati e di un sistema di credenze religiose.

Durante la prima Età del Bronzo, Gerico divenne una delle città stato cananee più fiorenti con eccezionali fortificazioni difensive e una città altamente sviluppata con strade ben progettate fiancheggiate da case riccamente arredate. La sua importanza non venne mai meno, l'Antica Gerico infatti fu un centro di grande importanza anche nei successivi periodi ellenistico, romano, bizantino e islamico. Oggi, come nell'antichità, Tell es-Sultan/Gerico e la sua oasi rappresentano una delle principali attrazioni della Palestina per pellegrini e viaggiatori.

La Sapienza sostiene la spedizione a Gerico dal 1997 insieme al Ministero degli affari esteri italiano, fornendo finanziamenti, borse di studio, competenze e un forte impegno scientifico. Più di duecento studiosi hanno partecipato al progetto di ricerca con circa 400 studenti in 26 anni, producendo più di 240 articoli su riviste con referaggio e numerosi libri. Inoltre, la Sapienza ha formato diversi quadri e dirigenti del Ministero delle Antichità e del turismo della Palestina (attribuendo quattro dottorati di ricerca a quattro studiosi palestinesi). Attraverso le attività di conservazione, valorizzazione e sensibilizzazione Sapienza intende quindi promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile che sia di supporto all'economia locale.

Lunedì, 18 settembre 2023

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