
Laura Sadori nuova presidente di INQUA
Laura Sadori, docente di Botanica del Dipartimento di Biologia ambientale, in chiusura di Inqua 2023, XXIesima edizione del congresso mondiale quadriennale dell'International Union for Quaternary Research, il più importante appuntamento della comunità scientifica che studia l'evoluzione geologica recente del Pianeta, del paesaggio e degli ecosistemi, è stata eletta presidente dell’associazione mondiale di studi multidisciplinari sul Quaternario.
Un riconoscimento importante che viene attribuito per la prima volta a una studiosa italiana in 95 anni di storia di Inqua. A deciderlo è stata l’Assemblea generale nella giornata finale dell’evento, che quest’anno si è svolto in Sapienza dal 14 al 20 luglio. La docente della Sapienza succede al presidente uscente Thijs Van Kolfschoten.
Laura Sadori, romana, è una figura di spicco nel campo della palinologia, paleoecologia e paleoclimatologia, con studi che riguardano anche i cambiamenti climatici olocenici e l'impatto umano sulla vegetazione. La sua competenza e la passione per la ricostruzione della storia recente del Pianeta si riflettono nel suo lavoro che si concentra soprattutto sullo studio del polline fossile contenuto in sequenze lacustri.
"Oltre a essere una soddisfazione personale – ha commentato la neo presidente - la mia elezione è di fatto un premio alla comunità scientifica nazionale che ha sostenuto la mia candidatura. Un riconoscimento al lavoro che stanno facendo i nostri quaternaristi da oltre cent’anni. L’Italia ha sempre avuto un ruolo preminente in questo campo e ha anche dimostrato di saper organizzare e gestire un grande evento come questo”. Sadori ha inoltre già reso noto che continuerà a promuovere la ricerca e la collaborazione internazionale per migliorare la comprensione dell’ultima era geologica e del ruolo del genere umano nei cambiamenti del Pianeta.
"L’elezione della nostra docente Laura Sadori a presidente di Inqua - afferma la rettrice Antonella Polimeni - è motivo di orgoglio per tutta la comunità Sapienza. Un risultato che premia tutta la comunità dei quaternaristi italiani e conferma l'eccellenza raggiunta da Sapienza in questo ambito disciplinare. Questa elezione valorizza la capacità di una studiosa di coniugare competenza e professionalità: un ulteriore esempio a cui le ragazze che vogliono cimentarsi con le materie Stem possono guardare”.
Francesco Latino Chiocci, chairman del congresso Inqua2023 e professore ordinario di Geologia marina del Dipartimento di Scienze della Terra alla Sapienza, nel tracciare un bilancio sull’evento appena terminato sottolinea che la settimana di ricerche e scambi scientifici si è chiusa in maniera davvero soddisfacente e con risultati di grande rilievo: “L’università Sapienza si è dimostrata ancora una volta in grado di ospitare con successo un grande evento mondiale”.
Il congresso, inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e della Ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha registrato numeri importanti: sei giorni di lavori, più di 3000 partecipanti da 103 Paesi diversi e 14 sessioni parallele.