Temperature elevate: gestione dei rischi in Ateneo - P023_C

La presente Procedura recepisce l'Ordinanza della Regione Lazio per i lavori all'aperto nel periodo estivo, emanata con BURL N. 50 del 20.06.2024 e il "Piano Mirato Regionale di Prevenzione dei Rischi Lavorativi da Alte Temperature"

La presente Procedura recepisce  l'Ordinanza della Regione Lazio per i lavori all'aperto nel periodo estivo, emanata con BURL N. 50 del 20.06.2024 e il PIANO MIRATO REGIONALE DI PREVENZIONE, DEI RISCHI LAVORATIVI DA ALTE TEMPERATURE.

Rischi per la salute dovuti alle temperature elevate e alle ondate di calore

Le alte temperature costituiscono un fattore di rischio sul lavoro durante tutte le attività lavorative (e in particolare in quelle all'aperto) perché possono determinare condizioni di salute pericolose quali:

  • colpo di sole;

  • colpo di calore;

  • problemi cardiocircolatori;

  • patologie cutanee a breve (eritema solare, ustioni) e lungo termine (neoplasie cutanee), dovute a l'esposizione diretta ai raggi solari.

Generalmente vengono definite “ondate di calore” i fenomeni atmosferici caratterizzati dalla combinazione di un’elevata temperatura ambientale e di un’elevata umidità.

Come soccorrere persone con sintomi dovuti a temperature elevate o ondate di calore

In presenza di persone con sintomi dovuti alle ondate di calore (es. colpo di sole, colpo di calore, ecc.), è opportuno seguire alcune semplici indicazioni:

  • in caso di sospetto malore grave contattare immediatamente il 112;

  • coinvolgere gli Addetti all'Emergenza di Ateneo (APSA, ASEI);

  • contattare i numeri di emergenza interni, riportati nella seguente tabella:

NUMERO DI EMERGENZA INTERNO 

 8108 (solo da fisso)

 800 811 192 (da fisso e cellulare)           

SALA REGIA ATENEO (P. le Aldo Moro, 5)      

 Numeri fissi:
 06.49694231 (dall’esterno)
 34231 (dall’interno)

 06.49694233 (dall’esterno)
 34233 (dall’interno)

 

In attesa dell’arrivo dei soccorsi:

  • posizionare il lavoratore all'ombra e al fresco: sdraiato in caso di vertigini con le gambe sollevate, se possibile rilevare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca; sul fianco in caso di vomito, mantenendo la persona in assoluto riposo; slacciare o togliere gli abiti stretti;

  • raffreddare la cute con spugnature di acqua fresca in particolare sulla fronte, sui polsi periferici (omerale, radiale, femorale, tibiale ecc) o avvolgere l’infortunato in un lenzuolo o asciugamano bagnato.


MISURE GENERALI DI TUTELA DEI LAVORATORI

È fondamentale prevenire l'esposizione alle alte temperature e ai raggi del sole con un'attenta programmazione e organizzazione del lavoro all'aperto e degli spostamenti, nonché il rispetto di alcune norme comportamentali come di seguito illustrate.

Precauzioni generali da adottare

In caso di temperatura e umidità relativa ambientale elevate, è opportuno seguire alcune semplici precauzioni:

  • rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca per disperdere il calore;

  • bere acqua fresca (non ghiacciata) e sali minerali per recuperare i liquidi persi con la sudorazione che, in queste condizioni climatiche, possono raggiungere anche più di 1 litro ogni ora. Bisogna quindi bere molto anche indipendentemente dallo stimolo della sete;

  • anche se fa caldo non togliersi i vestiti, usare invece indumenti traspiranti e comodi che non ostacolino i movimenti;

  • preferire pasti leggeri facili da digerire, privilegiando la frutta e la verdura;

  • evitare il più possibile l’esposizione diretta al sole;

  • in caso di esposizione prolungata ai raggi solari, è opportuno osservare anche le seguenti ulteriori precauzioni:

    • indossare un cappello con visiera;

    • utilizzare una crema solare con fattore di protezione adeguato (SPF>30).

Maggiori e ulteriori dettagli in materia di comportamenti in presenza di ondate di calore sono consultabili nel Documento “ESTATE SICURA - CALDO E LAVORO” (redatto da INAIL, Ministero della Salute e Dipartimento Epidemiologia della Regione Lazio) cliccando qui.

Misure da adottare durante gli spostamenti tra le sedi di lavoro

Sulla base delle previsioni meteoclimatiche è importante organizzare gli spostamenti tra sedi evitando, ove possibile, che questi avvengano durante le ore di maggior caldo.

In caso di spostamento a piedi avere cura di prediligere percorsi ombreggiati, procedere senza fretta, bere spesso e rinfrescarsi frequentemente utilizzando le eventuali fontanelle disponibili sul percorso.

Ove possibile utilizzare per gli spostamenti autoveicoli dotati di un sistema di climatizzazione, impostando una temperatura non eccessivamente bassa e prevedendo un periodo di acclimatazione, prima di scendere, con aumento graduale della temperatura nell'abitacolo.

Si raccomanda inoltre l'applicazione pedissequa delle misure previste, a seconda delle attività svolte, nelle schede RAO sotto elencate:

Monitoraggio preventivo temperature previste

In primo luogo è opportuno monitorare giorno per giorno le condizioni meteoclimatiche (attraverso la consultazione dei siti dedicati) per capire quali sono le temperature che si raggiungeranno nell’arco della giornata, il tasso di umidità che aumenta la percezione del calore e ostacola la termo-dispersione tramite la sudorazione, l’indice UV.

Allo scopo è disponibile una piattaforma previsionale per prevedere il rischio caldo a 5 giorni per un lavoratore sano, non acclimatato al caldo, esposto al sole alle ore 12:00 e impegnato in un'attività fisica intensa; la piattaforma di allerta stratifica il rischio (lieve - moderato - severo) e fornisce informazioni di supporto alla prevenzione del rischio alte temperature (cfr. https://app.worklimate.it/ordinanza-caldo-lavoro).

La piattaforma fa parte dei materiali resi disponibili nell'ambito del progetto Worklimate https://www.worklimate.it, coordinato da INAIL e CNR-IBE, in partnership con l'Azienda USL Toscana Centro, dell'Azienda USL Toscana Sud Est, del Dipartimento di Epidemiologia, Servizio Sanitario Regionale Lazio e del Consorzio LaMMA.

Lavori all'aperto che determinano attività fisica moderata o intensa

Ai fini del Monitoraggio preventivo delle temperature previste di cui al precedente paragrafo, si possono definire due tipologie di attività all'aperto:

Attività fisica moderata:

  • Lavoro sostenuto con mani e braccia (martellare chiodi, limare)

  • Lavoro con braccia e gambe (guida di autocarri fuori strada, trattori o macchine per costruzione)

  • Lavoro con braccia e tronco (lavoro con martello pneumatico, montaggio trattori, intonacare, movimentazione intermittente di materiale moderatamente pesante, sarchiare, zappare, raccogliere frutta o verdura)

  • Spingere o tirare carri leggeri o carriole

  • Camminare a velocità compresa tra 3,5 e 5,5 km/h

  • Posa di mattoni

  • Montaggio di veicoli

Attività fisica intensa:

  • Lavoro intenso con braccia e tronco; portare materiale pesante

  • Lavoro che richiede l’uso di asce o pale per spalare o scavare a ritmo intenso

  • Lavorare con martello

  • Segare, piallare o scalpellare legno duro

  • Falciatura a mano, scavo

  • Camminare ad una velocità tra 5,5 e 7,0 km/h

  • Spingere o tirare carri e carriole con carichi pesanti

  • Disporre blocchi di cemento

  • Salita ripetuta di scale a gradini o a pioli

(definizioni tratte da "PREVISIONI DEL RISCHIO CALDO PER VARI PROFILI DI LAVORATORI" -  https://www.worklimate.it)

Misure da adottare durante i lavori all'aperto

Sulla base delle previsioni meteoclimatiche è importante organizzare l'attività lavorativa all'aperto in modo da evitare che questa venga svolta durante le ore di maggior caldo, anticipando ad esempio l'orario di lavoro alle prime ore del mattino.

Non svolgere attività lavorative all'aperto in solitaria, avendo cura di svolgere l'attività sempre in coppia con un collega.

In caso di utilizzo di autoveicoli dotati di un sistema di climatizzazione, impostando una temperatura non eccessivamente bassa e prevedendo un periodo di acclimatazione, prima di scendere, con aumento graduale della temperatura nell'abitacolo.

Durante l'attività evitare quanto più possibile l'esposizione diretta alle radiazioni solari proteggendosi con abiti leggeri e copricapo e, nelle pause, riparandosi sotto tettoie, pergole che permettano di alternare periodi di esposizione al sole e di permanenza all'ombra.

Programmare pause durante l'attività lavorativa all'esterno in ambienti in condizioni di comfort termico.

Indossare indumenti che proteggano la testa, la cute e gli occhi dall'esposizione diretta ai raggi solari (occhiali da sole, creme solari protettive e se non obbligatorio utilizzare il casco antinfortunistico, indossare copricapo a larga falda). Indossare abiti leggeri e traspiranti a manica lunga.

Bere regolarmente acqua minerale naturale non fredda, anche in assenza del senso della sete.

Si raccomanda inoltre l'applicazione pedissequa delle misure previste, a seconda delle attività svolte, nelle schede RAO sotto elencate:

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MISURE SPECIFICHE per attività assimilabili al settore agricolo/florovivaistico e cantieri edili

 

Per quelle specifiche attività che sono svolte essenzialmente all'aperto, senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e dalla calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento della temperatura, quali ad esempio alcune attività svolte presso i cantieri archeologici (assimilabili a cantieri edili), alcune attività svolte nell’ambito di campagne esterne o attività di tipo florovivaistiche presso alcuni orti/parchi ecc, il Datore di Lavoro garantisce l’attuazione delle seguenti attività e misure di prevenzione e protezione,  per il tramite dei Responsabili delle Attività di Didattica e Ricerca in Laboratorio (RADRL) e dei Preposti della propria Unità Produttiva.

Come previsti dall'Ordinanza della regione Lazio per i lavori all'aperto nel periodo estivo, emanata con BURL N. 50 del 20.06.2024, tale obbligo permane fino al 31 Agosto 2024.

 

Divieto di svolgere attività con esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle 16:00

È vietato il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00, con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2024, sull'intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili e affini, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferito a "lavoratori esposti al sole" con "attività fisica intensa" ore 12:00, segnali un livello di rischio "ALTO" [art. 1, comma 1 dell'Ordinanza della regione Lazio per i lavori all'aperto nel periodo estivo, emanata con BURL N. 50 del 20.06.2024].

Responsabile della sorveglianza delle condizioni meteoclimatiche

Il Datore di Lavoro provvede all’individuazione e formazione di una figura che svolga le funzioni di "Responsabile per la sorveglianza delle condizioni meteoclimatiche" ai fini della prevenzione degli effetti dello stress da caldo sulla salute e sulla sicurezza e l'adeguata risposta.

Tale figura deve essere nominata formalmente e deve essere data comunicazione della sua nomina a tutti i preposti, dirigenti e RADRL che organizzano o sovrintendono attività assimilabili al settore agricolo/florovivaistico e cantieri edili.

Monitoraggio continuo delle condizioni meteoclimatiche

Il Datore di Lavoro incarica il "Responsabile della Sorveglianza delle Condizioni Meteoclimatiche" della consultazione dei bollettini giornalieri meteo nella stagione estiva che annunciano le allerte climatiche e che vengono emessi dalla Protezione Civile e dall'Aeronautica Militare al fine di attivare rigorosamente le misure di prevenzione, soprattutto nelle giornate con temperatura uguale o maggiore di 30° e con un'umidità relativa maggiore del 50%, nonché dei seguenti link:

Il Datore di Lavoro incarica il suddetto Responsabile di trasmettere le informazioni necessarie ai RADRL, Dirigenti e Preposti che organizzano o sovraintendono le attività assimilabili al settore agricolo/florovivaistico e cantieri edili.

Misure da adottare per le attività assimilabilli al settore agricolo/florovivaistico e cantieri edili

Il Datore di Lavoro, per il tramite dei Responsabili delle Attività di Didattica e Ricerca in Laboratorio (RADRL) e dei Preposti, garantisce l'attuazione di adeguate misure di prevenzione e protezione individuali per i lavoratori relative a:

  • idratazione: garantire la disponibilità di acqua nei luoghi di lavoro, e di contenitori di acqua utilizzabili per rinfrescare il corpo;

  • fornitura di indumenti di lavoro leggeri traspiranti , di colore chiaro e copricapo a falda larga;

  • svolgimento delle attività in orari con temperature più favorevoli, preferendo l'orario mattutino e preserale delle attività che comportano maggiore impegno e fatica fisica; programmare il lavoro nelle serre in modo che, nelle ore più soleggiate e calde, i lavoratori non sostino in modo continuativo all'interno della serra;

  • per le pause devono essere garantite zone ombreggiate, anche attraverso la predisposizione di tende, ombrelloni, gazebo o vele ombreggianti e prevedere pause durante il turno lavorativo, con durata variabile in rapporto alle condizioni climatiche e allo sforzo fisico richiesto dal lavoro. Le pause devono avere durata di almeno 15' ogni ora, quando ci sono temperature uguali o maggiori di 30°C;

  • nei casi in cui si verifichi un'ondata improvvisa di caldo o un lavoratore venga adibito per la prima volta a mansioni con esposizione a calore elevato, prevedere un'introduzione al lavoro graduale per permettere l'acclimatamento dell'organismo umano, cioè il suo adattamento alle condizioni microclimatiche sfavorevoli;

  • ove applicabile, mettere a disposizione mezzi di protezione individuali quali un cappello a tesa larga e circolare per la protezione di capo, orecchie, naso e collo, e abiti leggeri di colore chiaro e di tessuto traspirante;

  • Se si utilizzano DPI che ostacolano respirazione ed evaporazione del sudore, prevedere pause di recupero.

N.B.: i preposti devono vigilare affinché tali misure vengano rispettate, con particolare riferimento al rispetto dei periodi di pausa.

Si raccomanda inoltre l'applicazione pedissequa delle misure previste, a seconda delle attività svolte, nelle schede RAO sotto elencate:

Formazione Lavoratori

Il Datore di Lavoro, per il tramite dei Responsabili delle Attività di Didattica e Ricerca in Laboratorio (RADRL) e dei Preposti, provvede ad integrare la formazione specifica dei lavoratori, sui rischi per la salute e la sicurezza legati al caldo, sulle misure necessarie per proteggersi, compresi l'obbligo delle pause, sulla necessità di bere frequentemente e sull'uso di protezioni per il capo; gli stessi devono essere messi a conoscenza dei contenuti della presente procedura.

Piano di sorveglianza

Durante lo svolgimento delle attività all'aperto è importante porre attenzione ai seguenti sintomi e segni, che sono la spia del colpo di calore e del colpo di sole:

  • Cute molto calda e arrossata
  • Assenza di sudorazione/sudorazione profusa
  • Sete intensa
  • Sensazione di debolezza, nausea, vomito, crampi muscolari
  • Alterazione delle funzioni mentali, ed in particolari i seguenti sintomi: irritabilità, confusione, alterazione dell'attenzione, difficoltà di concentrazione e coordinazione, mancanza di equilibrio.

In presenza di questi segni e sintomi occorre:

  • prestare prontamente soccorso e avvertire l'addetto al primo soccorso aziendale (APSA)
  • chiamare il numero di emergenza (112/118)
  • posizionare il soggetto all'ombra e al fresco
  • raffreddare la cute con acqua fresca, soprattutto la fronte e le estremità
  • vigilare sulle condizioni del soggetto fino all'arrivo del personale sanitario dell'emergenza
  • in caso di perdita di conoscenza, valutare il respiro, e se assente o fortemente compromesso eseguire manovre di sostegno alle funzioni vitali con la supervisione degli operatori dell'emergenza sanitaria (112/118)

P023 C rev 1 del 01.08.2024

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